martedì 29 novembre 2011

L'assessore Ammendola resta in carica.



L’assessore allo sport di Sasso Marconi Raffaele Ammendola (nella foto accanto) sta bene dove sta, assolve al suo compito politico amministrativo con capacità e non vi è quindi ragione di ‘sfiduciarlo’ e tantomeno vi è motivo perchè il consiglio comunale formi una commissione di indagine per fare luce sulla gestione del centro sportivo di Ca’ De Testi, poiché è tutto chiaro. La maggioranza consigliare di Sasso Marconi compatta ha bocciato senza ‘se’ e senza ‘ma’ la richiesta delle minoranze di far fare ‘un passo indietro’ all’assessore e di aprire una indagine conoscitiva sulla gestione del centro sportivo ritenuta del tutto fallimentare. All’assessore le minoranze imputavano i torti di essere incapace di relazionarsi in modo corretto con il consiglio e con i cittadini, di trincerarsi, di fronte alle accuse, dietro minacce di adire alle vie legali e di aver negato ogni tipo di difficoltà di gestione e di controllo del centro quando l’evidenza, a giudizio dei consiglieri di opposizione, metteva in mostra il contrario. La commissione d’indagine è stata richiesta poiché, sempre a giudizio delle minoranze, il carteggio della gestione ‘Ca’ De Testi’ non è tutto a disposizione delle minoranza cui viene impedito di fatto la funzione di controllo che gli è assegnata dall’ordinamento.

Ha spiegato in poche parole il ‘no’ della giunta e della maggioranza alla doppia richiesta dell’opposizione il sindaco Stefano Mazzetti (nella foto accanto), dopo la presentazione della relazioni sulla gestione dell’assessorato dell’attività sportiva dello stesso assessore Ammendola. “Non vi è motivo per non ritenere l’impegno dell’assessore il migliore possibile nella situazione socio economica attuale” ha detto il primo cittadino, “ e non vi è da scoprire nulla di più di ciò che già si sa. E’ tutto agli atti e quindi a disposizione di ogni consigliere”.

Il consigliere del PDL Lega nord Eugenio Salamone (nella foto accanto) per motivare le accuse del suo gruppo all’assessore ha detto. “Avevamo un centro sportivo all’avanguardia, ora è ridotto a uno stato per cui richiederà interventi considerevoli e costosi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Inoltre il gestore lascia e sul Comune ricadrà l’onere del mutuo in corso”.

La vicenda conserva comunque lati ancora oscuri. A chi scrive pare non del tutto ragionevole chiedere le dimissioni di un assessore perché un centro sportivo, gestito da terzi in convenzione, non è funzionante al meglio e neppure perchè l’assessore non sarebbe del tutto ‘cortese’ e arriverebbe alla minacce. Credo che non tutto sia ancora stato detto o per lo meno tutta la vera ragione del contendere. Vedremo. Anche perché se la cosa fosse di poco conto non si capisce perché tutta l’opposizione dal PDL all’Api, passando dalla Lega Nord, dall’UDC e dalla lista civica di Marco Veronesi, ha sostenuto con forza la richiesta di dimissioni e di indagine di controllo. Opposizione più nota per le sue divisioni che per la sua compattezza .

1 commento:

Anonimo ha detto...

Pensavo Francesco che ti fermassi almeno per sentire il dibattito e i primi interventi...invece dopo uno scambio di battute tra te e il Sindaco...te ne sei andato.
E hai poi fatto questo articolo di cronaca politica basato su documenti precedenti al consiglio comunale stesso...in cui invece c'è stato un acceso dibattito e abbiamo portato motivazioni chiare e limpide.
Peccato la tua assenza...sarà per una prossima volta...spero.
Marco Veronesi
Sasso Libera