Un monitoraggio mirato della rete ha permesso alla Guardia di Finanza di Bologna di individuare un profilo social falso, riconducibile a una donna bolognese del 1969 che, a partire dalla pandemia, pubblicizzava servizi di cartomanzia e astrologia a pagamento svolti nella propria abitazione.
L’attività, completamente priva di autorizzazioni, le
ha consentito di operare come “maga” per anni, attirando una clientela
estremamente variegata: circa 3.000 persone,
residenti sia in città sia fuori regione, che si rivolgevano a lei per incontri
e consulti privati.
Secondo le verifiche fiscali, la donna avrebbe evaso oltre 150 mila euro, gestendo di
fatto un’attività imprenditoriale clandestina.
Gli accertamenti hanno inoltre
rivelato che il nucleo familiare della cartomante ha percepito, nel corso del
tempo, reddito di cittadinanza e assegno
di inclusione per circa 40 mila euro, nonostante l’effettivo volume di
denaro generato dall’attività irregolare.
La donna è stata pertanto denunciata alla Procura della Repubblica
e la posizione è stata segnalata all’ente previdenziale per la sospensione dei
sussidi indebitamente percepiti.
L’operazione si inserisce nella più ampia strategia della Guardia di Finanza per la tutela della legalità economico-finanziaria, il contrasto alle frodi fiscali e la salvaguardia del corretto funzionamento del mercato, fenomeni che sottraggono risorse fondamentali alla collettività.

Nessun commento:
Posta un commento