martedì 25 novembre 2014

Centri antiviolenza, sono 2.867 gli accessi nel 2014. Oltre il 90% delle donne che si sono rivolte a uno dei 13 centri del Coordinamento ha subito violenza. Sono 157 quelle ospitate



Su segnalazione:  

Al 31 ottobre 2014 sono 2.867 le donne che hanno chiesto aiuto a uno dei 13 Centri antiviolenza che fanno parte del Coordinamento regionale, erano 2.403 nello stesso periodo del 2013 (quest’anno si sono aggiunti 2 centri, Vivere Donne di Carpi e il Centro antiviolenza Trama di terre di Imola). La stragrande maggioranza (il 90,4%) delle donne che si è rivolta a una delle strutture ha subito violenza (2.591 donne), tra queste 2.091 (80,7%) sono nuovi contatti, mentre le altre 500 avevano già un percorso avviato con la struttura. Più di 6 donne su 10 tra quelle che hanno subito violenza e che per la prima volta si sono rivolte a un centro sono italiane: 1.295 ovvero il 63,6% (in 56 casi non è stato possibile stabilire la provenienza). Rispetto al tipo di violenza subita, guardando i dati relativi ai primi contatti, 9 donne su 10 hanno subito violenza psicologica, il 67,3% fisica, il 41,3% economica e il 13,8% sessuale. Tra le donne accolte quelle che hanno figli sono la maggioranza (1.542 donne ovvero l’80%): i figli sono 2.672 di cui poco più della metà (50,4%) ha subito violenza. Ma quali sono le richieste espresse dalle donne accolte? Il 50,6% chiede informazioni, nel 44,6% dei casi un colloquio successivo di accoglienza, il 42,7% ha bisogno di sfogarsi e quasi altrettante (il 41,5%) chiede consigli. Solo nel 21% dei casi le donne chiedono assistenza legale, il 5,4% una consulenza psicologica. L’ospitalità è chiesta dal 3,8% delle donne. Il 7% la chiede in emergenza. Tra le altre richieste: lo 0,8% chiede un aiuto di tipo economico, mentre lo 0,3% un intervento terapeutico sull’autore violento. Sono 157 le donne ospitate in case rifugio al 31 ottobre , di cui 112 con i figli, per un totale di oltre 32 mila notti (con una media di 94,1 notti per donna/minore).
La Regione Emilia-Romagna conta, sin dagli anni ’90, la presenza di un Centro antiviolenza in ogni capoluogo. Oggi sono 13 i Centri sul territorio: agli 11 presenti fino al 2013 si sono aggiunti,infatti, Vivere Donne di Carpi (Modena) e il Centro antiviolenza Trama di terre di Imola (Bologna). Si tratta di luoghi gestiti da associazioni di donne che offrono una risposta concreta alla domanda di aiuto delle donne e contribuiscono alla conoscenza del fenomeno, alla sensibilizzazione sul tema e alla promozione di una cultura di contrasto alla violenza. I servizio offerti sono in parte sostenuti dagli Enti Locali sulla base di convenzioni. Le associazioni che gestiscono i 13 centri sono riunite a livello regionale nel Coordinamento dei Centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna, costituito nel 2009 con l’obiettivo di potenziare attività, influenza politica e visibilità degli stessi.

Centri antiviolenza, due mappe interattive con i dati. Nuovo sito dedicato alle azioni di contrasto della Regione e infografica con i dati delle strutture di accoglienza sul territorio.

Dal 2003, la Regione interviene in modo significativo per contrastare la violenza sulle donne. I centri antiviolenza sono, infatti, entrati nel sistema locale dei servizi sociali a rete e i loro obiettivi, ovvero il contrasto a tutti i tipi di violenza, contro le donne e i loro figli minori, trovano attuazione nella rete dei servizi integrati distrettuali. Le strutture sul territorio che ospitano le donne che hanno subito violenza e i loro figli sono 15, di cui 13 gestite dai centri appartenenti al Coordinamento regionale, un osservatorio privilegiato sul fenomeno della violenza contro le donne.
La Regione ha realizzato un sito dedicato sul portale ER Sociale in cui è possibile vedere tutto ciò che viene realizzato per contrastare la violenza sulle donne e per aiutare quelle che si rivolgono a un centro antiviolenza. Ma non solo, una sezione è anche dedicata alle iniziative destinate al recupero degli uomini che agiscono la violenza sulle donne. Nel sito è inoltre consultabile un’infografica con due mappe interattive. Nella prima si trovano tutti i centri del territorio (quelli che fanno parte del Coordinamento, le strutture che non ne fanno parte e altri servizi non espressamente dedicati ma che accolgono donne vittime di violenza), mentre nella seconda ci sono i dati sugli accessi. In quest’ultima, si trovano i dati dei centri del Coordinamento regionale, aggiornati al 31 ottobre 2014, e i dati al 31 dicembre 2013 per gli altri centri che hanno iniziato il monitoraggio da quest’anno.
Il sito sul Contrasto alla violenza di genere sul portale della Regione


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