martedì 7 ottobre 2025

Ex Alfa Wassermann di Borgonuovo: approvato il piano di caratterizzazione ambientale

Accertate contaminazioni nella falda: Arpae dispone nuovi monitoraggi e indagini entro fine anno



Prosegue l’iter di bonifica e verifica ambientale dell’area dell’ex stabilimento Alfa Wassermann di Borgonuovo di Pontecchio, nel Comune di Sasso Marconi. Il sito, oggi oggetto di un accordo di programma per la realizzazione di nuove opere pubbliche finanziate dal PNRR, è stato teatro per decenni di attività industriali legate alla produzione di farmaci e prodotti chimici.

L’area, estesa su circa 42.000 metri quadrati, comprendeva reparti di sintesi e fermentazione, magazzini per lo stoccaggio di sostanze chimiche, un impianto di depurazione e un parco cisterne per gas e solventi. L’attività produttiva è cessata definitivamente nel 1991, ma nel corso degli anni sono emerse criticità ambientali legate alla contaminazione delle acque sotterranee.

Le prime indagini ambientali risalgono al periodo 2014-2015, quando furono installati i piezometri per il monitoraggio della falda. Una nuova campagna di analisi, condotta da Arpae nel febbraio 2025, ha confermato superamenti dei limiti di legge per alcuni contaminanti, tra cui ferro, manganese, triclorometano, cloruro di vinile e composti organoalogenati.

A seguito della notifica ufficiale di Arpae, la società Alfa Wassermann Real Estate Srl, proprietaria dell’area, ha presentato il Piano di caratterizzazione e la successiva Analisi di rischio ai sensi del D.Lgs. 152/2006 (“Norme in materia ambientale”).

La documentazione è stata esaminata nel corso della Conferenza di Servizi tenutasi il 26 settembre 2025, alla presenza dei tecnici Arpae, del Comune di Sasso Marconi, della Città Metropolitana di Bologna e dei consulenti della società.

Durante la riunione, Arpae ha espresso parere favorevole all’unanimità per l’approvazione del progetto di caratterizzazione, integrato da alcune prescrizioni aggiuntive volte a completare il quadro conoscitivo del sito.

Tra le principali disposizioni tecniche richieste:

·         la realizzazione di un nuovo piezometro nell’area dell’ex parco serbatoi, a valle idrogeologica del sito, da utilizzare come punto di conformità;

·         l’apertura di quattro nuove trincee esplorative fino a due metri di profondità, con prelievo di campioni di terreno superficiali e profondi;

·         il completamento del rilievo idrogeologico, con definizione della direzione di flusso della falda;

·         l’esecuzione di due nuove campagne di monitoraggio delle acque sotterranee entro ottobre e novembre 2025;

·         la presentazione entro il 31 dicembre 2025 del modello concettuale definitivo e dell’analisi di rischio aggiornata.

Nel Piano di caratterizzazione approvato sono inoltre previsti:

·         otto sondaggi a carotaggio continuo attrezzati a piezometro;

·         il prelievo e l’analisi di campioni d’acqua e di terreno per verificare la presenza di metalli pesanti, idrocarburi, solventi clorurati, nitrati e altre sostanze inquinanti;

·         quattro trincee esplorative nei sedimi dei fabbricati demoliti, con test specifici anche per amianto e composti aromatici (BTEX e IPA).

Secondo quanto emerso dalla Conferenza di Servizi, le aree maggiormente contaminate risultano concentrate nella zona degli ex serbatoi, ma saranno necessarie ulteriori verifiche per definire con precisione l’estensione della contaminazione e i successivi interventi di bonifica.

1 commento:

Anonimo ha detto...

il costo del progresso...