Azienda USL di Bologna: “Città 30: nessun impatto sui tempi di intervento per emergenze delle ambulanze 118”
AUSL informa:
I tempi di intervento delle ambulanze della Centrale Operativa del 118 non sono cambiati durante i primi due giorni dei nuovi limiti di velocità presenti nel Comune di Bologna.
Il tempo medio ponderato si aggira
sempre tra i 9 e i 10 minuti, mentre la mediana (il valore centrale della
distribuzione) è sempre di circa 8 minuti.
In particolare poi, per approfondire
più nel dettaglio, sono stati confrontati i tempi di intervento di 4 mezzi
nelle giornate di martedì e mercoledì appena trascorsi con quelli del martedì e
mercoledì precedenti (9 e 10 gennaio).
Questo il dettaglio:
9 e 10 gennaio
Mezzo |
Media |
Mediana |
1 |
8 |
6 |
2 |
9 |
8 |
3 |
7 |
7 |
4 |
10 |
9 |
16 e 17 gennaio
Mezzo |
Media |
Mediana |
1 |
8 |
6 |
2 |
10 |
9 |
3 |
5 |
5 |
4 |
11 |
10 |
7 commenti:
interpellate le organizzazioni di volontariato che fanno servizio di trasporto persone fragili per raggiungere le strutture sanitarie per fare esami programmati e che giungono in ritardo e/o costringono i volontari ad organizzarsi un'ora prima per cercare di giungere in orario. Loro non utilizzano sirene e lampeggianti. E parliamo di organizzazioni presenti in città. Chissà il delirio che sopporteranno le organizzazioni esistenti nell'Appennino Bolognese.....
USL, sempre in prima linea, nel difendere le dicisioni mafio-massoniche come l'obbligo vaccinale, esecutori-sicari.
Grazie al cavolo, con sirene e lampeggianti (per fortuna) arriverei in orario pure io.
Non fanno testo.
NON CREDIAMO CHE STA CAZZATA POSSA DURARE A LUNGO
Ma se dovesse durare a schiattare saranno i bolognesi che quel personaggio se lo sono votato.
Siamo sicuri che questo è solo l'inizio dei disservizi legati alla cazzata della junta comunale controllata dal WEF.
Ma tanto tutto va nell'ordine dei desiderata del WEF: più disservizi, più plebei morti, meglio è.
Vogliono concentrare la popolazione nelle città e rinchiudervela dentro.
Otterranno solo uno spopolamento dei centri abitati e una diffusione capillare della popolazione su tutto il territorio.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) boccia il limite dei 30 Km/h di Bologna
Dopo la follia con il limite a 30 Km/h, il caos.
Code, disagi, smog, ritardi, multe, liti, polemiche e proteste.
Anche la politica si accorge che qualcosa non torna nel seguire pedissequamente l'Agenda 2030 firmata WEF.
La domanda è una sola: quanto ci vuole per stralciare queste dissennate ed anti-umane ordinanze?
In una città democratica su cose così importanti DEVE essere tenuto un referendum.
La democrazia è fumo negli occhi per questi sinistranti che vogliono regolare e seviziare le vite degli altri.
Poi te la indorano col centralismo "democratico" e adulterazioni del genere.
Vabbe' dai, il Ministro delle Infrastrutture per sagre e salamelle ha altro da fare, c'è la fiera della porchetta di Ariccia tra qualche giorno.
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