martedì 23 luglio 2013

Tornerà alla bellezza originale la Madonnina del Carmelo, venerata per secoli nella chiesa di Castello a Sasso Marconi.



L’antica statua della Madonna del Carmelo è rimasta esposta in questi giorni al Santuario di Sasso Marconi, in occasione della ricorrenza della Vergine del Carmine .
L’immagine, storica testimone con l’immagine delle Madonna del Sasso  della devozione mariana dei fedeli sassesi,  è stata custodita per secoli nella chiesa di Castello, sede della parrocchia di Sasso Marconi fino alla metà dell’ottocento e ora si trova da un anno nel Santuario del Borgo. 
Ogni anno, la domenica dopo la metà di luglio, la statua viene portata in processione dal Borgo alla chiesa di Castello ma quest’anno a causa di una rovinosa frana che ha interrotto la stradina che porta alla sommità del colle, la processione non si è potuta svolgere. La Madonna quindi è stata onorata con la sola funzione religiosa nella chiesa del Borgo.   


Il viso mostra i ritocchi inadeguati
La statua  della Madonna del Carmelo, realizzata in cartapesta, è attualmente sottoposta a un delicato e incisivo intervento di restauro , affidato alla sassese Paola Nanni, resosi necessario per correggere gli effetti del tempo sul blocco di legno, ma soprattutto per riparare le grossolane  sistemazioni della statua attuate in passato con superficialità, come la ridefinizione  del viso della Madonna effettuato con tanta buona volontà, ma poca capacità.  

Il restauro porta alla luce le stelline del manto manto
Le prime operazioni di ‘sverniciatura’ delle parti non autentiche hanno già messo in luce l’originale delicatezza dello sguardo della Vergine e la bellezza delle decorazioni del velo.  La prima parziale pulizia ha portato infatti alla luce numerose stelline dorate che davano alla veste quella nota preziosa e raffinata, certamente realizzata da una mano di apprezzabile estro artistico, molto diversa da quella vista fino ad ora.
La scoperta è stata mostrata con soddisfazione dal parroco don Dario poiché riporta questa opera all’antica bellezza e dà ancor più ragione al restauro, anche se il sacerdote non è del tutto sorpreso: “Sono molti i casi di interventi su opere storiche fatti in passato in modo superficiale, “ha detto. “Si sono verificate in opere del valore artistico ben superiore a quello della nostra  Madonna del Carmelo. E’ comunque una piacevole scoperta e riportare la statua all’antico splendore darà un valore aggiunto al restauro e riallaccerà un po’ il legame fra i fedeli degli scorsi secoli con gli attuali: mentre tutto cambia, noi puntiamo alla conservazione delle tradizioni religiose anche con la fedele riproposta delle antiche immagini venerate dai nostri padri”.

Non si conosce la datazione esatta della statua. Si spera che il restauro aiuti anche a fare luce almeno sul secolo della realizzazione.
La statua resterà giù nel Santuario almeno per il tempo necessario alla ultimazione del lavoro. Al termine di questo,si deciderà una sistemazione opportuna per facilitarne il culto da parte dei fedeli. 

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