Tornano le
Giornate FAI di Primavera: sabato 26 e domenica 27 marzo. La
manifestazione è nazionale e prevede visite in luoghi di particolare pregio
storico artistico architettonico. Il contributo,
non obbligatorio, a partire da 3 euro, è utile a sostenere la missione di cura
e tutela del patrimonio culturale italiano. La donazione online consentirà, a
chi lo volesse, di prenotare la propria visita.
A Bologna si
apriranno le porte delle splendide sale del Palazzo Arcivescovile e di Palazzo
Bonasoni e il pubblico verrà accompagnato in un percorso inedito attraverso il
Parco della Montagnola e proprio qui si terrà uno speciale incontro, presso il
Salone delle Feste di Palazzo Maccaferri, con l’architetto Mario Cucinella per
parlare del suo progetto pensato per il parco, poi la
Quadreria di Palazzo Rossi Poggi Marsili dell’Opera Pia Poveri e Vergognosi, la
sede storica della Cassa di Risparmio,
Fuori porta: Imola (Palazzo Sersanti), Ozzano dell'Emilia (Val dei Fiori e
Villa Angelica), Sala Bolognese (Basilica Romanica), Pieve di Cento (Giardino
della scultura) e Sasso Marconi (villa Achillini e Oratorio di Sant’Apollonia).
L’apertura
di questi gioielli seicenteschi è finalizzata al loro recupero tramite e alla
loro conservazione e usufruibilità molto onerosa dal punto vista economico,
come ha sottolineato il proprietario della villa, Andrea Fanti. Il sindaco di
Sasso Marconi, nel ricordare l’encomiabile lavoro del FAI, ha auspicato che
questa disponibilità sempre più ampia di siti interessantissimi, possa incentivare
un turismo più presente che opti anche per permanenze prolungate .
Eugenio Salamone, del FAI, nell’aprire l’incontro di presentazione, ha messo in
risalto come le emergenze segnalate dal Fai abbiamo registrato attenzioni e
finanziamenti che hanno portato a recuperi importante e ha portato ad esempio
le Terme Alte di Porretta.
Sabato: 10:00 - 12:00 / 14:00 - 17:00
Note: TURNI DI VISITA OGNI 40 MUNIUTI CIRCA PER 20 PERSONE
Domenica: 10:00 - 12:00 / 14:00 - 17:00
Note: TURNI DI VISITA OGNI 40 MUNIUTI CIRCA PER 20 PERSONE
Sasso
Marconi: Villa Achillini e Oratorio Sant'Apollonia
Villa
Achillini fu costruita nel sedicesimo secolo per volontà di Giovanni Filotteo
Achillini.
Estremamente
caratteristica è la costruzione a tre torrette che sovrasta l'abitato di Sasso Marconi.
La sua posizione, estremamente baricentrica rispetto al paese, fra la piazza e
le vie del centro e più in alto Castel del Vescovo, ne fanno un simbolo del
paese e parte integrante della sua storia.
Ad essa si
legano personaggi come Claudio Achillini, nipote di Giovanni, giurista e poeta
bolognese rinomato, che scelse la tranquilla campagna sassese per fuggire dalla
peste che nel 1630 affliggeva Bologna, facendo erigere di fronte alla villa una
Cappella votiva a Sant'Apollonia , con l'idea di chiedere la sua protezione. La
Cappella, nota come "Oratorio di Sant'Apollonia" è ancora presente e
accessibile al pubblico. All'esterno e all'interno del sacro edificio sono
ancora visibili alcune lapidi dove sono indicati i motivi della costruzione e
il nominativo di chi lo commissionò. L'Achillini, poi, aveva fatto costruire un
passaggio sotterraneo che collegava la villa stessa alla chiesina, così da
potersi recare a pregare senza dover passare fra la gente, mettendosi al sicuro
da eventuali contagi. Questa galleria non esiste più perché è stata
praticamente distrutta in occasione della costruzione della strada Porrettana,
ma il pertugio di uscita, posto dietro l'altare, è ancora oggi visibile. Le
pareti del sacro edificio sono abbellite con lesene che terminano a forma di
capitello ionico e grazie all'ultimo restauro è stato riportato alla luce il
pavimento a foggia veneziana. L'altare principale infine è arricchito da un
pregevole paliotto e dalla statua della santa martire.
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