VALTER VENTURI, della CONFESERCENTI LA MONTAGNA, scrive al sindaco di Sasso Marconi, Stefano Mazzetti, a proposito del mancato accordo sulle luminarie natalizie.
Leggendo la sua lettera, signor Sindaco, ho provato le stesse sue sensazioni di disagio, pur non vivendo a Sasso Marconi che ritengo un centro importantissimo per il nostro Appennino.
Le cause che hanno portato a non accordarsi per istallare l'arredo urbano natalizio sono a me sconosciute. Ma credo che gli esercenti, leggendo le dichiarazione rilasciate al cronista del Carlino, trasmettessero angoscia e dispiacere.
Tuttavia Le faccio presente che le associazioni di categoria sono sei: due del commercio, due dell’artigianato e due dell’agricoltura. Inoltre sono operatori la grossa distribuzione, la piccola industria, la grande industria e non sta scritto da nessuna parte che debbano essere gli esercenti ad occuparsi dell'arredo natalizio.
E’ vero che si sono sempre preoccupati loro, e gli altri?
Credo che tutti operino sul territorio di Sasso e se il centro è illuminato a Natale ne gioiscano tutti.
Parlo anche di organizzazione, non solo di versare denaro.
Chi le scrive le luminarie le ha organizzate per circa 20 anni a Marzabotto e conosco bene tutte le difficoltà del caso.
Concordo con Lei sulla opportunità per il prossimo anno di indire una riunione, invitando tutti gli operari che ho elencato sopra, perchè quello che è accaduto non succeda più.
Infine, sindaco Mazzetti, sono lieto che vi impegnate con le aziende del commercio attivando la legge regionale 41, che prevede benefici a favore del commercio. Non tutti i Comuni della provincia ci sono riusciti, tenendo presente che anche gli enti pubblici godono di tali finanziamenti per l'arredo urbano dove gli esercenti si sono rinnovati.
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