Il Ministero della Salute informa:
Il fenomeno
Il consumo di alcol rappresenta un importante problema di salute
pubblica, in quanto responsabile in Europa di circa il 4% di tutte le morti e
di circa il 5% degli anni di vita persi per disabilità.
Nel nostro Paese:
·
Consumo occasionale e fuori pasto
Si conferma la tendenza degli ultimi anni di un aumento del
consumo di alcol occasionale e del consumo fuori pasto.
In particolare negli ultimi dieci anni si osserva un progressivo incremento
della quota di donne consumatrici, che passano dal 38,8% al 45,3% per il
consumo occasionale e quasi duplicano per il consumo fuori dai pasti,
passando dal 14,2% al 22,4%.
·
Consumatori a rischio
La prevalenza dei consumatori a rischio, elaborata attraverso
l’indicatore di sintesi, mostra che nel 2020, il 22,9% degli uomini e il 9,4%
delle donne di età superiore a 11 anni, per un totale di quasi 8.600.000
individui (M=6.000.000, F=2.600.000) non si sono attenuti alle indicazioni di
salute pubblica relativamente alle modalità di consumo di bevande alcoliche (Linee Guida per una sana alimentazione -
Centro di Ricerca e Nutrizione anno 2018).
Le fasce di popolazione più a rischio per entrambi i
generi sono:
·
quella dei 16-17enni
(M=43,8%, F=40,5%), che non dovrebbero consumare bevande alcoliche
·
quella degli ultra65 anni
(65-75 anni).
Circa 800.000 minorenni e 2.500.000 ultra sessantacinquenni,
infatti, sono consumatori a rischio per patologie e problematiche
alcol-correlate. La prevalenza di consumatori a rischio di sesso maschile è
superiore a quelle delle donne per tutte le classi di età a eccezione dei
minorenni. La differenza di genere aumenta all’aumentare dell’età.
·
Resta allarmante il fenomeno del binge drinking
Tra i comportamenti a rischio nel consumo di bevande alcoliche
il fenomeno del binge drinking (assunzione di numerose unità
alcoliche al di fuori dei pasti e in un breve arco di tempo) rappresenta tra i
giovani l’abitudine più diffusa e consolidata, raggiungendo i valori
massimi tra i 18-24enni. Nel 2019 il fenomeno riguardava il 16% dei
giovani tra i 18 ed i 24 anni di età, di questi il 20,6% erano maschi e l’11%
erano femmine. Nel 2020 ha riguardato il 18,4% dei giovani tra i 18 ed i 24
anni di età, di questi il 22,1% maschi e il 14,3% femmine.
La percentuale di binge drinker di sesso maschile è statisticamente
superiore al sesso femminile in ogni classe di età a eccezione dei minorenni,
ossia quella fascia di popolazione per la quale la percentuale dovrebbe essere
zero a causa del divieto per legge della vendita e somministrazione di bevande
alcoliche.
L’analisi del trend dei consumatori binge drinker di
età superiore a 11 anni mostra una prevalenza aumentata in maniera
pressoché costante tra il 2014 e il 2020, con un incremento nell’ultimo anno
pari al 7,3% (maschi+femmine), più marcato per il genere femminile.
·
Aumenta il consumo di aperitivi, amari e
superalcolici
Si conferma la tendenza già registrata negli ultimi 10 anni, che
vede una progressiva riduzione della quota di consumatori che bevono o solo
vino o solo birra, soprattutto fra i più giovani e le donne, mentre aumenta la
quota di chi consuma, oltre a vino e birra, anche aperitivi, amari e
superalcolici, specialmente tra le donne di 45 anni e più.
·
Si beve più al Nord e al Centro Italia
Il consumo di alcol nell’anno è più forte nel Centro-Nord,
soprattutto nel Nord-est (70,1%) e tra i maschi (Nord-est=79,4%; Centro=78,1%;
Nord-ovest=77%). Anche la quota più elevata di consumatori giornalieri si
concentra nel Centro-nord (circa il 22%).
·
Il consumo di alcol aumenta al crescere del
titolo di studio
Tra le persone di 25 anni e più, la quota di consumatori di
bevande alcoliche aumenta al crescere del titolo di studio conseguito. Ciò
avviene soprattutto per le donne: tra quelle con licenza elementare consuma
alcol almeno una volta all’anno il 41,6%, quota che sale al 74,3% fra le
laureate. Le differenze di genere, pur permanendo, diminuiscono all’aumentare
del titolo di studio, anche a parità di età. Andamento inverso ha, invece, il
consumo quotidiano, che risulta crescente al diminuire del titolo di studio,
per entrambi i sessi ma soprattutto per gli uomini.
·
Persone prese in carico dai servizi di
alcologia
Nel 2020 sono stati presi in carico presso i servizi o gruppi di
lavoro rilevati (in totale 487) 64.527 persone. Il 22,9% è rappresentato da
utenti nuovi; la quota restante da soggetti già in carico dagli anni precedenti
o rientrati nel corso dell’anno, dopo aver sospeso un trattamento precedente.
Il rapporto M/F è pari a 3,2 per il totale degli utenti. A livello regionale
questa maggiore presenza maschile risulta più evidente al centro-sud sia per il
totale degli utenti sia distinguendo gli utenti per tipologia (nuovi e già in
carico o rientrati). Il 74,3% degli utenti ha un’età compresa tra i 30 e i 59
anni, mentre i giovani al di sotto dei 30 anni rappresentano il 7,1% dei
soggetti trattati; non trascurabile è la quota degli individui di 60 anni e
oltre pari al 18,7%.
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