La piana di Kainua, la città etrusca di Marzabotto, si apre alla bellezza e alla accoglienza delle notti d’estate per divenire ‘palcoscenico eccezionale’ del II° Festival della Commedia Antica, in programma dal 7 al 20 luglio con un ricco cartellone affidato alla bravura di Elisabetta Pozzi, Giorgio Comaschi, Luciana Turina e Paola Gassman.
In programma, una prima nazionale, due classici del teatro antico, un concerto alla necropoli, due letture con aperitivo al tramonto e persino, evento che sarà particolarmente caro ai tanti residenti della Valle del Reno, l’esordio on stage della direttrice del museo di Marzabotto, Paola Desantis, che interpreta sé stessa nella pièce con Giorgio Comaschi
La rassegna teatrale si articola in nove appuntamenti in cui si alternano musica, teatro, danza, reading e tre divertenti serate con Giorgio Comaschi (15 – 22 - 28 luglio, ore 20) che con ‘L’Etrusco uccide ancora’ ha espressamente creato un ‘invito a cena con delitto’ dedicato al Museo e al mondo etrusco, coinvolgendo tre ristoratori del territorio che realizzeranno la cena “etrusca” (visita, spettacolo e cena ).
La collaborazione con Teatri di Pietra e Teatro dei Due Mari, il Festival ha consentito di far giungere a Marzabotto tre spettacoli prodotti per il circuito teatrale dell’Italia centro-meridionale: Cassandra da Seneca, Eschilo, Euripide, con Elisabetta Pozzi e Hal Yamanouchi (7 luglio), Il Ciclope di Euripide con Vito Cesaro, Antonino Miele e Luciana Turina (16 luglio, prima nazionale) ed Edipo o della colpa da Sofocle e Seneca con Paola Gassman e Edoardo Siravo (25 luglio).
Il 9 luglio si terrà poi nella necropoli est della città etrusca un concerto della Banda Bignardi e del trio Flexus dedicato all’album ‘Le Nuvole’ di Fabrizio De André che prende spunto da Aristofane e dalla sua polemica contro la sofistica. Inizio spettacoli ore 21.
Il programma è completato da due reading al tramonto con happy hour che fanno parte di Infrasuoni, rassegna estiva realizzata da molti anni in collaborazione con il Comune di Vergato. Il 12 luglio Vittorio Franceschi leggerà Centauro di Josè Saramago mentre il 27 luglio quattro giovani attori della Scuola di Teatro Galante Garrone di Bologna, accompagnati dal sax di Claudio Carboni e dagli strumenti medievali e orientali di alcuni componenti del gruppo Musica Officinalis, leggeranno le cronache della Caduta di Costantinopoli lasciate da tre testimoni del grande assedio e della spaventosa strage del 1453: un turco, un mercante veneziano e un russo cristiano, che ovviamente rappresentano visioni e versioni del tutto opposte. Inizio letture ore 19.30, ingresso libero, aperitivo a pagamento, info 051.6746725
Il biglietto degli spettacoli dà diritto all’ingresso gratuito al museo e agli scavi, per l’occasione aperti fino alle ore 21.
"Le aree archeologiche dell’Emilia-Romagna hanno un legame molto stretto con il teatro”, sottolinea Filippo Maria Gambari, Soprintendente per i Beni Archeologici, “e non solo perché in questa regione è nato, ad esempio, il grande commediografo latino Tito Maccio Plauto. Parlando in particolare di Marzabotto, unica città etrusca interamente visitabile a nord degli Appennini, anche se non abbiamo ancora individuato l’edificio dove si svolgevano le attività teatrali mi piace ricordare che è proprio a questa civiltà che possiamo attribuire con certezza la figura di probabili attori mascherati (phersu), che daranno il nome prima alle maschere latine (personae) e infine alle odierne parole “persona” e “personaggio”.
Il Festival della Commedia Antica è promosso da Comune di Marzabotto, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna e Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con Provincia di Bologna e Parco Storico Naturalistico di Monte Sole, e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e di Fondazione del Monte.
L’intento dei promotori è far conoscere sempre meglio un sito archeologico di straordinaria importanza scientifica e di suggestiva bellezza, portando in regione spettacoli all’aperto prodotti nei siti archeologici della Magna Grecia e dimostrando l’attualità e la sostanziale modernità della letteratura antica.
“Il festival rinnova un appuntamento di grande rilevanza culturale”, conclude il Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna, Carla Di Francesco, “che coniuga le ragioni dello spettacolo con quelle della conoscenza del nostro più prezioso patrimonio culturale. L’alta qualità del risultato raggiunto, con un programma che per questa edizione si presenta particolarmente ricco di appuntamenti interessanti, è il frutto di una felice sinergia tra le varie Istituzioni coinvolte nel progetto che mi auguro possa ripetersi anche in futuro e altrove”.
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