Marco di Pontecchio Marconi scrive:
Vedo che l'argomento ha interessato molti. Concordo sulle valutazioni già espresse, x cui non mi dilungherò. Non mi pare che sarà la "fine del mondo" se quest'anno non ci saranno le luminarie in centro a Sasso, e ne ho già parlato con il Sindaco.
Vedo che l'argomento ha interessato molti. Concordo sulle valutazioni già espresse, x cui non mi dilungherò. Non mi pare che sarà la "fine del mondo" se quest'anno non ci saranno le luminarie in centro a Sasso, e ne ho già parlato con il Sindaco.
Suggerirei però di adottare un'efficace strategia comunicativa, in quanto penso che tanti cittadini siano convinti che spetti al Comune provvedere alle luminarie, mentre siamo di fronte ad un caso di straordinaria grettezza ed ingratitudine da parte dei commercianti del capoluogo, non giustificabile con l'attuale grave momento di crisi.
Chiarito bene questo, buone feste a tutti.
MMValter Venturi della Confesercenti la montagna, aggiunge:
Circa un mese fà l'assessore al commercio Silvio Baccilieri di Marzabotto
ha convocato una riunione riguardo le luminarie natalizie perchè erano sorti
problemi organizzativi.
All'incontro sono intervenute anche alcune organizzazioni di beneficenza e hanno
rimarcato il fatto che le luminarie non rappresentano la natività di Betlemme e che le risorse per sostenere i costi per le luminarie avrebbero avuto più utilità se date in beneficenza.
Questo è certo, ma credo di non peccare se faccio notare che da allora il mondo si è evoluto e che sul pianeta ogni cultura festeggia la nascita del Redentore con i propri usi e costumi.
Le luminarie e la beneficenza sono due cose ben distinte e ognuna ha la sua funzione.
Invece di reprimere iniziative che hanno il consenso e il gradimento generale o quasi, sarebbe preferibile provare a coinvolgere gli esercenti in iniziative di beneficenza. Credo che nessuno si sia mai rifiutato d'aderire a queste proposte.
San Francesco D'assisi, figlio di mercanti, istruito e benestante, ha
lasciato tutto per condividere con i confratelli la povertài, le fustigazioni e le ingiustizie di cui era vittima del popolo più umile.
Il sottoscitto non si è mai permesso di dire a chi che sia di seguire il suo esempio.
Il sottoscitto non si è mai permesso di dire a chi che sia di seguire il suo esempio.
Valter Venturi Pres.Confesercenti La Montagna
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