venerdì 13 maggio 2016

A fine giugno il progetto preliminare del Passante metropolitano di Bologna. Seguirà la fase di confronto pubblico. Entro sette mesi il progetto definitivo


Il progetto per il Passante metropolitano


Proposto da Marco:
 
L'Accordo per il potenziamento del sistema autostradale/tangenziale nodo di Bologna, presentato ai sindaci del territorio lunedì 18 aprile in Conferenza metropolitana, prevede l'ampliamento in sede sia dell’autostrada A14 che della tangenziale; il completamento e potenziamento delle arterie collegate e la realizzazione di opere di mitigazione ambientale, con grande attenzione all’inserimento nel paesaggio circostante. Con un obiettivo preciso: dare una risposta concreta ai problemi di traffico e congestione del nodo di Bologna, punto di interconnessione non solo delle principali direttrici regionali ma anche nazionali.

L’accordo è stato firmato venerdì 15 aprile presso la Regione Emilia-Romagna da
Matteo Renzi presidente del Consiglio dei ministri, Graziano Delrio ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Virginio Merola sindaco metropolitano, Stefano Bonaccini presidente della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo consigliere metropolitano con delega alle Infrastrutture, Mobilità e viabilità e Roberto Tomasi direttore di Società Autostrade.

Nella Relazione preliminare allegata all’Accordo sono delineate
tre linee di intervento: ampliamento in sede, mitigazione e completamento della rete viaria di adduzione.
La sede del sistema autostradale e tangenziale di Bologna sarà dunque ampliata, con la realizzazione di tre corsie più quella di emergenza per senso di marcia sull’A14, di tre corsie più quella di emergenza per senso di marcia sul tratto delle complanari che va dallo svincolo 3 allo svincolo 6 e dallo svincolo 8 allo svincolo 13 e di quattro corsie più quella di emergenza sul tratto che collega lo svincolo 6 allo svincolo 8.
Si prevede di potenziare e riqualificare gli svincoli con la viabilità locale e di fare interventi di “ricucitura” urbana (sovrappassi, sottovia).
Individuate inoltre soluzioni per la mitigazione ambientale e per migliorare l’inserimento, nel paesaggio circostante, del sistema tangenziale/A14 attraverso un sistema diffuso e articolato di protezione acustica (barriere e galleria), la realizzazione di fasce arboree lungo l’infrastruttura e nuove piantumazioni nei parchi urbani. Tutti gli interventi di ampliamento in sede e mitigazione saranno realizzati da Autostrade, che provvederà anche alla gestione e manutenzione.

Per quanto riguarda il completamento della rete viaria di adduzione, è previsto il potenziamento e completamento dell’intermedia di Pianura tra Calderara di Reno e Granarolo, con il nuovo ponte sul Reno; la realizzazione del lotto 3 dell’asse Lungo Savena, con superamento della San Vitale e della ferrovia; la sistemazione del nodo di Funo per migliorare l’accessibilità all’Interporto e al Centergross; il secondo lotto del nodo di Rastignano. Questi interventi saranno realizzati da Autostrade e successivamente gestiti a cura e spese della Città metropolitana di Bologna.
Sulla base del nuovo assetto infrastrutturale che si verrà a definire, il ministero, d’intesa con Autostrade, si impegna a rivedere parzialmente l’intervento di ampliamento alla quarta corsia dell’A14 nel tratto Bologna San Lazzaro-diramazione di Ravenna, prevedendo la realizzazione della complanare Nord all’A14.

Autostrade svilupperà inoltre
entro giugno 2016 il progetto preliminare per gli interventi di ampliamento in sede e mitigazione al fine di attivare un confronto pubblico, che prevede la presentazione al territorio della proposta di intervento. Saranno coinvolti i cittadini e le istituzioni tecnico-scientifiche (Università, ordini professionali, e altri) in modo da raccogliere contributi per individuare i possibili miglioramenti al progetto.
Sarà costituito un Comitato di monitoraggio tecnico-scientifico, coordinato dal ministero, che dovrà valutare i contributi frutto del confronto pubblico. Sulla base di quanto emergerà e delle indicazioni fornite dal Comitato, Autostrade elaborerà il progetto definitivo e lo studio di impatto ambientale entro sette mesi dall’Accordo di oggi. Entro lo stesso termine Autostrade realizzerà il progetto definitivo per le opere di adduzione. Seguiranno, in base al cronoprogramma, le approvazioni e le progettazioni esecutive. Per i lavori di ampliamento del sistema tangenziale/A14 e di mitigazione si ipotizza come data per l’affidamento dei lavori novembre 2017, e per la fine lavori il 2021.



