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I prati di Monte Sole. |
Una festa!
Il 25 aprile, anniversario della Liberazione, ha
richiamato a Monte Sole migliaia di persone che, complice il clima gradevole con
il sole già caldo, si sono radunate attorno al palco preparato per accogliere
le autorità accanto ai resti della chiesa di San Martino e hanno partecipato
con entusiasmo alle celebrazioni.
Famiglie con i bambini, con anziani, giovani con le chitarre, ragazzi con
i palloni, molti con il cagnolino al seguito, sono arrivati con le navette disposte
dagli organizzatori oppure hanno
percorso a piedi le ultime centinaia di metri dopo aver lasciato le auto lungo
le strade e si sono ritrovati sulla sommità di quel colle dove la guerra aveva
lasciato solo distruzione tragedie e morte per riportare finalmente la vita, la
serenità in un clima di amicizia e allegria in quei luoghi così piacevoli.
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L'arrivo dell'onorevole Grasso |
A
solennizzare la celebrazione la
presenza, a Monte Sole, del Presidente del Senato, On.
Pietro Grasso, il cui breve discorso ha ricevuto però qualche
accesa contestazione. Fischi si sono levati dal pubblico e qualche urlo “mai con i
fascisti" che lo hanno costretto a interrompersi. Al termine ha detto “Non
è dividendoci che si risolvono i problemi, pur se capisco le ragioni di chi
contesta”. Grasso ha poi incontrato Patrizia Moretti, mamma di Federico Aldrovandi e le ha rivolto parole di
solidarietà.
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Cecilia Strada |
Era a Monte Sole anche Susanna
Camusso, segretario della CGIL che ha detto tra l’altro: ‘’Oggi qualcuno dice che il 25
Aprile è morto: questa è la cosa peggiore che si possa dire’’, riferendosi alle
recenti affermazioni di Beppe Grillo.
Tra gli oratori
della cerimonia, accolti dai sindaci di Marzabotto Romano Franchi, di Grizzana Graziella Leoni e di Monzuno Marco Mastacchi, la figlia di Gino Strada,
Cecilia,
e il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini il cui accorato intervento, nel
quale ha spiegato le sofferenze delle migliaia di migranti che
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giusi Nicolini |
ogni anno la sua
isola accoglie, ha avuto moli applausi di apprezzamento. Al sindaco Nicolini i
ragazzi delle scuole di Marzabotto hanno letto una lettera scritta da loro e
hanno consegnato un libro frutto di un lavoro svolto a scuola sul tema della solidarietà.
Finita
la parte ufficiale della cerimonia di commemorazione, tutti si sono riversati
nei prati circostanti, qualcuno ha steso la tovaglia per un picnic all’aperto, gruppi di ragazzi hanno
intonato canzoni accompagnandosi con la chitarra e i bambini si sono tuffati
nel verde a rincorrersi e a giocare.
Monte
Sole è tornato a vivere, il ricordo dei suoi martiri è onorato dai sentimenti
di fratellanza e dalla gioia di essere insieme: una esplosione di vita che
copre, senza dimenticarlo il boato della guerra.
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La folla ascolta gli oratori |
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Gli studenti di Marzabotto |
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Anche le Giacche Verdi all'opera per regolare il traffico |
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Il palco delle autorità |
1 commento:
Va bene ricordare per carità nulla da dire, ricordiamo per l' impotenza di aver fatto qualcosa nel passato, mentre nel presente dimentichiamo ed evitiamo di fare qualcosa per paura di riuscirci.
Se solo i politici ed amministratori locali, avessero il coraggio di chiedere scusa per quello che hanno fatto agli italiani e per quello che non hanno voluto fare.
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