Ascom celebra il suo impegno nella riscoperta degli antichi prodotti locali
«Un miracolo, una Cenerentola che adesso diventa una
principessa», scherza, ma non più di tanto, il presidente dell’Associazione
della mela rosa romana Dario Mingarelli, nel presentare il nuovo
calendario 2024 dedicato proprio alla mela rosa romana. Il calendario suggella
la continuazione dell’impegno congiunto con Ascom per promuovere il recupero di
questa particolare varietà di mela, uno dei prodotti più antichi
dell’Appennino.
Di forma piatta e dal sapore leggermente acidulo, la
mela rosa romana non è però il solo prodotto agricolo della zona che dovrebbe
essere recuperato: «Noi abbiamo fatto da traino», ammonisce Mingarelli, ma la
mela è solo parte di «un’eredità dei nostri antenati che non va assolutamente
perduta». E in futuro, un aspetto importante della frutticultura sarà proprio
«il recupero dei frutti antichi, perché hanno avuto la possibilità di
accumulare proprietà che li rendono resistenti e che aiutano a combattere i
patogeni».
«Cosa c’è di meglio di un’agricoltura che ritorni al
suo ciclo tradizionale? — rincara la direttrice del scientifica dell’Istituto
Ramazzini Fiorella Belpoggi — Dato che non ci sono incentivi
sufficienti per abolire i pesticidi entro il 2030, l’unico modo è pensare
a coltivazioni che non richiedano l’uso della chimica». E la mela rosa romana,
oltre ad essere particolarmente resistente, si autoprotegge senza bisogno di
aiuti chimici.
La riscoperta e valorizzazione della mela non
riguardano però solo il futuro dell’alimentazione emiliano-romagnola, ma anche
il turismo. In tal senso, specifica il proprietario della bottega
Contini&Carboni Mattia Carboni, hanno un ruolo fondamentale le
botteghe, che «insegnano al cliente la sicurezza di quello che si mangia e che
possono essere un centro di ricerca della divulgazione del mangiare bene e
della promozione del territorio». In questo spirito, il nuovo calendario
dedicato alla mela rosa romana include ricette, rimedi popolari e contributi di
diversi esponenti del territorio dell’Appennino, tra cuochi, agricoltori e
ricercatori.
«Nel corso del 2023 siamo riusciti a valorizzare la rinascita della mela rosa», conclude il direttore di Ascom Giancarlo Tonelli. «E continueremo anche in futuro a sostenere questo progetto che appartiene alla nostra storia e alla nostra cultura».
In apertura, la foto di una mela (Licenza CC). Qui
sopra, da sinistra, il professore emerito Silverio Sansavini, il direttore di
Ascom Bologna Giancarlo Tonelli, il presidente dell'associazione mela rosa
romana Dario Mingarelli, il presidente di Bologna Welcome Daniele Ravaglia,
Mattia Carboni di Contini&Carboni, la direttrice scientifica dell'istituto
Ramazzini Fiorella Belpoggi e il presidente della commissione comunale De.co
Duccio Caccioni alla presentazione del calendario 2024. Foto di Chiara
Scipiotti
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