Il Centro del Brasimone ospiterà le attività di analisi della sicurezza, formazione e sperimentazione
Produrre energia in modo sicuro, affidabile e sostenibile attraverso sistemi nucleari innovativi di piccole dimensioni, da realizzare al di fuori dell’Italia. È questo in sintesi l’obiettivo dell’accordo quadro siglato da newcleo, società per lo sviluppo di sistemi nucleari innovativi di IV generazione, ed ENEA, che prevede la realizzazione di Advanced Modular Reactors di piccole dimensioni raffreddati al piombo invece che ad acqua, molto più semplici e affidabili. newcleo si propone di sviluppare i primi prototipi entro sette anni e, successivamente, di commercializzarli a livello internazionale per sostituire gli attuali reattori di II e III generazione.
La collaborazione prevede, in particolare, la
realizzazione di un prototipo elettrico del sistema LFR (Lead-cooled Fast
Reactor, reattori raffreddati al piombo), senza l’uso di materiali radioattivi
o combustibile nucleare, che permetta di studiare a fondo le prestazioni
termo-fluidodinamiche, meccaniche e funzionali. Le attività congiunte
riguardano inoltre la progettazione degli ADS (Accelerator Driven System) che
permetteranno di ridurre drasticamente il volume dei rifiuti nucleari
esistenti.
ENEA metterà a disposizione infrastrutture,
competenze e professionalità presenti nel suo Centro
Ricerche del Brasimone (Bologna) per le attività di analisi della
sicurezza, formazione e sperimentazione. Nell’ambito dell’accordo, inoltre,
saranno implementate nuove infrastrutture di ricerca, favorendo, ove possibile,
l’utilizzo e il rifacimento delle hall sperimentali e dei laboratori
attualmente presenti, con investimenti da parte di newcleo che potranno
superare i 50 milioni di euro. La società prevede di impiegare un team di 25-30
ingegneri che lavorerebbero in pianta stabile presso il Brasimone per circa 10
anni.
A livello operativo, verrà istituito un gruppo di lavoro con personale
ENEA e newcleo che si scambierà informazioni e conoscenze e svilupperà congiuntamente
apparecchiature e codici tecnologici. Oltre alla stretta cooperazione tra il
personale scientifico, la collaborazione prevede l’allineamento di programmi
sperimentali su sistemi nucleari innovativi, l’assistenza reciproca nella
progettazione, la simulazione numerica e la costruzione di componenti chiave,
sistemi e impianti. “Negli ultimi 20 anni l’ENEA ha svolto un’ampia gamma di
studi e sperimentazioni di ricerca in questo settore, nel quale ha raggiunto
una posizione di primo piano a livello internazionale”, sottolinea il
Presidente dell’ENEA Gilberto
Dialuce. “Quest’accordo – aggiunge – ci consente di collaborare
all’obiettivo di garantire la produzione di energia elettrica in sicurezza e a
lungo termine in impianti da realizzarsi all’estero, ma con ricadute rilevanti
di investimenti e di occupazione a livello locale. Infatti, le attività
previste dall’accordo con newcleo saranno realizzate nel nostro Centro Ricerche
del Brasimone, sull’Appennino Tosco-Emiliano, dove sono in corso anche altri progetti
strategici insieme alla Regione Emilia-Romagna, come ad esempio lo sviluppo di
tecnologie per la fusione e per la produzione di radiofarmaci destinati alla
diagnosi e alla terapia dei tumori”.
Stefano Buono, CEO di newcleo,
commenta: “Siamo estremamente soddisfatti dell’accordo con ENEA e soprattutto
della collaborazione già avviata. newcleo ha una missione importante per il
futuro del bilancio energetico del Pianeta e ci siamo posti tempistiche
ambiziose per raggiungerlo. ENEA ha accumulato un know-how unico al mondo nel
campo del piombo liquido. Lavorando insieme ai ricercatori di ENEA e investendo
nelle strutture presso il Centro del Brasimone, non solo intraprenderemo passi
importanti per la realizzazione del nostro progetto, ma contribuiremo anche
all’avanzamento della ricerca in Italia. Sono orgoglioso di quanto stiamo
facendo sia a Torino, dove abbiamo già circa 60 scienziati, sia al Brasimone
dove stiamo iniziando questo percorso che ci porterà alla costruzione del
nostro prototipo”.