11 commenti:

Anonimo ha detto...

Semplicemente demenziale. Troppe cose da demolire.

Anonimo ha detto...

Già ai tempi del Sindaco Vitali era stata proposta questa oscenità stradale e fu bloccata perchè troppo vicina alle abitazioni.
Tuttavia la dialettica del materialismo storico procede inesorabile, per cui oggi succede che, "contrordine compagni", la tangenziale va allargata, anche demolendo le abitazioni vicine.....è la migliore soluzione.....
Il Sindaco Merola, per migliorare la qualità dell'aria, vi ha promesso anche un bosco in città, che volete di più?
Poi domani chissà...?

PS. Il messaggio non contiene astio per i personaggi citati (per rassicurare il solito (o la solita) buonista del nuovo vangelo arcobaleno che si lamenta sempre per le parole di critica.

Anonimo ha detto...

Senza fare critiche a nessuno, domando: cosa fareste di concreto per risolvere la viabilità e non solo quella di Bologna ?
Mi pare strano che sempre chi decide qualche cosa è un demente, e chi non decide nulla di concreto e fattibile è un fenomeno ?
av salud

Anonimo ha detto...

Gli idioti meno fanno e meglio è perchè combinano solo disastri, il problema è proprio che gli idioti spesso vengono presi dalla frenesia di fare, non solo in politica, ma anche nelle aziende. Si comportano come quelle vecchie che vogliono fare loro nonostante non ne siano più in grado e non lasciano fare alla badante combinando casini tali da mettere in crisi anche la badante che deve poi intervenire per rimediare mettendoci il triplo di tempo rispetto a quello che avrebbe impiegato a fare direttamente lei il lavoro.

Cesare Zecca ha detto...

Si tratta per caso di quel Marco che da anni continua a menarla con il taglio del servizio ferroviario Bologna - Marzabotto?
Nel caso si conferma quanto sostengo da tempo: questo signore sbraita affinche' si taglino le briciole del servizio ferroviario e non interviene una volta sugli aberranti sprechi di denaro pubblico a sostegno del tumore catrame - gomma.
Non solo, il buffo personaggio ora si sdilinquisce per l'ennesimo paccata di miliardi pro traffico su gomma e una nuova opera nefasta che sosterra' vigorosamente un ulteriore aumento del traffico su gomma, peggiorando congestione e la logistica catramitica di questo povere paese.

Anonimo ha detto...

Poi da Vergato a Sasso ci vogliono 30 minuti con strada libera, se becchi il camion o il trattore sei finito. Buche, crepe e frane, l'unica speranza che il prossimo anno il giro d'italia passi da Vergato verso Sasso.

Anonimo ha detto...

Zecca dormi e svegliati alle elezioni

Anonimo ha detto...

ogni corsa inutile da Bologna a Marzabotto costa alla collettivita', 8.000 euro.

30 persone che da Bologna si disperdono a sasso Marconi (a marzabotto ne giungono 6/7) coprono la spesa di ottomila euro?

questo ogni giorno per 5 giorni alla settimana.

Anonimo ha detto...

tu parli senza sapere da quale scimmia urlatrice esce.

Anonimo ha detto...

volevo scrivere 800 euro a corsa.

Anonimo ha detto...

Invece di continuare a ripetere la stessa manfrina dei treni da Bologna a Marzabotto cadenzati ogni 30 min. e e viceversa ....svegliati e pretendi dai tuoi amministratori lungimiranti....locali che venga esteso fino a Porretta.....compreso nelle ore notturne !!!!

Siamo una valle morta che rasenta il ridicolo ! e poi parliamo di turismo ??