foto da web |
Salto nel passato per i residenti di Vado: il primo
giugno prossimo quando suonerà ‘l’allarme aereo’ la
frazione dovrà essere evacuata per lasciare posto agli artificieri. I militari
hanno avuto il compito di ingabbiare,
portare a distanza di sicurezza e far brillare una bomba d’aereo rinvenuta nell’alveo
del fiume Setta.
L’ordigno, del peso di
ben 5 quintali, è infatti ricomparso dopo essere stato insabbiato nel letto del
torrente per ben 70 anni.
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A portarlo
alla luce sono stati certamente i movimenti di ghiaia provocati dagli
ingrossamenti della portata del torrente per le recenti e numerose cadute di pioggia.
Ad accorgersi dell’anomala presenza è stato un pescatore che fra uno ‘slamamento’
e l’altro si è accorto di una corposa ‘pancia metallica’ che affiorava dalla
ghiaia. Si è avvicinato è si è subito reso conto di essere di fronte a un
residuato bellico. Ha informato immediatamente le autorità che hanno fatto
intervenire gli artificieri d’urgenza per la messa in sicurezza e hanno
provveduto a rendere inaccessibile l’ordigno.
Il fiume Setta |
Questa mattina c’è stato un incontro organizzativo a
Bologna per programmare l’intervento di asportazione della bomba e la data più
probabile, anche se non è ancora certo che sia quella definitiva, è l’1 giugno.
Intanto l’ordigno continuerà la sua
sosta di riposo tra la ghiaia del Setta.
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