domenica 21 luglio 2013

Bologna: trentaduenne arrestato nella notte dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile.




Curriculum ‘penale’  di tutto rispetto quello del trentaduenne, nato in Tunisia, senza fissa dimora, arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, ricettazione, detenzione di banconote false e inosservanza delle norme sull’immigrazione commessi con l’aggravante dell’art 61/11° bis del C.P. (Clandestinità). L’uomo è ‘incappato’ in un incontro indesiderato con i Carabinieri la scorsa notte, intorno alle poco dopo la mezzanotte, quando il 112 ha ricevuto la segnalazione di un cittadino che riferiva di aver visto ‘strani movimenti’ di due personaggi attorno alla serranda di un negozio di alimentari di via Stalingrado a Bologna. I Carabinieri, giunti in zona, hanno individuato un testimone che si trovava nei paraggi, che ha riferito loro di aver notato due persone sospette dirigersi verso un appartamento al piano terra di un edificio nella vicina via Sebastiano Serlio. Raggiunto il portone d’ingresso dell’abitazione, i militari sono entrati ed hanno trovato un uomo, poi identificato nel trentaduenne arrestato. Hanno poi perquisito l’appartamento  abitato dal tunisino,  sudicio e privo di corrente elettrica e vi sono stati rinvenuti una confezione di olio e tre bottiglie di liquore, refurtiva proveniente dal negozio di via Stalingrado. Sul tavolo della cucina erano evidenti tracce di eroina. Sono inoltre stati trovati quattro grammi di marijuana, una bilancina di precisione, ritagli circolari di cellophane, un blocco di mannite e alcuni antibiotici verosimilmente utilizzati per tagliare la sostanza stupefacente. Ispezionando il bagno, i Carabinieri hanno visto galleggiare dentro il water sette involucri di cellophane, all’interno dei quali vi era una sostanza in polvere di colore marrone risultata poi essere eroina. La lista delle cose illecite trovate nell’abitazione prosegue. All’interno di una camera sono stati scoperti una banconota falsa da 100 euro, una carta di credito intestata ad altra persona e tre telefoni cellulari su cui sono in corso accertamenti.
Il tunisino, che ha precedenti di polizia, non ha saputo giustificare la presenza degli oggetti ritrovati dai Carabinieri . E’ stato quindi trasferito alla Dozza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Proseguono le indagini per individuare anche il complice. 


Dal Comando Provinciale Carabinieri di Bologna
   

1 commento:

Anonimo ha detto...

Se questi continuiamo a tenerceli a casa nostra non usciremo mai più dalle sabbie mobili in cui siamo finiti. I politici devono fare leggi che siano strumenti validi per liberarci di queste persone, non solo per il bene di noi italiani, ma anche per il bene di tutti quei stranieri onesti che sgobbano da mattina a sera per mantenere le loro famiglie, ma considerato il livello di intelligenza della nostra classe politica dubito che ne siano capaci.