Mi stupisce, ma non più di tanto, che un simile manoscritto, che in un Paese normale non avebbe trovato spazio neanche nella posta dei lettori, sia stato considerato un "comunicato stampa" (vergato peraltro da chi non ha nessun titolo per farlo). Sia stato pubblicato da organi d'informazione anche nazionali, senza verificarne l'autenticità e senza chiedere un commento o una replica dei diretti interessati, in aperta violazione del Codice Deontologico, delle buone pratiche giornalistiche e della normale buona educazione. Evidentemente una certa casta dell'informazione, lottizzata e al servizio della sua casta politica di riferimento, è subito pronta a attaccare e cercare di screditare un nascente Movimento, che sta dando e darà sempre più fastidio alle lobby economiche e politiche, che li finanziano con la pubblicità e i denari di noi contribuenti, senza i quali quasi sicuramente non sopravviverebbe.
Oltretutto l'autorisposta al suo titolo "I MOTIVI DI UNA RINUNCIA" potevano essere sintetizzata in una sola riga: "Perchè il candidato Presidente volevo essere io!".
Abbiamo a che fare con un bambino viziato (nonostante i suoi 45 anni), che non ha avuto il suo giochino e adesso piange, batte i piedi e fa i capricci. Non possiamo quindi pretendere quella che sarebbe una necessaria autocritica e autoanalisi.
Ho ancora stampata in mente la sua rabbia e la sua delusione nei corridoi fuori dalla sala riunioni, quando una democratica assemblea ha chiesto al Consigliere Favia di candidarsi e l'ha votato ad ampissima maggioranza (peraltro la seconda riunione in cui si votava la stessa cosa).
In quella sede Valerio si era, come me, candidato per la Lista Provinciale, ma ha ritirato la sua candidatura dopo aver visto il voto dell'assemblea che chiedeva a Favia di candidarsi come Presidente. Bell'esempio di rispetto della democrazia, di abnegazione e di voler contribuire alla causa o a qualcosa in cui millantava di credere. Si vede che quando non si fa come dice il sig. Valerio la democrazia non è più così importante.
Quindi la prima falsità è che la candidatura di Favia sia nata dall'alto. E' nata dal basso, da tutti noi, da TUTTA la provincia di Bologna. La stessa che ha ritenuto opportuno che lasciasse la sua attuale carica. Questa candidatura è stata poi proposta, assieme a altre 2 (parimenti nate spontaneamente da altre province) ai Delegati di tutte le province dell'Emilia-Romagna. Il metodo delle Primarie tramite Delegati è assolutamente democratico e diffuso in tutto il mondo (Obama è stato eletto così e non ho ancora conosciuto persone che ne contestino la democraticità dell'elezione). I Delegati sono stati votati e quindi scelti dalle assemblee provinciali e il loro numero è stato deciso all'unanimità. Si tratta quindi di Primarie Regionali nate da altre 9 primarie provinciali, in cui Favia ha superato gli altri candidati con un'ampissima maggioranza. Più democrazia di così non saprei.
Peraltro il capriccioso Valerio dalla fatidica (per lui) riunione di cui si sopra non si è mai più visto, non ha mosso rilievi, non ha dato alcun contributo di idee o dissenso, è stato inutile. Ci si domanda quindi a che titolo parli, non sapendo come, perchè e con quale metodo sia nato ciò su cui adesso sparge il suo fiele rancoroso. Chi fa così o ignora, o è in malafede, o ha secondi fini, o è bugiardo. A voi la scelta.
Io che ho partecipato, mi sono messo in gioco, sono stato votato da una democratica assemblea per candidarmi nella Lista Provinciale, che ho democraticamente votato per la candidatura di Favia a Presidente di Regione, mi sento offeso, preso in giro e diffamato dalle accuse di Valerio e ho seriamente intenzione di valutare con i miei legali se non ci siano gli estremi per una querela.
Io (senza parlare a nome di moltissimi altri che hanno fatto e stanno facendo altrettanto) mi sono aperto e mi sto aprendo alla società civile e sto incontrando la cittadinanza (altra menzogna dell'autore). Sto incontrando Associazioni, Movimenti e Liste Civiche. Partecipo a pubbliche assemblee su Hera, Acqua Pubblica, Comitato Noce etc. in tutta la provincia. Ma non ho mai incontrato Valerio, che forse se ne sta al calduccio a casa sua, impegnato al computer a infamare gli altri su blog e siti vari. La Politica (con la P maiuscola si noti) e l'impegno civile sono altra cosa.
Non commento le ridicole 4 domande a Beppe Grillo, perchè non lo meritano. Segnalo solo che Grillo si è concesso apertamente a tutte le libere domande sabato scorso. Se Valerio era in buona fede e non fosse stato vile, poteva farle lì. Ma certo usarle a titolo diffamatario e senza contradditorio è decisamente più utile alla sua causa e ai suoi bassi scopi personali.
Non discuto quanto fatto da Valerio come Consigliere di Quartiere, solo perchè non conosco il quartiere non essendo di Bologna. Ma anch'io ho notato la sua inattività generale e raccolto le critiche e le perplessità, o peggio le richieste di una sua sostituzione, di molti che l'hanno votato. Ma non sono stupito di ciò: se uno vuole farsi prendere in IDV o PD per soddisfare le sue ambizioni e il suo ego smisurato, non può certo andare contro i manovratori che stanno al governo.
Valerio è a mio parere un opportunista ambizioso, che sta cercando di farsi accettare in un partito per avere qualche posticino in una lista per le Regionali. Questa bella letterina ha questo come unico scopo: farsi bello con IDV o qualche altro partito e millantare di poter portare i voti di presunti Grillini delusi. Un trucchetto infantile e miserrimo tipico della vecchia politica che diceva di voler combattere. D'altronde da tempo tutti noi siamo soggetti a inviti e pressioni più o meno manifeste, a confluire in qualche partito. Il miglior sintomo che siamo sulla giusta strada.
Che vada per la sua strada, il nostro Movimento non ha bisogno di simili metodi e simili persone. Ha altre qualità, personalità, scopi e più alte ambizioni. Soprattutto ha l'onestà, la bellezza e l'utopica voglia di cambiare il mondo.
Buon viaggio Valerio, abbiamo e avremo sempre migliori compagni di strada di te.
andrea defranceschi
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