mercoledì 2 novembre 2011

Scintille fra minoranza e maggioranza a Grizzana Morandi. Chiamato in causa il Prefetto.


Ferri corti a Grizzana Morandi fra maggioranza e minoranza.

Volano le accuse di ‘comportamento antidemocratico’ a carico dei diversi leader politici e il gruppo di minoranza ‘Voltiamo pagina’ ha persino chiesto per due volte l’intervento del Prefetto perché ‘riporti’ sul giusto binario il confronto politico.

All’origine della prima richiesta c’è l’espulsione dalla conferenza dei capigruppo di Mirco Baldi ( nella foto) della lista ‘Voltiamo Pagina’.. Il sindaco ha alzato il cartellino rosso, spiega lo stesso Mirco, poiché egli con animosità redarguiva la Giunta per aver atteso troppo a intervenire con manutenzione straordinaria nelle strade comunali, in particolare quella strada di Monteacuto Molino Maccagno e le vicinali ad uso pubblico ridotte, a giudizio del capogruppo, in uno stato inaccettabile e pericoloso.

In quella riunione dei capigruppo infatti il primo cittadino aveva informato, spiega Baldi, che l’asfaltatura della strada Montacuto Molino Maccagno sarebbe partita a breve, ma per un aggravio di danni avvenuto nell’ultimo anno, la spesa sarebbe lievitata da 300 a 400 mila euro.

Il capogruppo a questo punto si era inalberato per l’aggravio di spesa denunciando con foga che se la maggioranza avesse ascoltato chi da cinque anni ricordava la necessità di intervenire si sarebbe avuto un bel risparmio. Il confronto è poi degenerato e il primo cittadino ha invitato l’oppositore a lasciare la riunione che poi è stata sospesa.

Questa espulsione, ritenuta contraria ai regolamenti e alle normative che disciplinano la vita amministrativa, è all’origine della prima richiesta di intervento del Prefetto.

La minoranza è poi una seconda volta ricorsa al Prefetto per una serie di mancanze strutturali nella viabilità del comune che mettono in dubbio, ad avviso degli oppositori, la dovuta sicurezza. Ad esempio manca una adeguata segnaletica verticale e a terra nelle strade e una illuminazione pubblica sufficiente in alcune parti del paese come, per esempio, nella borgata Brandelli, a Pian di Setta, dove una signora è stata proprio pochi giorni fa rapinata. “ Se ci fosse stata una sufficiente illuminazione forse la rapina non sarebbe stata compiuta,” sostiene Baldi .

I consiglieri di ‘Voltiamo Pagina’ denunciano poi una serie di atteggiamenti lesivi nei confronti della minoranza che rendono in pratica impossibile l’azione di controllo come per esempio le difficoltà poste ad accedere agli atti.

Il sindaco Graziella Leoni (nella foto)liquida la vicenda come ‘problema inesistente’ utile a mascherare la ‘mancanza di idee della minoranza’. “Il Prefetto ha già archiviato la prima richiesta ,” ha detto ” e sono convinta che farà altrettanto per la seconda anche perché priva di ogni fondamento politico - legale. E’ vero che ho invitato il consigliere Baldi a lasciare la riunione dei capigruppo ” specifica il sindaco, “ non per una volontà antidemocratica, ma per i toni offensivi e i termini scurrili con cui il consigliere si esprimeva nel confronto. Per tre volte l’ho invitato ad uscire dal mio ufficio, dove si teneva la riunione, e per tre volte non ha soddisfatto la mia richiesta, per cui me ne sono andata io. Mi chiedo poi se, con quello che ha da fare un Prefetto, deve valutare e soffermarsi ad esaminare la capacità politico- amministrativa formale del confronto consigliare di Grizzana Morandi”.

Il sindaco poi, evidentemente tranquilla della correttezza del suo comportamento ha concluso con un noto proverbio: “Il tempo è onesto e galantuomo”, a voler evidentemente sottolineare che aspetta i suoi oppositori alla verifica dei fatti.

1 commento:

Altro Appennino ha detto...

Come scritto altrove esistono differenze politiche tra le forze in Consiglio e caratteriali tra le persone che le rappresentano che possono portare ad attriti anche notevoli. Riteniamo che sia doveroso saperle superare.

In quanto alla illuminazione pubblica ritenuta (in)sufficiente in alcune parti del paese...

L'eccesso di illuminazione è una delle cause di degrado della qualità di vita e contribuisce all'aumento della percezione di insicurezza (ci sono vari studi autorevoli che lo dimostrano).
In tempi difficili e di doverosi risparmi è necessario tagliare gli sprechi di illuminazione e ridurre punti luce e loro intensità, l'inquinamento ottico e chimico che ne deriva e gli spropositati costi per le casse comunali.

Altro Appennino è da sempre contraria all'alluvione di lampioni e di potenza installata (se l'energia elettrica la pagassero i paesani che la richiedono a gran voce sarebbero MOLTO attenti al risparmio e ad un uso accorto) come nel caso demenziale dell'illuminazione a spreco totale nei pressi del campo sportivo di Pioppe che 365 notti all'anno illumina il nulla assoluto, il deserto umano e che è stata spacciata come verdognolo-ecologica in quanto realizzata con lampadine led.

Altro sarebbe da dire sulle tanto insistenti quanto diffuse e insostenibili richieste di asfaltare anche ... i vasi del basilico.
Numerose strade (specie i tratti in dissesto) devono essere lasciate bianche e ben manutenute. Asfaltarle significa buttare i soldi (molti!) nel cesso.
Con i costi esorbitanti di asfaltatura distratti dalle manutenzioni strutturali (la torta è quella che è, se si allarga quella fetta si deve ridurre l'altra) si potrebbero pagare lustri di anni uomo che potrebbero essere impiegati per la manutenzione di scoli, canaline e buche, ottenendo l'effetto di aumentare la sicurezza passiva che si ottiene con strade con un fondo che obbliga a velocità moderate ed un noteviole risparmio generale.
Ci sarebbe da entrare nella dipendenza psicologica nei confronti dell'auto, problema che affligge molte persone e che porta poi a scelte sconsiderate, del tutto insostenibili e che comportano altri problemi in cascata.