di Eugenio Salamone
Capogruppo FAI Appennino bolognese
In occasione delle Giornate Fai di Primavera lo
scorso fine settimana abbiamo proposto
una visita all’Antica Pieve romanica di San Pietro di Roffeno nel comune di
Vergato e a Palazzo Comelli nel Comune di Camugnano.
Oltre alla meravigliosa Antica Pieve di Roffeno, si
sono organizzate visite a due piccoli gioielli nella vicina Rocca di Roffeno:
il tabernacolo ligneo più antico dell'arcidiocesi bolognese datato 1486 e
custodito alla base del campanile della chiesa parrocchiale di San Martino di
Tours e la Chiesa abbaziale di S.Lucia che fu antico ospitale legato alla più
nota Abbazia di Nonantola e punto di incontro di due cammini storici quali la
via Nonantolana e la Piccola Cassia.
La Pieve è una delle più antiche della nostra
diocesi, sorta intorno al 1100 mantiene ancora elementi romanici quali l’abside
in conci di arenaria opera dei Maestri Comacini, ha un pregevole fonte
battesimale di epoca longobarda, l’acquasantiera di epoca romanica, affreschi
nell’abside del 1600, un bel pavimento in palladiana del 1800 e intorno alla
chiesa si possono vedere i resti dell’antico Chiostro – secolo XV – con stilate
in legno e le vecchie scale di sasso che conducevano alla canonica e la torre
di guardia, un tempo merlata.
Le campane che vediamo oggi alla Pieve furono fuse
dalla Ditta Brighenti nel 1889. Da ricordare anche che all’interno della Pieve
si trova un pregevole organo del Verati che però necessita di un importante
restauro.
Il Complesso di Palazzo Comelli, infine, sito nel
borgo storico di Cà Melati, è elemento di spicco nel contesto della frazione di
Bargi, che conserva altri antichi edifici, ed è posta a monte del lago di
Suviana all'interno del Parco Regionale dei Laghi.
Il Palazzo, acquisito dall'amministrazione comunale
nel 2004, è uno dei più importanti episodi architettonici e culturali dell'Alta
valle del Reno; fu costruito e ampliato in un arco di tempo che va circa dai
primi anni del XIV al XIX secolo. Realtà diverse, aspetti storico artistici
della montagna bolognese che abbiamo potuto mettere a confronto, in un
collegamento ideale del nostro territorio. Infatti creare rapporti,
collaborazioni e sinergie tra le varie realtà è il modo migliore per
valorizzarlo e renderlo interessante per nuovi visitatori.
Chi opera sul campo, dalle istituzioni alle
Associazioni di volontariato, deve infatti muoversi per creare una continua
collaborazione tra i vari soggetti così da realizzare percorsi e circuiti
sovracomunali e sovra territoriali, dando vita a progetti che portino il
visitatore da una vallata all’altra della nostra montagna. Bisogna creare
itinerari di sport, cultura e paesaggio che colleghino antichi borghi con le
chiese, queste con palazzi storici e questi con laghi e boschi di interesse
naturalistico. Creare pacchetti turistici che uniscano la città alla montagna
bolognese con visite di un giorno o anche di un week end valorizzando così
anche l’aspetto paesaggistico e quello gastronomico.
In questa due giorni che ha interessato ben tre
comuni, Vergato, Castel D’Aiano e Camugnano, si sono riversati sul territorio
centinaia e centinaia di visitatori e proprio grazie alle Giornate del FAI
questi luoghi hanno avuto l’opportunità di farsi conoscere, portando
sicuramente nuova vita e nuovo interesse per il nostro Appennino, che con
queste iniziative potrà diventare meta non solo per i bolognesi, ma anche per
tanti turisti e viaggiatori.
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