Apprendiamo da un comunicato del comune di Monzuno che si è tenuto un sopralluogo congiunto dell’assessore provinciale Giuliano Barigazzi, della direttrice del distretto sanitario di Porretta Terme Elisabetta Vecchi, del consigliere provinciale Giovanni Leporati, dell’assessore ai servizi sociali del Comune di Monzuno Antonella Sarti e del Sindaco di Monzuno Marco Mastacchi, a Vado presso il Poliambulatorio ‘che dovrebbe essere dismesso appena ci sarà la possibilità di finanziare una nuova struttura’. Leggiamo , e già sapevamo, che ‘la nuova “Casa della Salute” di Vado è già progettata e per la sua realizzazione l’amministrazione comunale di Monzuno ha già destinato l’area, oltre ad avere stanziato 150.000,00 € nel proprio bilancio al fine di contribuire alla realizzazione nella configurazione più completa: dovrà contenere anche gli ambulatori per i medici di base.
Il comunicato precisa che ‘ la visita è stata effettuata a seguito di un’interrogazione che il consigliere Leporati ha presentato in consiglio provinciale’ e che ‘l’assessore Barigazzi ha voluto visitare di persona le strutture esistenti per rendersi conto della situazione’.
Il grande risultato del sopralluogo è stato che ‘l’Assessore Barigazzi ha confermato la priorità già ipotizzata in passato essendosi reso conto di persona che l’attuale struttura è assolutamente inadeguata a dare risposte ai servizi sanitari necessari a tutta la Valle del Setta. Ha poi confermato il suo impegno nella ricerca di finanziamenti per la realizzazione della “Casa della Salute” di Vado, avendo la stessa anche una posizione strategica rispetto ai servizi di trasporto ferroviario che la possono rendere fruibile da un’ampia utenza’.
Abbiamo letto il comunicato con un po’ di stupore e tristemente divertiti: l’accantonamento dei 150.000 euro risale al mandato amministrativo ‘Marchi’, doveva quindi essere già nota l’inadeguatezza della struttura ‘a dare una risposta adeguata ai servizi sanitari necessari a tutta la Valle del Setta’, come doveva essere nota ‘ la posizione strategica del ‘polo’ rispetto a servizi di trasporto ferroviario che lo possono rendere fruibile a un’ampia utenza’.
Ci chiediamo allora quale è stata l’utilità del sopralluogo.
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