domenica 20 dicembre 2009

Si parla già di 'regionali'

Valerio D'Alessio, consigliere lista Beppe Grillo.it Savena ha chiesto che sia pubblicato:

I MOTIVI DI UNA RINUNCIA


Faccio parte del meet up dall'agosto 2007 e sono stato tra gli
organizzatori dei v day a Bologna,in questi 2 anni ho partecipato alle principali
iniziative del meet up a Bologna organizzando anche varie conferenze
stampa.


Ho preso la decisione in questi giorni di non partecipare alla campagna
elettorale regionale della lista Beppe Grillo/ Movimento a cinque
stelle , ne in veste di candidato( rinuncia già effettuata da tempo), ne come
attivista e non sottoscriverò neppure la presentazione della lista alle
regionali.

I motivi di questa mia ahimè sofferta ma meditata decisione sono vari e
molteplici..

Innanzitutto l'aver constato in questi mesi, come questa lista
civica a Bologna non si sia minimamente aperta verso organizzazioni della società
civile, ne abbia effettuato incontri con la cittadinanza, ma abbia solo
organizzato riunioni rivolte a coloro che con costanza seguivano i blog
della lista e del comico genovese.

Questo modello è purtroppo stato esportato in regione .

E cosi, si sono organizzate riunioni regionali che escludevano coloro
che volevano magari vedere, capire chi siamo, quali programmi abbiamo etc.
Si sono incredibilmente create primarie chiuse, con una quota ridicola
di 40 partecipanti, quando si sa che le primarie sono un incredibile
strumento, non solo per il fine di scegliere i candidati, ma anche per aprirsi alla
cittadinanza.

Ovviamente queste scelte escludenti e scellerate hanno fatto si che un
movimento regionale tra i più attivi in italia, risulti oggi disgregato
e diviso,e che vari attivisti stiano prendendo altre strade.

La ragione di queste primarie "esclusive",risiedeva nel fatto
che già da tempo si era deciso che il candidato della lista civica alla presidenza
nonchè capolista a Bologna per le regionali dovesse essere Giovanni
Favia.

E ovviamente il cerchio ristretto di elettori, doveva sorvolare sul
fatto, che in caso di successo lo stesso Favia disinvoltamente si preparava a
lasciare il mandato di consigliere comunale affidatogli dagli elettori
bolognesi per trasmigrare in regione.

Nulla di illecito, si intenda, vediamo tutti i giorni ormai da anni la
scalata di politici emergenti che trasmigrano da un anno all'altro
da una carica all'altra, ma lo si vede in tutti i partiti... e non era
concepibile pensare che ciò accadesse all'interno di una lista civica che ha
come sua missione quotidiana quella di ricoprire una funzione moralizzatrice
della politica locale.

Credo che tutti noi della lista civica ci si possa ricordare i propositi
dello stesso Favia nella prima seduta in consiglio comunale in cui
proclamava di lasciare una vita professionale per restare 5 anni a
perseguire la missione del consigliere comunale che vive di gettoni di
presenza...

Ora come si potrà dissipare il dubbio che la missione iniziata con la
campagna elettorale per le comunali in marzo non sia stata altro che uno
step intermedio che non aveva altro fine che la visibilità di una
persona?
In altre parole come pensare, che questa campagna comunale non fosse
altro che il trampolino di lancio per costruire una campagna regionale?

E chi si nutre di questa logica, come potrà promettere ai suoi
elettori di non essere un consigliere regionale con un timing limitato visto che a
questo punto si troverà sempre un'altra scusa buona per
"migrare" verso il parlamento nazionale tra qualche tempo..

Ma non ho intenzione, di tirare la cosiddetta "croce" addosso
a Favia che sicuramente è persona ambiziosa e desiderosa di affermarsi ma sono
convinto che la colpa sia dello lo stesso Beppe Grillo, che non lo ha fermato,
anzi lo ha incoraggiato verso il suo percorso.

Anzi chiederei allo stesso Beppe Grillo un confronto pubblico in cui
vorrei rivolgergli 4 domande.

Come mai non ha mai indicato man mano che il movimento cresceva dei
coordinatori regionali che fossero garanti di una linea politica e
osservassero che cosa succedeva nel territorio?

Perchè pur parlando di organizzazione politica, costruita dal basso non
ha mai fatto leggere sul palco a Milano il 4 ottobre( data di fondazione
movimento ), un documento sottoscritto da ragazzi dei meet up in cui si
ponevano alcune regole per la riorganizzazione del movimento?

Perchè non ha mai promosso corsi di formazione politica verso i
consiglieri eletti nelle liste civiche come suggeritogli dal dr. Maurizio Pallante,
fondatore del movimento decrescita felice, evitando così grossolani
errori che abbiamo visto commettere( e abbiamo visto commessi anche
incosapevolmente a Bologna) in questi mesi?

Come mai il 4 ottobre, non ha fatto parlare i 2 europarlamentari Luigi
de Magistris e Sonia Alfano,eletti da noi della lista 5 stelle al fine di
farciraccontare la loro attività al parlamento europeo e i loro progetti?


REsta inteso ovvviamente che prima dopo e sempre le 4 domande di cui
sopra, non potrei che ringraziare lo Stesso Beppe Grillo, per aver dato vita a
un movimento tramite 2 V day che ha fatto crescere, conoscere, aggregare
persone e le ha spinte a entrare in contatto con altre associazioni e
in una parola a occuparsi di politica, e ad essere consapevoli che dovevano
attivarsi perchè da anni era la politica che si stava occupando di
loro....

Valerio D'Alessio
Consigliere lista Beppe Grillo.it Savena

per info
valerix77@gmail.com
tel 333/3156083

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