'La parte occidentale della regione in sofferenza'
Da subito l'applicazione del cosiddetto deflusso minimo vitale (Dmv)
estivo, che consentirà a Consorzi di bonifica, aziende agricole e privati -
titolari di concessioni - di prelevare e accumulare più acqua in caso di
precipitazioni e possibilità di riempire i canali per uso ambientale oltre i
volumi concessi per uso irriguo.
Il provvedimento sarà approvato nella prossima seduta di giunta.
Il Dmv è la quantità minima di acqua che contribuisce a garantire la salvaguardia delle caratteristiche fisiche e chimico-fisiche dei corsi d'acqua e dei fiumi.
A breve, inoltre, sarà approntato un nuovo piano di
interventi per la salvaguardia della riserva idropotabile da sottoporre al
Dipartimento nazionale di Protezione civile. E' quanto emerso dalla Cabina di
regia per la criticità idrica, che si è tornata a riunire oggi in Regione, per
la seconda volta da inizio anno.
Nel corso dell'incontro di oggi è stata restituita la
fotografia della situazione meteo-idro-climatica che vede la parte occidentale
della regione in sofferenza a causa delle scarse piogge invernali, con invasi
quasi vuoti e livelli del Po bassissimi. È stato inoltre fatto il punto sullo
stato di avanzamento degli interventi realizzati grazie alle risorse assegnate
dal Governo per far fronte all'emergenza siccità 2022 in Emilia-Romagna (la
regione che ha avuto più aiuti, quasi 10 milioni e 700mila euro): 49
interventi, oltre il 61%, sono già conclusi, 22 in fase avanzata e 7 in
affidamento.
"Ci siamo attivati da subito per non farci trovare
impreparati all'estate - spiega Irene Priolo, vicepresidente con delega
all'Ambiente - e lo abbiamo fatto muovendoci su più fronti". (ANSA).
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