domenica 26 giugno 2011

CONFERENZA DI SERVIZI SULLA RICERCA DI IDROCARBURI:i comitati e le associazioni si appellano alla Regione affinchè sia rispettato il parere dei Comuni

Soddisfiamo la richiesta di pubblicazione:

Il 28 giugno si terrà la riunione conclusiva della Conferenza di Servizi per valutare l’impatto ambientale relativo al progetto di ricerca idrocarburi denominato “Fiume Panaro”.

Ora che la quasi totalità dei 20 comuni interessati ha espresso pubblicamente parere negativo alla richiesta, chiediamo alla Regione, e in particolare all’Assessore regionale alle Attività Produttive, di rispettare il volere delle amministrazioni locali e di adoperarsi affinché la conclusione del rapporto ambientale risultante dalla Conferenza di Servizi fornisca un parere complessivo negativo, ovvero coerente con il parere prevalente espresso dalla stragrande maggioranza dei Sindaci e con quanto detto dallo stesso Assessore in varie occasioni pubbliche.

Con la presente vogliamo anche esprimere tutta la nostra solidarietà e volontà di collaborazione ai Sindaci ed ai rappresentanti dei Comuni che parteciperanno alla Conferenza di Servizi del 28 giugno, e chiediamo loro di esigere che la conclusione del Rapporto Ambientale, che gli verrà chiesto di firmare, sia coerente con la posizione prevalente espressa dalle loro delibere di Giunta e/o di Consiglio. Se ciò non dovesse accadere e si paventasse la sciagurata ipotesi di dover firmare un documento che concluda con “parere positivo”, oppure frasi del tipo “le ricerche sono nel complesso ambientalmente compatibili”, o anche “si ritiene quindi che sia possibile effettuare le indagini”, chiediamo loro di opporsi fermamente, chiedendo di modificare le conclusione in "negativa" per motivazioni tecniche dovute all'incompletezza del progetto e dello studio, e solo allora sottoscriverla.

Lo spauracchio del ricorso al TAR da parte del proponente, in caso di esito negativo, non può essere la giustificazione per approvare una richiesta presentata da una società “virtuale”, che si è costituita in Italia con un capitale sociale risibile, che non ha svolto alcun lavoro serio di studio ambientale, non ha proposto le alternative imposte dalla legge, e tantomeno ha proposto compensazioni, non ha presentato un progetto definitivo, come la legge impone, ma una documentazione assolutamente lacunosa, inaccettabile e vergognosa. Se la Hunt Oil vorrà fare ricorso lo faccia pure, ma per favore non si metta in ridicolo la credibilità delle istituzioni con una relazione conclusiva che finge di accogliere la posizione prevalente voluta dai cittadini ed espressa dai Sindaci e poi giunge ad opposta conclusione.

Per questo chiediamo ai nostri Amministratori di alzare la testa e chiedere coerenza alla Regione, noi saremo con loro!

- Gruppo “Progetto Ambiente” dei cittadini di Marzabotto e Sasso Marconi

- LEGAMBIENTE, Circolo Setta Samoggia Reno

- Comitato Bazzanese Ambiente e Salute

- Comitato CAST Loiano Monghidoro

- Lista civica “Un’idea in Comune” Pianoro

- Consulta Tutela Ambiente Modena

- Comitato Tutela Territorio di Savignano

- LEGAMBIENTE Circolo di Modena

- WWF Modena

- Italia Nostra, sezione dei Castelli - Modena

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