Bando di tutela da 235 mila euro e banca dati georeferenziata
Il monumento verde di La Scola
La Regione Emilia-Romagna valorizza i suoi alberi monumentali.
Lo fa con un bando da 235 mila euro, una somma quintuplicata rispetto a quella messa a disposizione nel 2020, e dall'estate con la nuova banca dati regionali georeferenziata, che permetterà attraverso un click dal proprio smartphone di individuare l'albero antico che si trova in zona.
Sul territorio si contano già 600 esemplari a carattere
monumentale, singoli, in gruppo, o in filare, tutelati dalla Regione: dall'Olmo
di Pievepelago, nel Modense, che è il più grande d'Italia, al Faggio di
Pratignano a Fanano, il Cipresso di San Francesco a Verucchio nel Riminese, che
si racconta sia stato piantato proprio dal Santo.
Ogni anno, attraverso un bando, l'Emilia-Romagna assegna ai gestori (Comuni
ed Enti Parco) i contributi per assicurare la corretta gestione, la
conservazione e la salvaguardia di questo patrimonio arboreo.
Le domande di contributo devono essere presentate entro il 15 giugno per
consentire gli interventi ordinari nel 2024.
Tra i 600 giganti verdi dell'Emilia-Romagna ben 102 sono classificati anche
come alberi monumentali d'Italia. Inoltre, sono circa 30 i nuovi esemplari in
fase di valutazione per entrare nell'elenco regionale.
Nell’Appennino bolognese sono monumentali e protetti:
-
Il Castagno di Tresana a Alto Reno Terme
-
La Roverella a
Capanna Foresta di Gaggio Montano
-
Il Cipresso del Borgo La Scola a Grizzana Morandi
-
L'Acero di monte al Santuario della Madonna dell'Acero
di Lizzano in Belvedere
-
La Roverella a Montorso di Lizzano in Belvedere
- Il Tasso di Palazzo Loup a Loiano
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