E il centro campo era di Saad, che lo teneva con
maestria, sapeva sempre individuare il varco
fra le fila degli avversari e indirizzarvi la palla mettendo in crisi la difesa
avversaria . Un malore lo ha colto in classe durante una lezione all’Istituto Fantini di Vergato e l’ha portato via, in un campo più grande senza
porte e arbitri, ma per i suoi compagni di squadra il giovane centrocampista
era ancora il loro punto organizzativo del gioco e quella partita di
commemorazione e commiato è stata ugualmente un festa con lacrime e dolore, ma
una giornata di gioco come Saad avrebbe gradito. I giovanissimi atleti, suoi
compagni di squadra, lo hanno voluto
salutare così, nel campo del centro sociale di Lama di Reno dove il ragazzo abitava
e dove tante volte ha giocato. E l’invito a partecipare lo hanno accolto subito
in tanti, i compagni di scuola, i genitori, i professori, che hanno fatto da
cornice alla presenza del papà e della mamma, del sindaco di Vergato Sandra
Focci e del Dirigente del Fantini, Paolo
Bernardi. Tanti gli striscioni dedicati
al giovane atleta e i fiori all’ingresso
della casa della famiglia a Lama di Reno che si trova proprio vicino al centro
sportivo.
Al confronto sul campo è poi seguita una fiaccolata e una raccolta di fondi per il trasferimento
della salma di Saab in Marocco per la dimora definitiva.
La salma è ora in attesa dell’autopsia per individuare
la causa dell’improvviso malore che rimane inspiegabile poiché, essendo un
atleta in attività, era assoggettato a continui controlli che non hanno mai
evidenziato carenze e imperfezioni fisiche. Poi
sarà trasferita nel paese di origine della famiglia.
La squadra dei giovanissimi del Sasso Marconi in cui giocava di Saad. |
La mamma |
Il padre |
1 commento:
Così grande e straziante il dolore per la perdita di un figlio, poi quando così giovane... Al limite della sopportabilità umana.
Che il tempo porti serenità e sollievo ai genitori.
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