martedì 19 aprile 2011

Viabilità delle vallate del Reno e del Setta secondo il PD


“La strada Porrettana è al limite della impraticabilità, costringe ai margini una fetta di territorio appenninico, vanifica gli investimenti importanti come quelli fatti all’Ospedale di Porretta e accentua l’isolamento delle poche aziende ancora presenti. I vecchi ritardi di adeguamento della Ferrovia e le carenze organizzative tengono lontano dalla città chi opera e vive in montagna. La valle del Setta ospita un numero infinito di cantieri aperti e c’è il timore che con l’ultimazione della Variante di Valico tutto ciò che è incompiuto rimanga tale. Va chiarito fra l’altro l’assetto e la funzione del nuovo casello di Rioveggio.


L’entrata in esercizio del tratto di ‘alta velocità’ nella valle del Setta ha migliorato il servizio in termini di corse, ma rimangono pochi i collegamenti delle stazioni con il circondario.

Entrambe le vallate, Reno e Setta, sono ai confini con la Toscana e molte relazioni sono da e verso Pistoia e Prato. Porretta e Castiglione possono assumere un importante ruolo di cerniere interregionali, ma è difficile usufruire delle moderne tecnologie come la banda larga e ci sono difficoltà, per zone importanti, a collegarsi alla rete a causa di interruzioni frequenti. Ciò comporta ad esempio tempi lunghissimi per servizi bancari e postali.


Non possiamo parlare di sistema regionale integrato, chiamato a garantire a tutti gli stessi servizi in quantità e in qualità, e avere pezzi di territorio fuori da tale sistema”.

Questa la diagnosi del responsabile della viabilità del PD montagna, Remo Gatti, riportata a un incontro organizzato dal suo partito a Vergato sul tema ‘viabilità’ cui hanno partecipato, fra gli altri, l’assessore regionale alla viabilità Alfredo Peri, l’assessore della Provincia Maria Bernadetta Chiusoli e il vicepresidente della Provincia Giacomo Venturi.

Abbiamo chiesto a Gatti qual è l’orientamento del suo partito sulla proposta di bretella Vergato-Rioveggio per un collegamento di mezza vallata del comprensorio del Reno con l’A1.

“ Siamo andati oltre poiché tutta la progettazione, voluta dalla Regione e consegnata al ministero competente, ha avuto una risposta negativa perchè non ci sono soldi. Per noi sono più importanti l’asta Sasso - Porretta e quella Sasso – Castiglione”.

E sulla proposta della bretella di Rioveggio per un allacciamento diretto della A1 con la Variante di Valico?

“Abbiamo accennato al tema. Faremo una riunione specifica a Vado. Resta uno dei problemi di fondo. Per noi i temi principali sono quello della viabilità ordinaria che viene dimenticata e l’isolamento dei crinali”.

E la soluzione del nodo di Casalecchio di Reno?

“E’ priorità assoluta e l’infrastruttura, che dovrà accogliere la statale e la linea ferroviaria, è già un progetto di Autostrade. Sulla carta è un sì e noi lavoriamo perché tale impegno si concretizzi”.

Il nuovo casello di Borgonuovo?

“Non ne abbiamo parlato. La discussione è stata rimandata a una riunione specifica a Sasso Marconi”.

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