E’ terminata
con i ‘topi in gabbia’ l’attività investigativa avviata dalla Compagnia dei Carabinieri Bologna Borgo
Panigale martedì scorso a Bologna e terminata a Modena, dai Carabinieri. Il
fine era quello di rintracciare e neutralizzare un sodalizio criminale di 5
persone (tutte nullafacenti e con precedenti specifici di polizia)
responsabili
del furto di un camion che trasportava metalli pregiati.
La caccia ai
ladri è stata avviata quando alla centrale operativa del 112 di Bologna è
arrivata la telefonata di un dipendente della ditta ‘S.I.F.EL spa’, che
riferiva di essere stato derubato del camion aziendale da lui usato (un Iveco Cursor 310), che aveva lasciato poco
prima parcheggiato in via Lapidari per la pausa pranzo. Il mezzo era carico di bobine
di rame per un valore di oltre 40mila euro.
Gli
accertamenti sul sistema di localizzazione satellitare installato sul mezzo hanno
consentito di localizzare il camion rubato ad Anzola Emilia, fermo in via
Amendola, dove immediatamente è stata inviata una pattuglia della Compagnia
Bologna Borgo Panigale che ha iniziato un paziente servizio di osservazione. Nel
frattempo i militari stavano esaminando, per individuare eventuali indizi, le
registrazioni delle telecamere di una vicina azienda, dalle quali hanno
riscontrato che il veicolo era stato parcheggiato intorno alle 14,30 e che
l’autista si era poi allontanato a bordo di una Lancia Y rossa, sopraggiunta
con a bordo altre persone.
Qualche ora
dopo, la pazienza degli investigatori è stata premiata dal ritorno dell’autovettura sospetta
sulla quale viaggiavano due persone che, dopo aver fatto un giro attorno al
camion, riprendeva la marcia in direzione Bologna. I Carabinieri si sono subito
messi alle costole della Lancia Y e, dai rilevamenti, è stato riscontrato che anche
la automobile era frutto di un furto e che risultava intestata ad un cittadino
dell’est residente a Bologna. Dopo qualche ora il veicolo faceva quindi
nuovamente ritorno al camion rubato, costantemente tenuto sotto osservazione da
Carabinieri in borghese. Al mezzo si è poi avvicinata una seconda autovettura (una Fiat Uno rossa,
intestata ad un cittadino marocchino residente a Nonantola) sulla quale
viaggiavano altri tre personaggi, due dei quali sono scesi per salire a bordo
del camion rubato, quindi tutti e tre i veicoli si sono messi in marcia lungo la via Emilia in direzione di
Castelfranco Emilia.
E’ iniziato
così un lungo inseguimento a distanza dei mezzi, che procedevano in staffetta
fino a Crespellano dove si sono divisi in due gruppi: la Fiat Uno e il camion
verso Fiorano per fermarsi all’interno di una ditta di via San Giacinto e la
Lancia Y verso Modena.
A quel
punto, con il supporto dei Carabinieri
del luogo, sono stati bloccati ed identificati tutti. All’interno della ditta, dove
si stava iniziando lo scarico della merce presente sul veicolo, sono stati fermati
C. T. (26enne marocchino residente a Bastiglia di Modena), conducente del mezzo pesante, H.
L. (22enne modenese originario dell’est-Europa), conducente della Fiat Uno
rossa e S. S. (25enne di Sassuolo ) anch’egli originario dell’est-Europa.
Quest’ultimo, nel tentativo di fuggire, ha ingaggiato una breve e inutile colluttazione
coi militari.
A Modena
intanto in un distributore carburanti sulla via Nonantolana è stata fermata la
Lancia Y, su cui viaggiavano S. A. (31enne di Prato originario dell’est-Europa)
e S. M. P. (36enne di Legnago residente a Bologna originario
dell’est-Europa). Anche quest’ultimo, nel tentativo di fuggire, ha ingaggiato
una colluttazione coi Carabinieri prontamente stroncata.
I
Carabinieri hanno arrestato i cinque malviventi con l’accusa di furto aggravato
in concorso, alla quale per S.M.P e S.S. si è aggiunta quella di resistenza
pubblico ufficiale.
Sono in
corso accertamenti per verificare il coinvolgimento della ditta di Fiorano nella
vicenda.
Dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Bologna.
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