Pubblicate le nuove linee guida internazionali per il rafforzamento del recupero dei beni di provenienza illecita
Il Financial
Action Task Force (FATF) ha pubblicato il documento “Asset Recovery
Guidance and Best Practices”, una guida di riferimento internazionale volta
a supportare i Paesi nell’attuazione dei nuovi standard in materia di
aggressione ai patrimoni illeciti.
La Guardia
di Finanza, in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle
Finanze, ha svolto il ruolo di co-leader del progetto, insieme al Dipartimento
di Giustizia degli Stati Uniti, coordinando i lavori di un team composto da
rappresentanti del Global Network del FATF e di diversi organismi
internazionali.
L’iniziativa,
realizzata sotto il coordinamento del Segretariato del FATF-GAFI,
rappresenta un passo decisivo nel rafforzamento delle strategie globali di
contrasto al riciclaggio e nell’attuazione delle più recenti revisioni delle Raccomandazioni
FATF. Il documento costituisce una guida pratica destinata sia agli
operatori del settore sia ai policy maker chiamati a valutare
l’adeguamento delle normative nazionali agli standard internazionali.
Le nuove
linee guida affrontano tutti gli aspetti centrali dell’attività di asset
recovery: dall’individuazione e il congelamento rapido dei beni all’impiego
di tecniche investigative avanzate, fino alla gestione e destinazione dei
patrimoni confiscati a beneficio delle vittime e delle collettività coinvolte.
Il documento
include inoltre 85 casi di studio provenienti dal Global Network
del FATF, con numerosi contributi italiani in materia di cooperazione
internazionale, utilizzo di strumenti innovativi di tracciamento finanziario e
sospensione di operazioni sospette. I casi pratici valorizzano l’esperienza
operativa della Guardia di Finanza nel campo delle misure di prevenzione
e del contrasto patrimoniale alla criminalità organizzata.
Tra gli
esempi più rilevanti, la pubblicazione richiama anche la prima Silver Notice
di Interpol, lanciata a livello mondiale all’inizio del 2025, quale nuovo
strumento di cooperazione di polizia nel settore dell’asset recovery.
Il progetto
consolida ulteriormente il ruolo della Guardia di Finanza come attore di
primo piano nel panorama internazionale del contrasto ai crimini
economico-finanziari, confermando il contributo del Corpo allo sviluppo e alla
diffusione delle migliori pratiche per un’efficace attività di recupero dei
beni illecitamente acquisiti.

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