giovedì 31 marzo 2022

Prorogare fino ai 70 anni gli incarichi ai medici di base

 

Il consigliere  Barcaiuolo di Fratelli d'Italia, interroga la Giunta per chiedere la concessione di deroghe rispetto all’età pensionabile per garantire adeguata assistenza sanitaria territoriale

 

di Lucia Paci

Michele Barcaiuolo ( nella foto) interroga la Giunta per chiedere di prorogare di ulteriori due anni gli incarichi ai medici di base che abbiano compiuto il 70esimo anno d’età. “In questo modo -ha spiegato il consigliere- si uniformerebbe la prassi per la concessione di deroghe al pensionamento, sopperendo così alla carenza di medici di medicina generale sempre più evidente sull’intero territorio regionale”.

Ricordando che i medici di medicina generale sono professionisti autonomi, ma hanno convenzioni con le rispettive Ausl di riferimento in quanto le cure primarie assicurano l’assistenza sanitaria primaria, Barcaiuolo ha poi precisato: “È noto che vi sia un vero e proprio allarme legato alla difficoltà di reperire medici di medicina generale, non soltanto nelle cosiddette aree disagiate. L’affanno del Servizio sanitario nazionale durante l’emergenza Covid ha mostrato a tutti la necessità di investire maggiormente sul territorio, sulle cure primarie e soprattutto sulla medicina generale, affiancandole risorse umane e tecnologiche necessarie. La prosecuzione degli incarichi consentirebbe di evitare ulteriori disagi e disservizi e garantirebbe ai cittadini l’adeguata assistenza territoriale, sempre più fondamentale in questo periodo di riacutizzazione della pandemia da Covid”.

Infine, facendo riferimento a casi specifici, il consigliere ha spiegato: “Mi è stato segnalato che l’Ausl di Modena non conceda deroghe, consentendo di proseguire il proprio incarico, nonostante l’età da pensionamento, diversamente da quanto accade all’Ausl di Reggio Emilia, che ha recentemente concesso una proroga di incarico”.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

fare lavorare i vecchi per non fare lavorare i giovani è la firma di una nazione in decadenza fisica, morale, economica ecc ecc

Anonimo ha detto...

la mancanza di medici (e infermieri) è il risultato dei tagli e di una miope programmazione:

perchè il numero chiuso da anni se oggi non ci sono medici (e infermieri)?
perchè non si assumono medici (e infermieri) se mancano?
perchè abbiamo chiuso un cospicuo numero di USCA se, ripetto l'estate scorsa, la gente è stata "abbandonata" nell'ultima recrudescenza dell'epidemia?
perchè si è disposti ad assumere medici (e infermieri) ucraini se abbiamo fatto "scappare" i nostri? (e, visto che si parla di guerra, perchè non siriani afgani o maliani?)
perchè abbiamo "speso" per la parte fisica degli hub vaccinali e non per i medici (ed infermieri) che di fatto sono stati "sottratti" agli ospedali ed alla sanità in generale?
ecc... ecc... ecc...

forse hanno ragione gli amici "complottisti" che pensano che saremo "curati" da algoritmi a cui accederai con un pass online, cioè cure VIRTUALI, questa la bella prospettiva della "telemedicina", non qualcosa "in più" ma qualcosa (di inferiore) "invece".

NON mi dite che mancano soldi,in realtà si seglie di spenderli altrove (il TAV Torino-Lione è ancora cospicuamente finanziato nonostante la sua palese inutilità certificata anche dal parlamento, ed è solo un esempio anche se il più macroscopico, più vicino abbiamo il passante di mezzo invece che mezzi pubblici più estesi e gratuiti)

Anonimo ha detto...

In questo caso quelli che sopra nominate complottisti hanno ragione, cosa dicevano? I lavoratori italiani verranno sostituiti, secondo quanto previsto dal sig Swab e dal WEF (o PIANO KALERGI), da lavoratori stranieri nella pura logica di sostituzione di popolo, perciò presto, lavoratori sanitari ucraini, non vaccinati e pagati quasi niente, sostituiranno i lavoratori della sanità italiani che non vogliono farsi inoculare il siero sperimentale di Speranza, il ricatto è chiaramente palese, solo gli ipnotizzati non possono vederlo.