sabato 6 aprile 2013

Bologna cancella la sua storia: decretata la fine dell’ex centro trasmittente Rai ad onde medie di Budrio voluto da Guglielmo Marconi e a lui intitolato. Il disgusto di uno dei tanti radioamatori.




Elio Antonucci
Di Elio Antonucci


Il Comune di Bologna ex proprietario di un complesso (terreno ed alcuni  edifici) nel comune di Budrio, in via Zenzalino SUD, denominato ex centro  trasmittente ad onde medie adibito fino a qualche anno fa a complesso radio  RAI riconoscibile per le impressionanti antenne da 70 metri (ne resta solo  una).

L'edificio principale del complesso e' meglio noto come palazzina Marconi in  quanto voluta dal celebre premio Nobel ed a lui dedicata come dimostra una  targa purtroppo oggi rimossa.

Il terreno fu acquistato nel 1934 dal Comune di Bologna, che si fece carico  della realizzazione degli edifici per ospitare le apparecchiature radio. Il  complesso venne inaugurato nel 1936 come testimoniato da numerosi documenti, fotografie e persino cartoline.

È importante sottolineare che l'edificio ha subito solo lievi danni dal  secondo conflitto mondiale subendo poi un ampliamento. Nel 1951 viene re  inaugurato conservando in gran parte il suo aspetto originario (le ombre dei fasci littori che sono stati rimossi sono ancora visibili nelle foto a  testimonianza del fatto che il corpo principale dell'edificio è sopravvissuta al conflitto mondiale).

Questo sito, oltre a rappresentare un importante pezzo di storia (essendo  stato la sede dei primi esperimenti in onde medie), e' stato anche il simbolo dell'orgoglio Bolognese per aver dato i natali all'illustre genio  dell'etere. In quell'area si concretizzò l'affetto dei nostri concittadini  per Guglielmo Marconi.

Lo spirito emerge bene dagli articoli dell'epoca: in particolare vi  trascrivo un brano tratto dal Resto del Carlino del 1 luglio 1934 a firma di  Majorana, Righi, Ducati--
 

Antonucci presso il centro trasmittente di Budrio
"Sarà stata appresa con particolare soddisfazione e con legittimo orgoglio  dalla cittadinanza bolognese la deliberazione presa ieri a Roma dal  Consiglio dei Ministri relativa all'impianto di una stazione radio a
Bologna, a cura dell'EIAR. A nessuno può sfuggire l'importanza di questa  deliberazione in quanto essa, oltre a coronare una giusta aspirazione di  tutti i radioamatori, pone Bologna anche in questo campo all'altezza delle  altre grandi città italiane.

Ma non basta: per noi la decisione ha il significato più profondo di un  riconoscimento. Infatti, Bologna, città che ha dato i natali a Guglielmo  Marconi, mago della radio e che l'illustre scienziato tiene particolarmente  cara - essendone del resto ricambiato con pari affetto - non poteva e non  doveva rimanere senza una stazione trasmittente. Bologna per i suoi vincoli  indissolubili con Galvani, Righi, Marconi, non poteva rimanere assente dal  coro delle voci e non poteva non esser concesso il giusto orgoglio di  ricordare ai popoli della terra, spesso immemori, che qui scoccò' la prima  scintilla della più splendente scoperta dell'epoca nostra.

La Radio-Bologna esalterà nel mondo il genio della gente della nostra terra  e legherà nel tempo il nome della nostra vecchia e gloriosa città al genio  del suo grande figlio che qui nacque, studiò e diede ali al suo grande volo.  Il Comune sarà come sempre in prima fila perché l'alta nobilissima  iniziativa divenga realtà".


Nell' atto Partecipazione all'impianto di una stazione radiofonica in  Bologna del Comune di Bologna datato - 21 dicembre 1934 si legge ...Che  Bologna invece attribuisce all'attuazione di tale iniziativa un valore anche  di alto significato morale, come omaggio ed affermazioni della città che  diede i natali a Guglielmo Marconi e come nuova, fattiva espressione di quel patrimonio culturale, che, per il suo antico
studio e per la sua presenza in tutte le manifestazioni del pensiero, la  onorano dall'appellativo di "dotta"...

L'ex centro trasmittente Marconi di Budrio fu sollecitato da Guglielmo  Marconi e voluto dal Comune di Bologna per ricordare degnamente la  stessa figura di Marconi, ora lo stesso Comune di Bologna lo ha venduto  per farlo scomparire dalla faccia della terra, mi domando: possono farlo?? Possono cancellare impunemente un 'pezzo di storia' e pietra miliare della radiofonia italiana?


http://www.radiomarconi.com/marconi/budrio.html




4 commenti:

Anonimo ha detto...

Posso solo dire:
-mi dispiace.
Questa gente, quando ci sono degli interessi economici non si fermano.
Questo "monumento" sarà perso per sempre.

Anonimo ha detto...

Bologna si sta cancellando dalla italia....

IW4ANV ha detto...

Che tristezza....

Anonimo ha detto...

Uno scandalo la decisione della sovrintendenza, se c'e' stata!