Carlo
Soricelli, curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti
sul lavoro ( http://cadutisullavoro.blogspot.it
) , riporta: “ Calo irrisorio delle morti sul lavoro nei primi 4
mesi del 2016. Aumento dell'7,8% nel 2015 rispetto al 2008”
Calo
irrisorio delle morti sui luoghi
di lavoro nei primi 4
mesi del 2016 rispetto al 30 aprile del 2015, sono 192
(oltre 400 se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere) Erano
sui luoghi di lavoro 194 il 30 aprile 2015 -1 %. Erano
177 sui luoghi di lavoro il 30 aprile del
2008 +7.9%. Purtroppo qui in Italia ci
sono lavoratori di seria A e di serie B anche su queste tragedie.
Perché mai un lavoratore in nero, una Partita IVA individuale, un
carabiniere, un poliziotto, un agricoltore schiacciato dal trattore
non deve essere considerato un morto sul lavoro? E’ questo
purtroppo che accade in questi anni se si guardano solo le
statistiche ufficiali. Certo che se si cancellano delle statistiche
tutti questi morti sul lavoro il panorama diventa più roseo. Dal
1° gennaio 2008, il giorno d’apertura dell’Osservatorio non c’è
stato nessun calo. E perché mai l’INAIL non dice mai che monitora
solo i suoi assicurati e che in tantissimi non lo sono, e tra questi
anche tanti morti sul lavoro? Questi sono i misteri italiani. Certo
che scrivere per anni che le morti sul lavoro non sono mai calate,
informare stampa e televisioni e cittadini e nessuno che va a vedere
se quello che scrivo è vero, è veramente disarmante per chi credeva
e crede di poter dare una mano a questo Paese col suo lavoro
volontario. Ancora una volta occorre ricordare che l’INAIL
monitora solo i propri assicurati e quelle che diffonde sono le
denunce pervenute a questo Istituto dello Stato. Tra queste denunce
ci sono anche le morti sulle strade e in itinere, molte di queste
denunce non verranno poi accettate. Non si possono considerare dei
fantasmi i lavoratori che muoiono per infortuni e che non sono
assicurati all’INAIL. Tra questi diverse categorie che hanno
assicurazioni proprie ci sono tutte le Forze Armate, i Vigili del
Fuoco, le partite iva individuali che sono tantissime, gli
agricoltori, ecc. Occorre poi aggiungere i lavoratori in nero. Se non
si prendono in considerazione questi lavoratori non sarà mai
possibile vedere calare questo fenomeno devastante per oltre 1000
famiglie ogni anno. Ricordiamo la carneficina che ogni anno si
verifica a causa dello schiacciamento del guidatore provocata dal
ribaltamento del trattore. Già 31 dall’inizio dell’anno. Nel
2015 sono state 132, nel 2014 sono state 152. A queste occorre poi
aggiungere i trasportati, a volte anche bambini che muoiono in questo
modo atroce. Occorre urgentemente che il Ministro delle Politiche
Agricole s’impegni con determinazione nel cercare di dimezzarle,
con una forte campagna informativa sulla pericolosità del mezzo e
d’incentivi per la rottamazione o della la messa in sicurezza dei
trattori vecchi. E’ dal 2008 che denuncio queste morti, ma con
scarsi risultati. CONTINUERO’ A FARLO.
Se
hai un parente o un amico che guida il trattore avvertilo del
pericolo mortale che corre guidando questo mezzo. Ricordo che oltre
il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro sono provocate dal
trattore. Domani è la Festa dei Lavoratori, fai un piccolo
sacrificio ovunque tu vada, indossa qualcosa di nero per manifestare
la tua solidarietà per queste tragedie che ogni anno portano il
lutto in oltre 1000 famiglie. Uniti e sensibili sconfiggeremo questo
triste fenomeno.
