Investiti oltre 4 milioni di euro
Il settimo
piano dell'ospedale Maggiore pronto ad accogliere nuovi spazi di degenza della
Neurologia - Stroke Unit e di Neuroradiologia, con un nuovo angiografo biplano
per potenziare la diagnostica e le cure offerte ai pazienti con ictus
Inaugurata oggi una nuova area
dell’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche presso il 7° piano Corpo D
dell'Ospedale Maggiore di Bologna, dove nei prossimi giorni si trasferiranno,
da un lato, la degenza della Neurologia e Stroke Unit (UO Neurologia e Rete
Stroke Metropolitana, diretta da Andrea Zini), dall’altro le attività della
Neurointerventistica (UO di Neuroradiologia diretta da Luigi
Simonetti).
1480 mq completamente ristrutturati, composti
da:
1) un’area di degenza
che comprende la nuova Stroke Unit con 8 box dotati
di monitor, letti elettrici articolati, sollevatori a soffitto per la
mobilizzazione dei pazienti; un open space dedicato ad infermieri, medici, oss,
fisioterapisti e logopedisti, dotato di una centralina di monitoraggio e
videocamere. Quest’area, completamente rinnovata nel rispetto delle linee di
indirizzo regionali, contempla anche un sistema audio di filodiffusione,
regolabile da ogni singolo box, utile allo sviluppo di progetti di
musicoterapia nonché per la gestione del delirium nei pazienti
più anziani. Accanto alla nuova Stroke Unit c’è inoltre un’area di
degenza neurologica, dedicata al continuum del percorso del paziente Stroke
o a pazienti con altre patologie neurologiche acute. Quest’area comprende 7
stanze da 2 letti per un totale di 14 posti letto, di cui 7 dotati
di telemetria per monitoraggio multiparametrico e tutti dotati di apposito
sistema di videocamere, affinché i pazienti con ictus e/o con altre urgenze
neurologiche possano essere costantemente monitorati dalla guardiola degli
infermieri.
Un investimento di oltre 4 milioni di euro di finanziamento
L’innovazione tecnologica, organizzativa e clinica propria della nuova Stroke
Unit e della nuova Neuroradiologia interventistica al 7° piano dell’Ospedale
Maggiore sono il frutto di un importante investimento economico di oltre 4
milioni di euro.
2) una nuova
area neuroradiologica, contigua alla degenza neurologica, in cui si trovano
la sala dedicata alla preparazione dei pazienti, la sala referti, ed in
particolare la sala neuro-interventistica. In questa sede è stato installato
un angiografo biplano, tecnologia di ultimissima generazione: primo
in Italia e uno dei 5 installati in centri Stroke europei all’avanguardia.
L’apparecchio, dotato di un doppio arco angiografico (da cui deriva il termine
“biplano”), non solo consente l’attività in Neuroradiologia interventistica, ma
permette anche di eseguire, direttamente sul tavolo angiografico, lo studio
diagnostico con TC, angioTC dei vasi del collo e intracranici e TC perfusione,
e consente anche l’invio delle immagini ad un software automatizzato di
intelligenza artificiale sviluppato dall’Università di Stanford in grado di
differenziare tra l’area del cervello danneggiata (core ischemico) e quella
ancora salvabile (penombra ischemica) Grazie alle innovative capacità di
acquisizione e processazione delle immagini, l’angiografo biplano permette di
ricostruire immagini tridimensionali dei vasi, mostrare la sede e la tipologia
dell’occlusione con maggior precisione ed evidenziare quali sono le aree
non irrorate correttamente. Tali potenzialità consentono procedure diagnostiche
e terapeutiche avanzate in un campo delicato quale quello della cura dell’ictus
e degli aneurismi, permettendo ad esempio una migliore discriminazione fra
ictus ischemico ed emorragico. L’innovativo sistema tecnologico è peraltro in
grado di generare un'immagine perfusionale che consente al clinico di svolgere
una valutazione completa, fornendo così tutti gli elementi indispensabili alla
definizione del percorso terapeutico più appropriato per ciascun paziente.
L’introduzione
di questa nuova tecnologia permetterà, sia dal punto di vista
organizzativo che dal punto di vista diagnostico, di trattare più
tempestivamente i pazienti con ictus più gravi (candidati ad un
trattamento endovascolare di trombectomia) direttamente sul tavolo
angiografico, saltando il passaggio in Pronto Soccorso e in TC. Per una
patologia come l’ictus per cui “time is brain” questo comporta una migliore
prognosi e meno esiti invalidanti per il paziente. Da un’analisi
dell’esperienza degli altri 4 centri europei che dispongono del medesimo
angiografo biplano questa modalità di presa in carico del paziente, definita
“One Stop”, permette di guadagnare mediamente 40 minuti per
l’intervento endovascolare di riperfusione.
La scelta dell’Ospedale
Maggiore di aver posizionato sul medesimo piano, in aree contigue, la Stroke
Unit e la Neuroradiologia dotata dell’angiografo biplano rappresenta una
strategia innovativa che getta le basi per un nuovo modo strutturale e
organizzativo di presa in carico e di cura del paziente con ictus.
Il
trasferimento delle due Unità operative dell’IRCCS Istituto Scienze
Neurologiche (Neurologia-Stroke e Neuroradiologia) al 7° piano dell’Ospedale
Maggiore consentirà dunque di concentrare in quest’ultimo presidio ospedaliero,
già centro di riferimento del percorso stroke in ambito metropolitano, le più
innovative tecnologie e tutte le competenze specialistiche per garantire nel
minor tempo possibile il trattamento terapeutico più appropriato a ciascun
paziente colpito da ictus. Nei prossimi mesi, seguirà poi un ulteriore
trasferimento: la UO Medicina Riabilitativa traslocherà come degenza ordinaria
(12 letti) per vicinanza e continuità di percorso presso l’ala corta del 7°
piano. Così i circa 1500 pazienti che ogni anno sono colpiti da ictus
in ambito metropolitano potranno contare su un miglior comfort alberghiero e su
tecnologie di ultimissima generazione, nonché su una strategia di presa in
carico capace di fare scuola a livello nazionale.
Un investimento di oltre 4 milioni
di euro di finanziamento
L’innovazione tecnologica, organizzativa e clinica propria della nuova Stroke
Unit e della nuova Neuroradiologia interventistica al 7° piano dell’Ospedale
Maggiore sono il frutto di un importante investimento economico di oltre 4
milioni di euro.1.400.000 euro è il costo della nuova sala angiografica dotata
dell’angiografo biplano, finanziato per oltre un milione di euro dalla Regione
e per il restante dal Ministero della Salute. Peraltro, il Ministero della
Salute ha finanziato in conto capitale l’IRCCS Istituto Scienze Neurologiche di
Bologna per l’acquisto dell’angiografo proprio ai fini di una ricerca
organizzativa volta a dimostrare l’efficacia clinica del nuovo modello
organizzativo per la riduzione dei tempi di trattamento e l’efficacia clinica
sui pazienti con ictus. La ristrutturazione degli oltre 1480mq è costata circa
2.850.000 euro, un investimento dell’Azienda USL di Bologna a cui vanno
aggiunti circa 125.000 euro finalizzati all’acquisto di sistemi testa letto,
solleva malati pensili e tecnologie di supporto.
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