Fino a 300 euro per ogni figlio il contributo riconosciuto. Isee annuo entro i 24 mila euro, nessun limite per le famiglie con figli affetti da disabilità.
La Regione informa:
L'estate sta arrivando
e con essa anche il periodo di sospensione scolastica. Per molte famiglie vuol
dire organizzare la giornata per i propri figli, possibilmente con attività
coinvolgenti ed educative.
Ecco che entrano in
gioco i centri estivi: una soluzione che permette a bambine,
bambini, ragazze e ragazzi di trascorrere le giornate in modo creativo e
divertente, in assenza di qualcuno che possa accudirli, magari perché al
lavoro.
Per il sesto
anno consecutivo la Regione Emilia-Romagna si mette a
fianco delle famiglie, confermando il sostegno economico per ridurre i
costi delle rette.
Lo ha deciso la Giunta
regionale, che ha approvato il progetto per la conciliazione
vita-lavoro per il 2023. Si tratta di un pacchetto che vale 7
milioni di euro, 1 in più rispetto al 2022, provenienti dal Fondo
sociale europeo.
“Rafforziamo con
convinzione per il sesto anno consecutivo la misura, anche alla luce del
riscontro che ha avuto tutti gli anni precedenti - sottolinea l’assessore
regionale al Welfare, Igor Taruffi -. Un sostegno concreto per
conciliare i tempi di vita e di lavoro delle famiglie, soprattutto delle donne,
e per favorire l’accesso a un servizio educativo, didattico e ricreativo di
qualità. Per soddisfare il maggior numero possibile di richieste, i Comuni
potranno anche integrare le risorse regionali con risorse proprie o con i fondi
statali, che ci auguriamo questo Governo voglia stanziare in continuità con gli
anni precedenti”.
Nel 2022 sono
state oltre 23.000 le famiglie che hanno potuto
usufruire della misura regionale, ma per ampliare la platea dei
beneficiari, ridurre il numero delle domande escluse dal beneficio e
tutelare al tempo stesso le famiglie con redditi medio bassi la Giunta si è
impegnata ad aumentare i fondi e a rimodulare il valore Isee di accesso (che
deve essere entro i 24mila euro).
A chi e come fare
richiesta
La richiesta del
contributo deve essere fatta al Comune/Distretto di residenza: saranno infatti
i Comuni/Unioni di Comuni aderenti al progetto a raccogliere le domande di
accesso da parte delle famiglie residenti, a verificarne i requisiti e a
concedere i contributi.
Le risorse saranno
ripartite tra i Comuni e le Unioni di Comuni capofila di Distretto dell'intero
territorio, per il riconoscimento del contributo che prevede
fino a 300 euro per ciascun figlio (nel limite di 100 euro a
settimana) di età dai 3 ai 13 anni (17 se con disabilità certificata), quindi
nati dal 2010 al 2020.
Le famiglie devono
essere residenti in Emilia-Romagna e composte da entrambi
i genitori - o uno solo in caso di famiglie monogenitoriali
- occupati, disoccupati in cerca di lavoro, in cassa
integrazione o impegnati in compiti di cura. L’Isee annuo deve essere entro i
24mila euro, mentre non c’è alcun limite di Isee per le famiglie con
figli affetti da disabilità.
Ripartizione delle
risorse sul territorio
A livello
territoriale, i 7 milioni sono stati assegnati ai Comuni
capofila dei Distretti in base al numero dei bambini residenti al 1^ gennaio
2022, in età compresa tra 3 e 13 anni e vengono così ripartiti tra le
province: Bologna 1.561.051 euro; Modena 1.161.052
euro; Reggio Emilia 900.313 euro; Parma 722.007
euro; Forlì-Cesena 625.159 euro; Ravenna 591.122
euro; Rimini 541.348 euro; Ferrara 456.022
euro e infine Piacenza 441.926 euro.
Tiziana Gardini
In allegato: scheda
con i massimali, modalità di accesso e destinatari dei contributi per i Centri
estivi
Allegati
Nessun commento:
Posta un commento