martedì 12 dicembre 2023

En plain di 25enne rumeno

 Arrestato a Casalecchio di Reno  per sequestro di persona, sfruttamento alla prostituzione e tentata violenza sessuale, dai controlli è risultato ricercato in patria per omicidio colposo

Foto d'archivio

Domenica scorsa,  10 dicembre, il 112 ha ricevuto la telefonata di un rumeno che riferiva di essere arrivato in Italia per aiutare una cugina rapita nel paese d’origine, portata in Italia e segregata al quinto piano di un palazzo situato a Casalecchio di Reno.

I Carabinieri hanno raggiunto velocemente l’indirizzo fornito dal richiedente e quando sono arrivati, hanno fermato un giovane che stava scendendo di corsa le scale del palazzo, nel tentativo di dileguarsi.

I militari hanno invitato il giovane a tornare in casa e quando sono entrati nell’appartamento, hanno trovato una ragazza seminuda, apparentemente confusa e incapace di esprimersi in italiano. Il ragazzo e la ragazza, entrambi rumeni, lui 25enne, lei 22enne, sono stati accompagnati in caserma per approfondire la situazione emersa dalla telefonata che il parente della giovane aveva fatto al 112.

Durante gli accertamenti, i Carabinieri, coadiuvati da un interprete, hanno scoperto che la ragazza era stata recentemente accompagnata in Italia da tre persone diverse, tra cui il 25enne, con la promessa di incontrare un ragazzo che aveva conosciuto sui social network, ma, di fatto, con la pretesa di prostituirsi in casa.

Accortasi del tranello, la ragazza ha tentato la fuga, ma non ci è riuscita perché il 25enne, dopo averla costretta a restare in casa per prostituirsi, l’ha picchiata e ha tentato di stuprarla, non riuscendo nell’intento per l’arrivo dei Carabinieri allertati dal cugino della donna.

Nei confronti del 25enne tratto in arresto, i Carabinieri hanno scoperto che a febbraio 2022 era stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di San Benedetto Val di Sambro  su richiesta dell’Autorità giudiziaria rumena che aveva emesso nei suoi confronti un mandato di arresto europeo per scontare una pena di tre anni e otto mesi di reclusione per fatti commessi in Romania nel 2016: omicidio colposo e lesione personale. Arrestato e tradotto nella Casa circondariale – Rocco D’Amato di Bologna, il giovane rumeno, scarcerato a marzo 2022, era stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria. In merito ai fatti accaduti il 10 dicembre 2023, invece, su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 25enne arrestato dai Carabinieri della Stazione di Casalecchio di Reno, è stato tradotto nuovamente nel carcere bolognese, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna

 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Autorità giudiziaria che lo rimetterà di nuovo in libertà vigilata (ridicoli). Così potrà di nuovo delinquere. Ormai l'Italia, con la nostra magistratura premia delinquenti e massacra onesti, è la mecca dei delinquenti di tutto il mondo.

Anonimo ha detto...

I giudici compagneschi possono applicare il loro sadismo nei confronti della società borghese che secondo loro è colpevole a prescindere.
Basta vedere le giudici compagne e la loro attività per applicare più criminali stranieri possibile agli autoctoni, smantellandone in ogni modo possibile anche i più miti meccanismi di difesa.