sabato 14 maggio 2016

Sasso Marconi. Tutti in processione nonostante la pioggia.





I preparativi
I fedeli sassesi non hanno mancato di riconfermare la loro forte devozione per la Beata Vergine del Sasso e la fedeltà all'appuntamento con la storia del paese. Hanno infatti partecipato numerosi alla funzione del 13 maggio che ricorda il trasferimento dell'immagine sacra della Madonna dalla Rupe al Borgo del Sasso di due secoli fa, ripercorrendo in processione il tragitto di allora. 

Il trasferimento si rese necessario per dare all'immagine, ricoverata fin dal '200 in un santuario ricavato nella' pancia' della Rupe divenuto insicuro, una dimora adeguata. I devoti, incoraggiati da un bel arcobaleno che saliva dalla valle del Setta, hanno sfidato la pioggia e hanno riaccompagnato ancora una volta l'immagine sacra dall'edicola ai piedi della grande Rupe fino al santuario del Borgo. Il passo è stato cadenzato anche dal suono delle campane.


Per la prima volta, dopo una lunga interruzione, Sasso Marconi ha il vanto di avere una formazione di propri campanari. Al maestro Roberto Tubertini, si aggiungono Enzo Palmieri, Mirco Nivazzi e Giovanni Nivazzi. Riserva Davide Palmieri. Il gruppo dopo un anno di prova, ha esordito l'anno scorso in occasione dell'arrivo a Sasso Marconi della Madonna di Boccadirio.

Il quartetto ieri sera ha dato un saggio della propria preparazione con un concerto di classici 'doppi bolognesi' che ha preceduto la processione. Ha rimarcato ritmicamente le fase salienti della funzione religiosa e ha salutato l'arrivo della processione in piazza con un festoso suono di campane.

Campane che provengono dal campanile della chiesa di Castello. Due frutto di una fusione del 1739 e due del 1820. Il duetto più giovane rimpiazzò probabilmente quelle requisite dall'esercito napoleonico per fonderle e realizzare 'cannoni'.

Nella sua omelia , il parroco don Paolo Russo ha chiesto di pregare per lui poiché è stato chiamato a svolgere l'importante compito di guidare la comunità religiosa di Sasso Marconi e di San Lorenzo. Il 29 maggio l'ufficializzazione da parte del Cardinale Zuppi. 











3 commenti:

Anonimo ha detto...

L'arcobaleno, proprio in quel momento, che emozione ! Forse un "Segno"?

Anonimo ha detto...

L ennesima leccata ai don di sasso?

Anonimo ha detto...

NON si capisce quale sia la leccata ....l'anonimo si spieghi meglio se sà quello che scrive. In ogni caso sarà Madonna a leggere il suo cuore.