giovedì 25 aprile 2013

la Festa del 25 aprile a Monte Sole con qualche fischio.





I prati di Monte Sole.
 Una festa!

Il 25 aprile, anniversario della Liberazione, ha richiamato a Monte Sole migliaia di persone che, complice il clima gradevole con il sole già caldo, si sono radunate attorno al palco preparato per accogliere le autorità accanto ai resti della chiesa di San Martino e hanno partecipato con entusiasmo alle celebrazioni.



Famiglie con i bambini, con  anziani, giovani con le chitarre, ragazzi con i palloni, molti con il cagnolino al seguito, sono arrivati con le navette disposte dagli organizzatori  oppure hanno percorso a piedi le ultime centinaia di metri dopo aver lasciato le auto lungo le strade e si sono ritrovati sulla sommità di quel colle dove la guerra aveva lasciato solo distruzione tragedie e morte per riportare finalmente la vita, la serenità in un clima di amicizia e allegria in quei luoghi così piacevoli.
L'arrivo dell'onorevole Grasso

A solennizzare la celebrazione  la presenza, a Monte Sole, del Presidente del Senato, On. Pietro Grasso, il cui breve discorso ha ricevuto però qualche accesa contestazione. Fischi si sono levati dal pubblico e qualche urlo “mai con i fascisti" che lo hanno costretto a interrompersi. Al termine ha detto “Non è dividendoci che si risolvono i problemi, pur se capisco le ragioni di chi contesta”. Grasso ha poi incontrato Patrizia Moretti, mamma di Federico Aldrovandi e le ha rivolto parole di solidarietà.

Cecilia Strada

 Era a Monte Sole anche Susanna Camusso, segretario della CGIL che ha detto tra l’altro: ‘’Oggi qualcuno dice che il 25 Aprile è morto: questa è la cosa peggiore che si possa dire’’, riferendosi alle recenti affermazioni di Beppe Grillo.

Tra gli oratori della cerimonia, accolti dai sindaci di Marzabotto Romano Franchi, di Grizzana Graziella Leoni e di Monzuno Marco Mastacchi, la figlia di Gino Strada, Cecilia, e il sindaco di Lampedusa  Giusi Nicolini il cui accorato intervento, nel quale ha spiegato le sofferenze delle migliaia di migranti che
giusi Nicolini
ogni anno la sua isola accoglie, ha avuto moli applausi di apprezzamento. Al sindaco Nicolini i ragazzi delle scuole di Marzabotto hanno letto una lettera scritta da loro e hanno consegnato un libro frutto di un lavoro svolto a scuola sul tema della solidarietà.

 

 

 

 
Finita la parte ufficiale della cerimonia di commemorazione, tutti si sono riversati nei prati circostanti, qualcuno ha steso la tovaglia per  un picnic all’aperto, gruppi di ragazzi hanno intonato canzoni accompagnandosi con la chitarra e i bambini si sono tuffati nel verde a rincorrersi e a giocare.

 

 

Monte Sole è tornato a vivere, il ricordo dei suoi martiri è onorato dai sentimenti di fratellanza e dalla gioia di essere insieme: una esplosione di vita che copre, senza dimenticarlo il boato della guerra. 

 

     



La folla ascolta gli oratori

Gli studenti di Marzabotto

Anche le Giacche Verdi all'opera per regolare il traffico

 
Il palco delle autorità

1 commento:

Anonimo ha detto...



Va bene ricordare per carità nulla da dire, ricordiamo per l' impotenza di aver fatto qualcosa nel passato, mentre nel presente dimentichiamo ed evitiamo di fare qualcosa per paura di riuscirci.
Se solo i politici ed amministratori locali, avessero il coraggio di chiedere scusa per quello che hanno fatto agli italiani e per quello che non hanno voluto fare.