Gran Consiglio del Fascismo |
Di Gian Paolo Frabboni
Benito Mussolini, che nella notte era stato
dimissionato dai suoi camerati del gran Consiglio del Fascismo, si presenta al Re per porgergli le sue dimissioni. Prontamente accolte, viene sostituito col
Maresciallo d'Italia Pietro Badoglio che diviene così il nuovo Primo Ministro. Lo sgomento dei
fascisti e l'incredulità del popolo viene presto confermata dalla radio che ne ha dato notizia.
L'esultanza della popolazione, all'improvviso e
inaspettato comunicato infonde una inattesa euforia in tutto il paese con manifestazioni di giubilo e gioia, in attesa di una
nuova vita nella speranza di una prossima soluzione del conflitto. Al giubilo comune non è stata indenne
neppure la Valle del Reno dove la popolazione si è riversata nei centri abitati, nelle piazze
comunali e nei luoghi popolari per esultare nella di immediatezza del ‘Nuovo’, portatore di pace, giustizia
e serenità.
Don Fornasini |
Da pochi mesi, a Sperticano, era parroco don Giovani
Fornasini che si era già fatto conoscere (come diacono) anche dall'universo umano che gravitava attorno alla
parrocchia di San Tommaso per le molteplici iniziative sociali e umanitarie che egli aveva messo in
atto.
Questo giovane sacerdote, all'ora serale in cui gli agricoltori facevano ritorno alle loro case, prese la coraggiosa decisione di far suonare a festa le campane della Chiesa, quando i militari tedeschi occupavano il territorio.
Racconta il postino di Monte Sole (Angelo Bertuzzi): “Si radunò in Chiesa una strabocchevole folla di parrocchiani che risposero al festoso invito. Don Giovanni avvertì che la chiamata aveva lo scopo di ringraziare il Signore per la ritrovata libertà. Tenne quindi una cerimonia religiosa a tale scopo e, in quel luogo sacro, la gente piangeva, e, commossa, si abbracciava e si baciava. In questa lunga valle sicuramente tutti approvavano l'iniziativa, ma nessuno l'imitò. Troppo rischioso. Rischio che ebbe poi il suo apice il 13 ottobre 1944 quando le ‘SS’ di Valter Reder decisero di spegnere quella fiamma di libertà che si contrapponeva orgogliosa a Reder”
Termina il postino: "I giovani della parrocchia portarono a spalla don Giovanni fino all'Antica Osteria che aveva sede nell'interno della torre di Sperticano".
Questo giovane sacerdote, all'ora serale in cui gli agricoltori facevano ritorno alle loro case, prese la coraggiosa decisione di far suonare a festa le campane della Chiesa, quando i militari tedeschi occupavano il territorio.
Racconta il postino di Monte Sole (Angelo Bertuzzi): “Si radunò in Chiesa una strabocchevole folla di parrocchiani che risposero al festoso invito. Don Giovanni avvertì che la chiamata aveva lo scopo di ringraziare il Signore per la ritrovata libertà. Tenne quindi una cerimonia religiosa a tale scopo e, in quel luogo sacro, la gente piangeva, e, commossa, si abbracciava e si baciava. In questa lunga valle sicuramente tutti approvavano l'iniziativa, ma nessuno l'imitò. Troppo rischioso. Rischio che ebbe poi il suo apice il 13 ottobre 1944 quando le ‘SS’ di Valter Reder decisero di spegnere quella fiamma di libertà che si contrapponeva orgogliosa a Reder”
Termina il postino: "I giovani della parrocchia portarono a spalla don Giovanni fino all'Antica Osteria che aveva sede nell'interno della torre di Sperticano".
Cantarono e festeggiarono fino a notte inoltrata i
nostri padri.
1 commento:
Le perle di Storia di Frabboni sono un arricchimento per la nostra comunità!
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