Fra i disastri che ha prodotto la piena del fiume Reno per l’improvviso scioglimento delle abbondanti nevi sull’Appennino vi è anche l’isolamento della casa di Primo Monari. Le acque del fiume disegnano una curva proprio all’altezza della strada che porta alla casa dell’uomo e il grande volume del liquido che ha riempito il letto del fiume nei giorni scorsi ha eroso completamente, sfondandola, la parete su cui si trovava la strada. L’uomo risiede con la moglie Tesfa Michel Asmerit di origine eritrea in via Chiù in località Borghetti e dal momento del disastro è costretto, per raggiungere la comunale, ad attraversare a piedi i campi del vicino. Per questo percorso deve indossare due alti stivali per non affondare nella melma e a caricarsi giornalmente di ogni prodotto che ha acquistato. “Mia moglie si è trasferita a Bologna da un’amica che l’ha ospitata” ha precisato. “. Io mantengo una presenza nella casa per non lasciare tutto abbandonato. Sono anche senza telefono poiché la piena, oltre ad aver trascinato nel fiume alcune piante secolari di alto fusto, ha preso con sé anche un palo del telefono interrompendo la comunicazione. Sono completamente isolato”, lamenta Monari che poi un po’ scherzando e un po’ nel tentativo di sdrammatizzare aggiunge, “se debbo vivere con gli anfibi almeno avessi quelli del ‘gatto degli stivali’ potrei fare passi lunghi superando i tratti melmosi invece di dover camminare appesantito dal fango”. Monari spiega poi di non essere alla prima esperienza di isolamento: “Lo scorso anno è successa la stessa cosa e anche allora si arrivò alla perdita della strada. Grazie alla benevolenza del mio vicino che ha acconsentito, si è potuta collocare la strada più a monte, a mie spese. Non credo però che accetterà di diminuire la superficie del suo campo ad ogni piena per permettere la realizzazione di una nuova strada. Mi aspetto un intervento risolutivo da parte degli enti pubblici che possa assicurami l’accessibilità alla casa in modo definitivo”. Il sindaco di Sasso Marconi Stefano Mazzetti, dopo aver precisato che la situazione dell’uomo è ben nota, ha chiarito: “La strada è classificata privata collocata su un’area golenale. Il tema quindi non è di competenza del Comune. Abbiamo comunque già attivato gli uffici comunali perché si facciano portatori verso la Regione delle esigenze di Monari e verso il confinante perché agevoli se possibile la soluzione del problema”.
mercoledì 30 dicembre 2009
Primo Monari appiedato dal fiume Reno
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