Questa mattina, alle 00,20, un residente di Pianoro ha contattato il 118 e il 112 per chiedere un intervento a favore di un vicino di casa P.V.A. ventitreenne , un cittadino italiano di origini guatemalteche, in preda a deliri alcolici. L’eccesso di alcol lo aveva portato a prendere a calci il portone di casa. Alla vista del personale di servizio, l’ubriaco, dapprima ha accetta l’intrusione bonariamente poi, dopo una breve colluttazione con i sanitari, si è dato alla fuga. Intercettato e fermato dalla Radiomobile dei Carabinieri l’uomo ha reagito con violenza colpendo con calci e pugni i militari che lo hanno arrestato per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale. Un Carabiniere ha riportato ferite lievi, giudicate guaribili in tre giorni. Nella mattina, dopo un’apposita cura per riacquistare la necessaria lucidità, l’uomo è stato accompagnato presso i locali uffici giudiziari in attesa di rito direttissimo.
Sempre oggi e sempre a Pianoro, i Carabinieri hanno arrestato ungiovane ubriaco che disturbava i vicini di casa.
Il giovane PESCATORE Victor Augusto di 23 anni è rientrato a casa all’alba ubriaco ed ha pensato di dare la sveglia a tutti i condomini cominciando a prendere a calci le porte degli appartamenti. I condomini, dopo aver sentito un tonfo per le scale, credendo che il giovane fosse caduto, hanno chiamato il 118, il cui equipaggio, giunto sul posto ha dovuto subire gli insulti e l’aggressione da parte del PESCATORE. I soccorritori sono stati così costretti a chiamare il 112, chiedendo l’intervento di una pattuglia dell’Arma. In pochi minuti è giunta una “gazzella” ma il giovane, alla vista dell’autoradio, si è “tuffato” in strada, ha fermato l’auto militare ed ha cominciato ad inveire contro i Carabinieri. I militari hanno tentato di calmare il giovane, il quale ha cominciato a colpirli con calci e pugni. Così, dopo essere riusciti ad immobilizzarlo, il 23enne è stato arrestato per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali. Nella mattinata odierna è stato accompagnato dinnanzi al Giudice per il processo con rito direttissimo, venendo condannato a 5 mesi e 10 giorni di reclusione con pena sospesa.
Foto e notizie del Comando provinciale Carabinieri.
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