venerdì 11 aprile 2014

Rinunciare a un finanziamento di 860.000 euro? Assurdo.



Il sindaco di Monzuno Marco Mastacchi ( nella foto ), riconfermato candidato per la Lista Dimmi, con un comunicato interviene sulla contestata vendita di azione Hera che ha animato il dibattito politico cittadino e molto interessato la stampa locale, e scrive:  

In un momento di forte crisi economica ci sono gruppi politici che votano per rinunciare a un finanziamento a fondo perduto, proveniente dalla Regione Emilia Romagna, di circa 860.000 euro.
E’ successo proprio questo, ieri, in consiglio comunale a Monzuno, quando il gruppo di centrosinistra Comunità e Territorio, ha votato contro la il punto in cui si discuteva la possibilità di dismettere azioni Hera, di proprietà del Comune di Monzuno che servono per completare l’investimento che permetterà di ristrutturare il palazzo comunale.

Il Sindaco Mastacchi ha ben spiegato la proposta: “ Abbiamo ottenuto un contributo dalla regione per interventi antisismici. Vogliamo ristrutturare il palazzo comunale per abbattere la bolletta energetica e questa operazione è fatta per far risparmiare soldi alla comunità di Monzuno e, anche, per rispettare il patto dei sindaci sulla riduzione dei consumi energetici”.

Infatti grazie al risparmio energetico della nuova struttura si ridurrà notevolmente il costo delle bollette energetiche. Il risparmio di denari che avremmo dovuto pagare per l’energia sarà recuperata dalla maggior efficienza dell’edificio.

La vendita di azioni Hera non servirà solo per finanziare la ristrutturazione dell’edificio comunale, ma anche per completare il polo scolastico di Monzuno. Intervento da tempo atteso dalla cittadinanza di Monzuno. Nel nuovo complesso troveranno posto la scuola elementare che sarà ristrutturata per rispondere alle nuove necessità degli studenti e la scuola media ora costretta al primo piano dell’edificio che ospita anche la biblioteca e la sede della Banda, senza possibilità di spazi ulteriori.

Di questi tempi ci sembra che votare contro e rinunciare a un finanziamento di 860.000 euro non ci sembra una cosa molto saggia.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Finanziamento a fondo perduto? Perduto per le nostre tasche, vedi in busta paga nella sezione trattenute le corpose addizionali regionali e comunali!La regione ci presta i soldi delle nostre tasse e vuole pure gli interessi? Per il resto, in una nazione come l'Italia,che ha autosufficienza energetica solo per dieci milioni di abitasnti,chiunque parli di riduzione dei costi energetici per il futuro, è completamente "fuori".

Anonimo ha detto...

Forse, dico forse, se si fosse pensato ad un progetto complessivo si sarebbe potuto aver un finanziamento per tutti i lavori non solo per l'adeguamento antisismico ma, si sa, gli uffici tecnici sono oberati di lavoro........