“D’intesa con ENEA, newcleo, start-up che ha la
‘benedizione’ del Premio Nobel Carlo Rubbia e il cui team di scienziati
italiani lavora sugli ambiti più avanzati dei sistemi energetici, ha deciso di
portare al Brasimone un progetto di ricerca innovativo di livello internazionale”,
dichiara l’Assessore allo Sviluppo economico, green economy, lavoro e
formazione della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo
Colla. “L’arrivo di ingegneri e di oltre 50 milioni di euro di
investimento – aggiunge – rappresenta la più grande operazione di rilancio di
un sito strategico per il Paese per struttura e competenze già esistenti.
Questo progetto è una grande opportunità di sviluppo per l’Appennino e, insieme
ai Comuni interessati e alla Città metropolitana di Bologna, daremo tutto il
supporto organizzativo e logistico necessari. Abbiamo peraltro già dato mandato
alla nostra società Lepida di predisporre, nell'ambito del programma di
rigenerazione urbana dell’area, l’installazione della fibra ottica 5G più
evoluta”. “Ringrazio il Presidente dell’ENEA Gilberto Dialuce per il proficuo
dialogo e la condivisione che hanno portato alla definizione di tale progetto
strategico. Al contempo, proseguono lo studio per la produzione di radiofarmaci
e, al Tecnopolo di Bologna, i lavori sull’infrastruttura che ospiterà il più
grande Centro di Ricerca di ENEA sull’economia circolare e la sostenibilità”,
conclude.
“L’accordo siglato porterà un importante
investimento sul nostro Appennino e questo ci riempie di soddisfazione”,
dichiara il Sindaco metropolitano di Bologna Matteo
Lepore. “Investire su Bologna, città della conoscenza, è uno degli
obiettivi fondamentali del mandato e questo intervento è coerente con le linee
di sviluppo che ci siamo impegnati a portare avanti per il nostro Appennino,
che dimostra, anche grazie alla presenza del Centro ENEA del Brasimone, di
essere attrattivo per progetti innovativi di ricerca. La Città metropolitana
non farà mancare la sua attenzione e il suo sostegno per il migliore sviluppo
del progetto al Brasimone, anche potenziando le condizioni che rendono
interessante lavorare e fare impresa sul nostro Appennino”.
“Un primo segno tangibile del lavoro avviato
nel 2019 con ENEA, Regione Emilia-Romagna e Città Metropolitana di Bologna che
getta le basi per un’importante offerta occupazionale e per la valorizzazione
del Brasimone quale polo di ricerca di livello internazionale e meta turistica
di alta qualità”, sottolinea il Sindaco di Camugnano Marco Masinara. “Gli investimenti
previsti e la capacità di creare sinergie con altri organismi di ricerca e
imprese avranno ricadute molto positive anche in termini di attrazione di
competenze e quindi di sviluppo industriale e occupazionale dell’Appennino.
Come Comune stiamo lavorando per accogliere nel miglior modo possibile i
lavoratori fuori sede invogliandoli a restare a vivere sul nostro Appennino,
offrendo loro un sistema di nuova residenzialità. Siamo piccoli e per dare
gambe alle nostre iniziative abbiamo bisogno del sostegno degli Enti
sovraordinati che sono certo, come dimostrato in questi ultimi mesi, non
mancherà”, conclude Masinara.
“Un altro tassello per la piena valorizzazione
del sito, così importante per l’Appennino bolognese”, evidenzia il Sindaco di
Castiglione dei Pepoli Maurizio
Fabbri. “Il Centro del Brasimone è stato scelto per tale ricerca, che
ricordo non prevede l’utilizzo di materiali radioattivi, perché è considerato,
a livello internazionale, una vera e propria eccellenza nello specifico
settore. Quello che a noi interessa di più sono le prospettive di ampliamento
di attività e quindi la possibile ricaduta positiva nell’area, in termini
occupazionali e, di conseguenza, socio-economici. Come Città metropolitana e
Comuni stiamo poi lavorando per migliorare l’accessibilità e i servizi a
supporto del Centro e dei lavoratori, così da rendere più attrattivo il nostro
territorio”, conclude Fabbri.
(Segnalato da Dubbio)
3 commenti:
come sempre....."""TROPPE PAROLE E POCHI FATTI ""
No, no, qui fanno anche i fatti.
È un fatto che di 157 milioni di euro, almeno un centinaio se ne vadano in minc..ate inutili.
Al centro Enea del Brasimone che ricerca fanno? Pescigatti nel lago?
Il museo del bambino, che cosa espone? Passeggini? Bambole?
Pannolini sporchi?
Intanto i ponti cadono e quelli che sono in bilico li transennano a tempo indeterminato.
Nucleare di IV^ generazione... Ah ah ah ah ah ah ah !!!
Ma se manco hanno acceso a pieno regime la prima centrale di III^ generazione dopo 15 anni di lavori...!
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