Si attivi ogni sforzo per la mediazione del conflitto. Si interrompa immediatamente l’invio di armi.
Dante Franchi ha inviato l'appello indirizzato ai sindaci di Marzabotto, Monzuno, Grizzana Morandi e Sasso Marconi, oltre che al Parco Storico di Monte Sole, alla Scuola di Pace di Monte Sole ed al Comitato Regionale Onoranze ai Caduti di Marzabotto:
In tanti abbiamo partecipato alla Marcia per la Pace il 6 marzo scorso a Monte Sole, e i nostri cuori si sono riempiti di speranza nel vedere il grande numero di persone, donne, uomini, giovani e anziani, salite fin lassù per manifestare in questo luogo, tanto simbolico e carico di storia e di sofferenze, il loro attaccamento e la loro forte e determinata richiesta di pace.
Insieme alla nostra speranza, abbiamo percepito anche un diffuso senso di frustrazione e di rabbia per il sempre più crescente divario tra la volontà di chi è salito in quel luogo tanto simbolico per alzare forte e chiara la propria voce nel chiedere la fine della guerra e la pace immediata e le gravissime decisioni assunte dal Governo e dal Parlamento italiani.
Questi hanno scelto di aderire parzialmente alle pericolose e avventuriere richieste del presidente ucraino inviando armi e mezzi militari, anziché impegnarsi in una seria, ferma e determinata volontà diplomatica tesa a fermare subito la tragedia in atto. Del resto, nulla ha mai fatto il nostro Governo e la stessa Unione Europea in questo decennio che ha preparato, mattone su mattone, questo sciagurato approdo verso la guerra. Molto si poteva fare per evitare il conflitto; molto avrebbe potuto fare lo stesso Governo ucraino e molto avrebbero potuto fare l’Unione Europea, i singoli Stati membri, la Nato e gli Stati Uniti. Ma nulla è stato fatto, anzi, molti hanno spinto per questa conclusione di guerra.
Siamo saliti a Monte Sole per attingere, da un luogo tanto simbolico e gravido di insegnamenti per tutti, alla sua Memoria, e non per fare inutili, vane e retoriche chiacchiere, ma per spendere quell’immenso patrimonio in atti concreti che possano aiutare la pace e le sue ragioni, che sono quelle della giustizia e del riconoscimento dei diritti di tutti, ovunque queste siano messe in pericolo e in discussione.
La memoria dei non più giovani va a Dante Cruicchi, a quel Sindaco di Marzabotto, vero ed instancabile “ambasciatore”, “artigiano” della Pace che, senza prendere ordini da nessuno, fu capace di trasformare quel luogo di enormi lutti e tragedie, in un luogo al servizio della composizione di conflitti armati ovunque essi si fossero manifestati.
La sua opera nel nostro Paese e nel mondo non fu sollecitata da nessun governo o parte politica, ma fu ispirata solo dalla sua umanitaria visione del mondo e dalla sua carica ideale di cui era profondamente intriso. E ricordiamo come non ebbe alcuna esitazione nel condannare la scelta scellerata di partecipare alla guerra contro la Serbia, seppur compiuta da un governo che aveva alla presidenza un dirigente di quello che era stato il Partito Comunista Italiano.
Questo comportamento altamente etico e coerente con le scelte di tutta una vita spesa per la causa della Pace rende tutta la misura della differenza tra quanto a volte inutilmente si sostiene con le parole con quanto, invece, concretamente facciamo, con comportamenti e decisioni politiche dal senso inequivocabile.
Oggi, con grande tristezza nel fare i confronti con il passato e con personaggi di questo livello, dobbiamo registrare un ritardo, se non una vera e propria reticenza da parte dei vertici dell’Amministrazione comunale di Marzabotto e degli Organi nati proprio per farsi autorevoli testimoni di Pace, per la storia concreta che rappresentano, nel farsi promotori di quel che di più e di diverso che Marzabotto può e deve dire e fare. Ma questa aspettativa riguarda anche gli altri Comuni coinvolti, il Parco Storico, la Scuola di Pace, il Comitato onoranze ai Caduti.
La richiesta che come gruppo di cittadini della Comunità Della Valle del Reno inviamo è ferma e precisa. Assumete subito iniziative che facciano pesare il valore della storia del nostro territorio e della medaglia d’oro di cui è insignito il Comune dal quale prende il nome la più grande strage nazifascista, per proporsi come luogo di incontro e di costruzione di pace, invitando proprio qui gli ambasciatori di Russia ed Ucraina.
