venerdì 15 maggio 2015

Gli iscritti al 5 per mille 2015: quasi 50mila i possibili destinatari. Attraverso un motore di ricerca predisposto ad hoc, è possibile effettuare la ricerca degli aspiranti beneficiari in base alla denominazione, al codice fiscale o alla provincia.




Da Fisco Oggi.

Anche per l’esercizio finanziario 2015, senza rivali le associazioni di volontariato, che si confermano capolista degli iscritti alla ripartizione del 5 per mille dell’Irpef. Il dato non emerge da chissà quale analisi statistica approfondita, basta un rapido sguardo agli elenchi provvisori dei potenziali destinatari di questo tipo di sostegno che, come da agenda, è da oggi disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Gli interessati hanno tempo fino al 20 maggio per controllare e segnalare eventuali errori; la tappa successiva è per il 26 maggio, giorno di pubblicazione degli elenchi aggiornati.
A disposizione, un motore di ricerca, che consente l’“esplorazione” in base alla denominazione, al codice fiscale o alla provincia.

Un trend ancora in crescita
Complessivamente, le domande di iscrizione agli elenchi, trasmesse entro lo scorso 7 maggio (scadenza ordinaria), sono state 49.967, circa 900 in più delle 49.071 registrate lo scorso anno, quando c’è stato un boom di richieste, con un salto in avanti del 7,6% rispetto all’annata precedente.
La fetta maggiore, come abbiamo anticipato, è rappresentata dagli enti del volontariato, cioè da Onlus, associazioni di promozione sociale iscritte nei registri (nazionale, regionali e provinciali) e associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori indicati dall’articolo 10, comma 1, lettera a), del Dlgs 460/1997. Le istanze provenienti da questo settore sono state 41.343 (nel 2014 furono 40.474).
In seconda posizione, come di consueto, le associazioni sportive dilettantistiche, attestatesi a quota 8.094.
On line anche le liste di altre due categorie dei possibili destinatari del 5 per mille. I contribuenti, infatti, possono scegliere di attribuire una quota della loro Irpef anche agli enti che operano nel campo della ricerca scientifica e dell’università o agli enti della ricerca sanitaria: l’elenco dei primi è stato redatto dal ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, quello dei secondi dal ministero della Salute. I due “pacchetti”, quindi, sono arrivati all’Amministrazione finanziaria per la pubblicazione in rete confezionati dai dicasteri interessati. Pressoché invariati, rispetto allo scorso anno, i numeri degli iscritti appartenenti alle due categorie: 424 per il settore di competenza del Miur, 106 i beneficiari della ricerca sanitaria.
Le ultime due chance offerte ai cittadini è di destinare la loro porzione di Irpef a sostegno delle attività sociali svolte dal proprio Comune di residenza o al finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, opzioni che però non richiedono la predisposizione di alcun elenco.

Il calendario degli appuntamenti non finisce qui
Come già detto, sono molto vicini anche i primi due prossimi appuntamenti del 5 per mille: il 20 maggio è la data entro la quale è possibile segnalare eventuali errori (per esempio anagrafici) riscontrati negli elenchi, il 26 maggio è il giorno previsto per la pubblicazione on line degli elenchi corretti.

Sfogliando il calendario, da non dimenticare l’appuntamento del 30 giugno, termine entro il quale gli enti di volontariato e le associazioni sportive dilettantistiche devono trasmettere, rispettivamente alla Dr dell’Agenzia delle Entrate e all’ufficio del Coni competenti per territorio, la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà sottoscritta dal legale rappresentante, che attesti il possesso dei requisiti per l’iscrizione negli elenchi.

La partita 5 per mille anno 2015, comunque, si chiude in modo definitivo il prossimo 30 settembre, in coincidenza con l’ultimo giorno utile a disposizione dei ritardatari per inviare la domanda di iscrizione e le integrazioni documentali, versando, contestualmente, una sanzione di 258 euro.
Ancora una precisazione: quest’ultima data non vale per i requisiti che, invece, dovevano essere posseduti dai beneficiari alla data della scadenza ordinaria, ovvero, al 7 maggio 2015.
Anna Maria Badiali

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