Ancora una volta a Casa Checchi di Lagune si è celebrato il rito
della tradizionale preparazione della carne di maiale. Un rito, che un tempo
era vissuto con grande partecipazione poichè era l'operazione che
assicurava alla famiglia un sostegno alimentare importante e ricco di proteine.
Oggi è vissuto in poche occasioni e i 'sacerdoti' sono divenuti rari, anche
perchè troppe scrivanie hanno preso il posto dell'aratro e la carne di maiale è
adatta a chi deve sopportare la fatica di una vita vissuta nei campi . La
barricata della difesa della tradizione alimentare di un tempo è stata
eretta da Davide e Stefano e l'apprezzato
norcino è Remo. Nel rispetto della tradizione la preparazione della carne è una
festa cui vengono chiamati vicini e amici. Nella sala di preparazione non può
mancare il camino e con il camino la graticola sempre piena di capocollo a
fette e tranci di salsiccia. L'operazione impegna una giornata intera e a
collaborare debbono essere in molti. Finito il lavoro con la disposizione di
salami e salsicce in prossimità del camino per la prima delicata asciugatura, entrano in azione i cavatappi e inizia il confronto fra le diverse specialità di vino e ciò a qualcuno a volte toglie l'equilibrio.
Ma fa tutto parte del programma della giornata, anzi viene giudicato come un segnale
di gradimento.
In questa
circostanza fra gli invitati c'era anche Alessandro il proprietario del
ristorante delle Ganzole devastato dall'alluvione del maggio scorso. L'appuntamento
lo ha un po' distratto dal suo inevitabile pensiero fisso e alla domanda di
quando riprenderà l'attività con il ripristino della struttura e del ristorante
ha detto: "Hanno informato che i soldi ci sono e che sarebbero già
arrivati. A noi però non è ancora arrivato niente. Stiamo aspettando".
Da sin. Remo, Stefano, Alessandro e Birillo (per gli amici) |
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