Carlo
Soricelli curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti
sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it
1°
maggio 2016
SONO
191 I MORTI PER INFORTUNI SUI LUOGHI DI
LAVORO al 30 aprile. Al
31 marzo 2016 sono stati 133, il 31 marzo del 2015 erano 122 (+ 8,3%)
lo stesso giorno del 2008 erano 121 (+9,1) e questo nonostante si
siano persi centinaia di migliaia di posti di lavoro dall’anno
d’apertura dell’osservatorio. Sono 191 i primi 4 mesi del 2016
-1,1%. Erano 177 il 30 aprile del 2008 +6,9% e questo nonostante si
siano persi tantissimi posti di lavoro. Nel mesi di aprile sono morti
sui LUOGHI DI LAVORO 56 lavoratori. A questi occorre aggiungerne
almeno altrettanti che sono morti sulle strade e in itinere.
Con
le morti sulle strade e in itinere dall’inizio dell’anno si
superano i 400 morti complessivi per infortuni di tutti i lavoratori,
e non solo degli assicurati INAIL
Sito
Osservatorio http://cadutisullavoro.blogspot.it
Morti
per infortuni sui luoghi di lavoro nel 2016 per
regione e provincia.
Emilia-Romagna 20 Bologna (4). Forlì-Cesena (3), Ferrara (1), Modena (2), Parma (1), Piacenza (2), Ravenna (2), Reggio Emilia (4), Rimini (1). Veneto 19 Venezia (2), Belluno (1), Padova (5), Rovigo (), Treviso (3), Verona (3), Vicenza (5). Campania 19 Napoli (12 di questi 3 in mare), Avellino (1), Benevento (), Caserta (1), Salerno (5). Toscana 17 Firenze (), Arezzo (2), Grosseto () , Livorno (2), Lucca (3), Massa Carrara (5), Pisa (2), Pistoia (1) , Siena (2) Prato (1). Piemonte 14 Torino (3), Alessandria (1), Asti (3), Biella (), Cuneo (7), Novara (), Verbano-Cusio-Ossola () Vercelli (). Sicilia 14 Palermo (1), Agrigento (3), Caltanissetta (2), Catania (2), Enna (1), Messina (3), Ragusa (1), Siracusa (), Trapani (1). Lombardia 11 Milano (), Bergamo (3), Brescia (6), Como (2), Cremona (), Lecco (), Lodi (), Mantova (), Monza Brianza ( ), Pavia (), Sondrio (), Varese. Lazio 12 Roma (5), Viterbo (3) Frosinone (2) Latina (2) Rieti (). Puglia 8 Bari (), BAT (1), Brindisi (1), Foggia (1), Lecce (1), Taranto (4) Trentino-Alto Adige 6 Trento (3), Bolzano (3). Sardegna 8 Cagliari (4), Carbonia-Iglesias (), Medio Campisano (), Nuoro (), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (1), Sassari (3). Marche 7 Ancona (1), Macerata (4), Fermo (), Pesaro-Urbino (), Ascoli Piceno (1). Abruzzo 7 L'Aquila (1), Chieti (2), Pescara (2) Teramo (2). Umbria 4 Perugia (1) Terni (3). Calabria 4 Catanzaro (2), Cosenza (1), Crotone (), Reggio Calabria (1) , Vibo Valentia (). Liguria 3 Genova (2), Imperia (1), La Spezia (), Savona (). Friuli-Venezia Giulia 2 Trieste, Gorizia (), Pordenone (1) , Udine (1). Molise 1 Campobasso (1), Isernia (). Basilicata Potenza () Matera () Valle D’Aosta () I lavoratori morti sulle autostrade, all’estero e in mare non sono segnalati a carico delle province-
Emilia-Romagna 20 Bologna (4). Forlì-Cesena (3), Ferrara (1), Modena (2), Parma (1), Piacenza (2), Ravenna (2), Reggio Emilia (4), Rimini (1). Veneto 19 Venezia (2), Belluno (1), Padova (5), Rovigo (), Treviso (3), Verona (3), Vicenza (5). Campania 19 Napoli (12 di questi 3 in mare), Avellino (1), Benevento (), Caserta (1), Salerno (5). Toscana 17 Firenze (), Arezzo (2), Grosseto () , Livorno (2), Lucca (3), Massa Carrara (5), Pisa (2), Pistoia (1) , Siena (2) Prato (1). Piemonte 14 Torino (3), Alessandria (1), Asti (3), Biella (), Cuneo (7), Novara (), Verbano-Cusio-Ossola () Vercelli (). Sicilia 14 Palermo (1), Agrigento (3), Caltanissetta (2), Catania (2), Enna (1), Messina (3), Ragusa (1), Siracusa (), Trapani (1). Lombardia 11 Milano (), Bergamo (3), Brescia (6), Como (2), Cremona (), Lecco (), Lodi (), Mantova (), Monza Brianza ( ), Pavia (), Sondrio (), Varese. Lazio 12 Roma (5), Viterbo (3) Frosinone (2) Latina (2) Rieti (). Puglia 8 Bari (), BAT (1), Brindisi (1), Foggia (1), Lecce (1), Taranto (4) Trentino-Alto Adige 6 Trento (3), Bolzano (3). Sardegna 8 Cagliari (4), Carbonia-Iglesias (), Medio Campisano (), Nuoro (), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (1), Sassari (3). Marche 7 Ancona (1), Macerata (4), Fermo (), Pesaro-Urbino (), Ascoli Piceno (1). Abruzzo 7 L'Aquila (1), Chieti (2), Pescara (2) Teramo (2). Umbria 4 Perugia (1) Terni (3). Calabria 4 Catanzaro (2), Cosenza (1), Crotone (), Reggio Calabria (1) , Vibo Valentia (). Liguria 3 Genova (2), Imperia (1), La Spezia (), Savona (). Friuli-Venezia Giulia 2 Trieste, Gorizia (), Pordenone (1) , Udine (1). Molise 1 Campobasso (1), Isernia (). Basilicata Potenza () Matera () Valle D’Aosta () I lavoratori morti sulle autostrade, all’estero e in mare non sono segnalati a carico delle province-
Consigliamo
a tutti quelli che si occupano di queste tragedie di separare chi
muore per infortuni sui luoghi di lavoro, da chi muore sulle strade e
in itinere con un mezzo di trasporto. I lavoratori che muoiono sulle
strade e in itinere sono a tutti gli effetti morti per infortunio sul
lavoro, ma richiedono interventi completamente diversi dai lavoratori
morti sui luoghi di lavoro. E su questo aspetto che si fa una gran
confusione. Ci sono categorie come i metalmeccanici che sui
luoghi di lavoro hanno pochissime vittime per
infortuni, poi, nelle statistiche ufficiali, non separando
chiaramente le morti causate dall’itinere, dalle morti sui luoghi
di lavoro, risultano morire in tantissimi in questa categoria che è
numerosissima e ha una forte mobilità per recarsi o tornare dai
luoghi di lavoro. E’ ricominciata la strage di agricoltori
schiacciati dal trattore, sono già 30 dall’inizio dell’anno,
Tutti gli anni sui LUOGHI DI LAVORO
il 20% di tutte le morti per infortuni sono provocate da questo
mezzo. 132 sono i morti schiacciati dal trattore nel 2015 e 152 nel
2014. Contiamo molto della sensibilità dei media e dei cittadini che
a centinaia ogni giorno visitano il sito. In questi nove anni di
monitoraggio le percentuali delle morti nelle diverse categorie sono
sempre le stesse: l’agricoltura sempre la categoria con più
vittime, seguono l’edilizia, i servizi, i metalmeccanici e
l’autotrasporto.
Morti
sul lavoro nel 2015
Le
morti sulle autostrade e all’estero non sono segnalate nelle
province
SONO
STATI 678 I MORTI PER INFORTUNI SUI
LUOGHI DI LAVORO nel 2015
CONTRO
I 661 del 2014 +2,6%. ERANO 637 nel 2008 +6,1%
L’INAIL
nel 2014 ha riconosciuto complessivamente 662 morti sul lavoro, di
questi il 52% sono decessi in itinere e sulle strade ma le denunce
per infortuni mortali sono state 1107. Crediamo che anche per il 2015
ci siano più o meno le stesse percentuali. Nel 2015 tra gli
assicurati INAIL sembra ci sia stata un'inversione di tendenza, per
la prima volta dopo tantissimi anni questo Istituto vede aumentare le
denunce per infortuni mortali. Ma le denunce non comportano
necessariamente un riconoscimento dell'infortunio mortale. Sta a noi
che svolgiamo un lavoro volontario, senza interesse di nessun tipo,
far conoscere anche questo aspetto ai cittadini italiani.
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