martedì 30 luglio 2013

Palazzina Marconi di Budrio:“NE PARLANO LE TV STRANIERE, MA NON QUELLE BOLOGNESI”.




Il centro marconiano che no cìè più.
Elio Antonucci, uno dei radioamatori che più si è battuto per  difendere la palazzina Marconi di Budrio, abbattuta per far posto a un supermercato , non abbandona la presa e inviperito continua la sua battaglia informativa di reazione alla insensibilità verso l’inventore della ‘radio’, il bolognesissimo Guglielmo Marconi.

Elio Antonucci scrive:

In questo Paese si dichiarano storici degli edifici in cui un personaggio ha dormito  una notte, mentre si abbatte un edificio che fa parte della storia della  radiofonia italiana.

Il centro marconiano di Budrio doveva diventare un centro di studi e di  scienze, in special modo nel campo della radio: lo avevano perorato il prof. Quirino Majorana, il prof. Giuseppe Sartori, l’ing. Aldo Righi e il comm. Bruno Cavalieri Ducati. Il Comune di Bologna aveva assicurato che sarebbe  stato sempre in prima fila perché l’alta e nobilissima iniziativa divenisse  realtà. I risultati smentiscono gli impegni.
Incredibile ma vero: alcune emittenti televisive straniere hanno fatto un servizio sulla demolizione  dell’edificio storico, mentre le emittenti bolognesi non hanno dato la notizia. Vergogna!

Gli interrogativi:
 
Risulta veritiero che tre associazioni Ente Morale, fra cui La Fondazione Marconi e il WWF, quindi portatrici di  interessi collettivi, che avrebbero chiesto di essere ascoltate in merito all’ex centro trasmittente Marconi di Budrio dalla soprintendenza di  Bologna, non sarebbero state ascoltate?

Per quale motivo il Ministro della cultura Bray non ha ancora risposto alle  varie interrogazioni parlamentari sulla palazzina Marconi di Budrio.


Ricorda: 

Segnalo un francobollo emesso dall’Irlanda in cui viene menzionata l’unica  vera Radiomarconi:
1995 Irlanda
Centenario della radio. Nel primo francobollo, Guglielmo  Marconi e le apparecchiature utilizzate a Londra nel 1895. Il secondo  francobollo raffigura la scala parlante di una radio su cui sono
indicate in  rosso le capitali dei cinque Stati che hanno partecipato all’emissione  congiunta. Emissione Congiunta con: Italia, San Marino, Città del Vaticano,  Germania, evidenziamo la scritta in rosso R.MARCONI.

Antonucci riporta poi una informazione di Defranceschi che recita:

Apprendo che la magistratura ha aperto unindagine sulla Palazzina  Marconi di Budrio, per demolire la quale le nostre amministrazioni avevano apposto una variante alla pianificazione territoriale ed urbanistica,
nonché esercitato le loro
pressanti richieste sulla Sovraintendenza per i beni culturali dell’Emilia-Romagna affinché rimuovesse il vincolo sull’immobile,  espressamente apposto al fine di tutelarne l’interesse storico testimoniale.

A seguito delle nostre numerose denunce, la Giunta si era vista costretta a risponderci, e l’assessore coinvolto aveva  tentato di tranquillizzarci spiegando che non era stato nemmeno necessario
attivare la
pressante richiesta candidamente ammessa sul sito della Provincia affinché fosse superato il vincolo di tutela per interesse culturale del complesso ex centro trasmittenti ad onde medie di Budrio
dando così il via all’ennesimo progetto di un centro commerciale in aperta  campagna.

Nella lettera scritta a sei mani a firma dell’assessore regionale Peri, il  vicepresidente provinciale Venturi e il sindaco di Budrio Pierini, si faceva  presente che il progetto: è stato
fortemente voluto dalle tre amministrazioni; che non serve riportare qui le dimensioni economiche  dell’intervento e delle sue ricadute in termini economici e lavorativi.

Cosa che, come avevamo già detto, in un paese civile, avrebbe comportato  quantomeno le dimissioni di tutti e tre i firmatari. A maggior ragione, ora  che la procura ha aperto un fascicolo mi piacerebbe che qualcuno, ogni  tanto, si prendesse le proprie responsabilità e ammettesse quantomeno la  propria superficialità. In tutto ciò, mi chiedo e ci chiediamo: la Sovraintendenza, da che  parte sta?

Attendiamo che le istituzioni deputate riportino ordine nelle competenze e  blocchino ingerenze che deturpano a proprio uso e consumo beni pubblici
.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma ci si meraviglia????
Stiamo parlando di politici che hanno i loro porci interessi in tutta la vicenda.

Anonimo ha detto...

Da che parte sta la Sovrintendenza? Perche', non si e' capito? Una vergogna e spero che i media stranieri ne parlino!