lunedì 24 novembre 2025

Porretta, chiude anche l’edicola dei Frati: la domenica niente giornali in paese

 


di Pino Rosarno


 

A Porretta Terme anche l’edicola dei Frati ha abbassato definitivamente la saracinesca. Una notizia che, per chi vive la quotidianità del paese, non è soltanto l’ennesima chiusura commerciale: è la fine di un presidio sociale. Da oggi, la domenica, nessuno a Porretta vende più giornali. Un dettaglio solo in apparenza marginale, ma che racconta molto del cambiamento che attraversa le comunità dell’Appennino.

Ci sono luoghi che non sono soltanto esercizi commerciali: nel tempo, grazie a chi li gestisce e alla “biodiversità” umana che li anima, diventano punti di riferimento, microcosmi in cui ci si scambia notizie, opinioni, saluti. Spazi dove si costruisce un pezzo di identità collettiva. Quando uno di questi luoghi scompare, la comunità resta un po’ più “orfana”, sorpresa da un vuoto che non è solo pratico ma anche affettivo.

Il mondo nel frattempo è cambiato: dietro molte chiusure ci sono difficoltà economiche e logistiche che nulla hanno a che vedere con il sentimento o con l’attaccamento a un mestiere. E la figura del commerciante stoico, quello che “vive” nel negozio per venti ore al giorno, appartiene ormai a un’altra epoca. Nel 2025 quel modello non è più sostenibile, anche se a Porretta qualcuno — due o tre temerari — continua a resistere con grande tenacia.

E, lasciatecelo dire da chi questo mondo lo conosce bene: anche per chi decide di chiudere, ciò che manca non sono soltanto gli incassi, ma soprattutto il via vai delle persone, le chiacchiere fugaci, il riconoscersi ogni mattina. È quel tessuto umano che dava un senso al lavoro.

Per questo oggi non resta che dire grazie.
Grazie a Benedetta e ad Anna, per gli anni di servizio, di presenza, di sorrisi e di quotidiana ostinazione. Anche la vostra edicola era un pezzo di Porretta. E lo resterà nella memoria di chi la attraversava ogni giorno.

(Inviato da Dubbio) 

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Chiude tutto ma siete più fortunati dei cittadini di Grizzana, non abbiamo più niente da un bel po di tempo, qualcuno chiama Grizzana il paese degli straccioni, il paese fantasma, vorrei dire che tutto dipende da chi ci vive, è colpa loro.

Anonimo ha detto...

La rivendita dei giornali e riviste è una tabella merceologica che da sola non produce reddito, da più di 20'anni sono in crisi, va integrata con altre tabelle merceologiche.

Anonimo ha detto...

Mi dispiace, avevano un vasto assortimento e poi centralissimi

Anonimo ha detto...

Grizzana non e' la sola, vedi Camugnano dove da anni i giornali li tiene un negozio

Anonimo ha detto...

Signori, aprire una edicola le licenze le danno gratis, trattate la baracchina, personalmente non gli darei nulla dal momento che il suolo pubblico lo pagherei io, MAH! su ogni quotidiano il compenso sono 10 Centesimi più o meno le riviste Ecc. col calo delle vendite, ONERI, RISCALDAMENTO, LUCE, SUOLO PUBBLICO, CONTABILITA, DENUNCIA REDDITI, fate conto di ciò che vi rimane.