Rete Civica: “Omogeneizzare con un tesserino regionale unico”
“La normativa sulla raccolta dei funghi in Regione rivela una grande disomogeneità e ne conseguono trattamenti differenti, anche sostanziali tra i diversi enti cui è affidata l’applicazione,” denunciano i consiglieri di Rete Civica in Regione, Marco Mastacchi e Simone Pelloni (nella foto) .
“Per poter raccogliere i funghi in Appennino è necessario acquistare un
tesserino, con validità giornaliera, settimanale, mensile o semestrale e a
seconda dell’ente territoriale di riferimento e della durata della concessione
cambia l’onere a carico del richiedente. La ricerca è inoltre concessa per il solo territorio per il quale è competente
l'Ente delegato che lo rilascia, per cui potrebbe succedere che il cercatore che
sfora inavvertitamente dal comune di riferimento venga multato. E la
precisazione dei confini non è certo agevole. Nei Comuni di pianura invece è
possibile raccogliere funghi per un semestre con una unica autorizzazione concessa
a seguito del versamento di 10 euro. Inoltre tale pagamento concede la racconta
nell’intera area di pianura”.
Il quadro organizzativo
della materia porta i due consiglieri a proporre: “ Per semplificare e rendere
più omogenea l’attività di raccolta dei funghi in Regione, sarebbe utile
prevedere un unico tesserino regionale, oppure tesserini provinciali. Ciò garantirebbe
maggiore equità e parità di condizioni per tutti, come già avviene nei comuni
di pianura”.
Mastacchi e Pelloni, con una interrogazione, chiedono infine alla Giunta regionale “in che modo intenda affrontare il problema e se ritiene opportuno avviare un tavolo istituzionale di confronto con i diversi enti per individuare una soluzione condivisa”.
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