Iniziative come questa andrebbero nella direzione di costruire ponti di ascolto capaci di comporre quegli interessi che con la guerra appaiono sempre più inconciliabili.
Chiediamo che la nostra Amministrazione condanni l’invio di armi alla resistenza ucraina, rifiutando parallelismi con la nostra storia che non reggono né dal punto di vista storico, né dal punto di vista dell’opportunità del perseguimento con tutti gli strumenti possibili della pace.
“L’Italia ripudia la guerra”, questa citazione della nostra Costituzione, nata anche in rispetto del sacrificio dei tanti morti di queste nostre montagne, la troviamo giustamente anche sui muri degli edifici pubblici del nostro territorio. Chiediamo che la nostra comunità si faccia testimone del rispetto dello spirito e del dettato costituzionale.
SI ALZI FORTE E CHIARA LA VOCE DI MARZABOTTO E SI PRENDANO INIZIATIVE CONCRETE E COERENTI CON LA VOLONTA’ DI PACE DEI SUOI CITTADINI, SENZA AVER PAURA DI CONTRADDIRE LE SCELTE DEL GOVERNO NAZIONALE CHE NON AIUTANO LA PACE MA CHE RISCHIANO DI PROLUNGARE LA GUERRA FACENDOLA DIVENTARE SEMPRE PIU’ ESTREMA, NELLE MODALITA’ E NELLA QUANTITA’ DI VITTIME E DISTRUZIONI CHE PROVOCA.
Marzabotto, li 11/3/ 2022
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10 commenti:
Chi sostiene questo governo è un DELINQUENTE, ancora discriminazione, ancora guerra, ancora dittatura.
Questi firmatari "arrivano adesso?"conoscendoli direi che si stanno avvicinando le elezioni.
Oggi 14 marzo l'Ucraina ha bombardato con missili la città di Donetsk nel Dombass, ci sono decine di morti, i responsabili sono i militari del battaglione nazista azov, a chi sta mandando le armi il governo italiano? Vi basta essere pacifisti solo perchè si ha paura a schierarsi?
Luiginoooo, bevi meno vino.
Sono astemio, tu invece sei ASTRONZO!
Le persone di questa lista sono conosciute per sapere occupare lo spazio del dissenso al fine di impedire a chiunque di DISSENTIRE, alla fine tirano sempre il carro del padrone che governa questi luoghi e a Roma.
Bene ha fatto l'Europa ha inviare armi a sostegno dell'Ucraina, invasa senza motivo dalle forze del comunista russo Putin. Questi appelli alla pace sono ridicoli, cercando di ribaltare la colpa di una guerra sul paese aggredito e non sull'aggressore.
Quindi cosa dovrebbe fare Zelenski? Cedere il controllo di gran parte dei territori a quel dittatore di Putin e far instaurare un governo fantoccio?
Adesso che la guerra è stata scatenata da un comunista si cerca di giustificarlo perché ci si sente affini a quella ideologia? L'appello per la pace è sempre condivisibile, ma le motivazioni addotte e il ribaltamento della realtà dei fatti sono invece ridicoli.
dott. Fabbriani, Come preannunciato al momento in cui, per conto dei promotori dell'appello che Lei gentilmente ha voluto mettere a disposizione dei lettori, confermo che le persone che lo sottoscrivono aumentano più di quanto addirittura si poteva prevedere.
Di propria iniziativa, essendo venuti a conoscenza dell'appello, in una sola settimana lo hanno in ben 200 hanno ad oggi sottoscritto, chiedendo di aggiungere il proprio nome e cognome.
L'appello, ad una settimana esatta dal primo invio, è stato inoltrato nuovamente con l'elenco dei nuovi sottoscrittori, agli stessi destinatari, con il rinnovato invito a riscontrarlo.
La ringrazio nuovamente per l'ospitalità e, ovviamente, non perderò tempo a discutere con persone che non hanno neppure l'onestà intellettuale di firmare i propri pensieri. Basta questo credo a qualificare costoro. Buona serata.
Ma sei completamente fuori dalla storia! Putin un comunista? E dai, ma se ha finanziato tutte le destre europee e sono quelle la sue amicizie. Putin di comunista non ha niente!
Ma sei completamente fuori dalla storia! Putin un comunista? E dai, ma se ha finanziato tutte le destre europee e sono quelle la sue amicizie. Putin di comunista non ha niente!
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