I
Carabinieri beccano un moldavo intento a ‘svuotare’ autovetture in sosta e nell’indagare
sulla famiglia scoprono che la madre è soggetta a ‘un mandato di cattura’ per sottrazione
di minore. Tutto un bel programma.
La scorsa
notte, una telefonata ha portato i Carabinieri a controllare ciò che due
persone, con fare sospetto, stavano
facendo in via Cavazzoni a Bologna: due
giovani infatti stavano rovistando all’interno di un’auto in sosta. La presenza
inattesa dei militari li ha spaventati e si sono dati alla fuga a bordo di un Yamaha
Tmax bianco.
L’inesperienza
di guida di uno scooter così potente non ha aiutato il conduttore che ha perso
il controllo del mezzo ed è finito contro la fiancata dell’auto dei
Carabinieri. L’impatto è stato violento e poteva avere conseguenze peggiori
perché i due erano senza casco.
Nonostante tutto, il passeggero è riuscito a dileguarsi, mentre il ‘pilota’,
rimasto ferito alla testa, è stato catturato e trasportato al Pronto Soccorso
dell’Ospedale Maggiore di Bologna, dove è stato dimesso con una prognosi di
quaranta giorni.
Ma c’erano i
Carabinieri ad attenderlo: il diciannovenne moldavo è stato subito arrestato
per furto aggravato in concorso; tentato furto aggravato in concorso;
ricettazione in concorso; resistenza a pubblico ufficiale e possesso
ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli.
Le indagini
hanno poi rilevato che il motociclo era stato rubato il mese scorso a Bologna.
All’interno dei vani porta oggetti sono stati rinvenuti attrezzi idonei allo
scasso e uno stereo Blaupunkt per autovettura. Si è poi scoperto che in via Cavazzoni due
auto, una Volkswagen Passat e una Golf, erano state aperte mediante la
forzatura della serratura.
Altri
accertamenti sull’identità del giovane fermato hanno rilevato che guidava sprovvisto
di patente di guida perché mai conseguita.
Il
diciannovenne, domiciliato a Bologna, irregolare sul territorio italiano, ha
diversi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e un obbligo di
dimora nel Comune di Bologna emesso lo scorso anno a seguito di un furto
aggravato. Più tardi, i Carabinieri si sono recati presso l’abitazione del
giovane, dove abita anche la madre, una badante di quaranta anni, per una
perquisizione domiciliare. All’interno dell’appartamento sono stati rinvenuti
diversi navigatori satellitari, telefoni cellulari e altro materiale di
probabile provenienza furtiva su cui stanno indagando gli investigatori
dell’Arma.
Il colpo di
scena finale è arrivato quando i Carabinieri hanno indagato sull’identità della
donna, scoprendo che da qualche mese, le autorità moldave avevano emesso un
mandato di cattura nei suoi confronti per sottrazione di minore e falso
documentale. La donna è stata tradotta direttamente alla Dozza in attesa di
espatrio mentre il figlio sarà, a breve, giudicato per via direttissima dalle
autorità italiane.
Dal Comando
Provinciale Carabinieri di Bologna
1 commento:
Domiciliato a Bologna, irregolare sul territorio italiano, ha diversi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e un obbligo di dimora nel Comune di Bologna emesso lo scorso anno a seguito di un furto aggravato. Ma questi magistrati dove hanno la testa? Questo è moldavo, quindi extracomunitario e con questa serie di reati gli danno l'obbligo di dimora nel Comune di Bologna anzichè rimandarlo in Moldavia con una pedata. Ma cosa vogliamo pretendere da una classe politica che si inventa persino un superfluo ministero dell'integrazione con a capo un ministro non italiano e da dei magistrati come questi.
Se noi italiani vogliamo uscire dalle secche in cui siamo finiti dobbiamo contare solo su noi stessi, da politici e magistrati così inetti non ci può arrivare nessun aiuto.
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