martedì 1 aprile 2014

Primo Aprile. Gli agricoltori scendono in campo ? E nonostante tutto hanno ancora voglia di scherzare ?



Chi si è trovato a passare oggi, giorno di mercato, nel Borgo di Sasso Marconi si è certamente imbattuto nel singolare manifesto appiccicato nei posti più inconsueti in cui, a corredo di una bella immagine di un agricoltore impegnato con il suo cingolato a ‘preparare il terreno per le lavorazioni agricole’, si leggeva ‘Futuro e agricoltura, Andrea Pagani sindaco’. 
Il sorrisetto di chi leggeva il manifesto era d’obbligo. Pagani è infatti un noto agricoltore sassese, convinto che la sua professione sia ‘la professione delle professioni’  e che, come è d’uso fra chi fa il suo lavoro, parla in modo schietto e diretto e, finito l’impegno giornaliero, la ‘ballotta’ è d’obbligo ’. Potrebbe quindi essere il candidato gradito a molti. Difficile quindi capire quanto in quel manifesto c’è di burlone, di goliardico e quanto di protesta . 
Una cosa è certa infatti, il manifesto denuncia la crisi di una categoria ormai ai margini della società da troppo tempo e senza rappresentanza. Ritenuta indispensabile per un buona gestione territoriale a chiacchiere, nessuno la considera in pratica, anzi tutti sono impegnati ad appesantirne gli oneri, uomini, animali, agenti atmosferici e soprattutto enti locali. Sul lavoro dell’agricoltore ‘mangiano tutti’ fuorchè l’agricoltore. Una categoria incapace di fare rivoluzioni e abituata ad agire nel silenzio, fiduciosa nella generosità della terra. 
E il modo dei politici attuali di preoccuparsi di loro ne è l’ennesima dimostrazione.
 Per esempio, coloro che stanno preparando le ‘compagnie teatrali’ che scenderanno in lizza per le prossime amministrative, a Sasso Marconi come altrove,  stanno cercando disperatamente donne e giovani, possibilmente belli,  e se  fai parte di queste categorie vai benissimo, non c’è un gran controllo su competenze e esperienze positive. 
Ma ! La nostra attuale ‘civiltà’ che si basa principalmente sull’immigine e sull’effimero ha poi la classe politica che si merita, con le conseguenze purtroppo note a tutti. 
Chi spera in un cambiamento e in qualche volonteroso e sanguigno salvatore della ‘politica’ come Pagani, ricordi però che oggi è il ‘Primo Aprile’.  

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ANDREA PAGANI
SINDACO DI SASSO MARCONI
QUESTO NON DOVREBBE ESSERE UNO SCHERZO
LO SCHERZO E' QUELLO CHE ABBIAMO E SIAMO CONTENTI!!!!!!

Alessandra Poluzzi ha detto...

Caro anonimo, trovo il tuo commento al quanto improprio, hai voluto fare polemica sul sindaco sminuendo l'argomento AGRICOLTURA,senza neanche prenderti la responsabilità di firmarti.

Andrea Pagani ha detto...

E' stata una giornata molto simpatica e divertente,
ringrazio Fabriani per il bellissimo articolo.

Cesare Zecca ha detto...

I contadini sostengono, con il lavoro, tutto il resto della società.
Milioni e milioni di persone che possono vivere solo per il lavoro difficile, duro e mal ricompensato dei contadini che fornisce loro quelle cose di trascurabile importanza come burro, acqua, legna, pomidoro, ossigeno, frumento, uova, lonza di maiale, olio, pane, vino, macinato di cartella per il ragù...

Mai capito come mai i contadini che sono l'anello più importante di tutta la nostra "civiltà" agricolo-stanziale siano storicamente, avversati, considerati il livello basso della piramide sociale.
Uno paga 3000€ l'ora di un notaio che potrebbe pure non esistere e 3€ l'ora di lavoro di un contadino da cui dipende per la sopravvivenza.

Anche ora, che le persone si svenano per un iPhone o per l'auto nuova e poi risparmiano sul cibo mandando in malora le piccole imprese contadine.

Mah.