Si consolida la rete dei centri antiviolenza con lo sportello itinerante CHIAMA chiAMA
L'Unione dei Comuni dell'Appennino
bolognese rafforza la rete dei servizi territoriali contro la violenza di
genere grazie allo sportello itinerante CHIAMA
chiAMA, gestito da Mondodonna Onlus.
Il progetto prevede la presenza, a
rotazione, di un’operatrice antiviolenza in tutti i comuni dell’Unione, così da
garantire un presidio stabile di ascolto, prevenzione e contrasto alla violenza
sulle donne. Gli sportelli saranno aperti complessivamente per 44
ore al mese e,
oltre a essere già attivi nei comuni di San Benedetto Val di Sambro, Vergato,
Marzabotto, Castel di Casio e Castiglione dei Pepoli, verranno ora attivati
anche a Grizzana Morandi, Castel d’Aiano, Lizzano in Belvedere,
Camugnano, Gaggio Montano e Monzuno.
Il potenziamento dei Presidi
Metropolitani Antiviolenza risponde a un’esigenza emersa sia dalle
amministrazioni locali sia dall’esperienza maturata dai servizi CHIAMA chiAMA già attivi nel distretto.
L’operatrice,
formata e specializzata nel contrasto alla violenza di genere, nelle giornate
di presenza garantisce:
·
ascolto,
informazione e orientamento alle donne;
·
attivazione
di percorsi di sostegno psicologico con professioniste qualificate;
·
possibilità
di incontri in sedi diverse dalla residenza, per tutelare la privacy;
·
attivazione,
quando necessario, di consulenze legali specializzate in diritto di famiglia,
migrazione e tematiche della violenza.
Dove esistono sportelli giuridici già
operativi, CHIAMA chiAMA lavora in
sinergia, evitando sovrapposizioni e rafforzando la rete.
«Quello
che abbiamo approvato in Giunta è un sistema di sportelli antiviolenza
capillare su tutto il territorio – spiega la Presidente dell’Unione, Valentina
Cuppi. –
Abbiamo raggiunto un livello di prossimità che finora mancava, permettendo a
ogni donna di rivolgersi allo sportello più vicino o, se preferisce, a uno in
un comune limitrofo, con maggior tutela della privacy. Gli sportelli non sono
identificati da insegne, proprio per garantire la massima riservatezza».
Accanto
allo sportello itinerante, il Distretto dell’Appennino Bolognese sta
sviluppando ulteriori politiche integrate:
·
progetti
di formazione nelle scuole e negli enti formativi;
·
attività
di informazione alla cittadinanza per riconoscere segnali di violenza e
indirizzare ai servizi appropriati;
· il progetto Antenne di comunità, con laboratori, eventi e iniziative curate da Mondodonna nell’ambito di CHIAMA chiAMA e del progetto Stazione di Posta Appennino bolognese.
Tra le attività aperte a tutte le
donne, non solo a quelle che vivono situazioni di violenza, segnaliamo “Il
tè del venerdì”,
un’occasione informale di condivisione e benessere. I prossimi appuntamenti si
terranno il 28 novembre, 19 dicembre, 30 gennaio, 27 febbraio e 27 marzo presso Il Cellulosa a Lama di Reno, dalle 14:00
alle 16:00.
2 commenti:
darsi da fare per distrarre i cittadini dai veri problemi, questi signori si incontrano per parlare di violenza sulle donne che è un non problema, lo fanno per non affrontare problemi più seri come la raccolta del rusco che in questo momento porta alla luce il fallimento delle amministrazioni in ogni settore, presto i cittadini pagheranno ogni grammo di rifiuto prodotto, nonostante alcune amministrazioni, come Grizzana Morandi, abbiano aumentato del 100% la tassa sui rifiuti, dove vanno questi soldi?, In attesa di vedere i cessi d'oro del Comune di Grizzana e sperando in una sollevazione dei cittadini tutti, sollevo una domanda, quando finiranno le provocazioni delle istituzioni contro i loro cittadini? Dove volete arrivare?
Guardando la foto nel servizi, non mi viene in mente altro che il film "l'invasione degli ultracorpi.
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