mercoledì 20 gennaio 2010

Ferrovia PORRETTANA sotto cura

COMUNICATO n. 01/2010 del COMITATO PER LA FERROVIA PORRETTANA

Il Comitato Regionale degli Utenti Ferroviari (CRUFER) ha
partecipato ad una riunione indetta dalla Regione Emilia Romagna dove erano
presenti anche i responsabili regionali di RFI, Trenitalia e FER e altri funzionari
delle ferrovie e delle istituzioni. All’ordine del giorno l’andamento del traffico
ferroviario regionale dopo l’applicazione dei nuovi orari e la ridistribuzione delle
sanzioni comminate negli anni 2008/2009.
Ecco una breve sintesi dei principali interventi:
- l’assessore regionale mobilità e trasporti Alfredo Peri ha esordito sottolineando
che, a suo parere, devono essere risolte quelle criticità che determinano ritardi
non più tollerabili e occorre procedere all’acquisto di nuovi treni nel più breve
tempo possibile.
- l’ing. Salvatore Di Ruzza, direttore regionale Trenitalia e presidente Consorzio
Trasporti Integrati, ha fatto una breve relazione sulla catastrofe di ritardi
avvenuti nel mese di dicembre. Le loro statistiche parlano di percentuali di
puntualità che hanno toccato l’85% per ritornare al 90% attuale con le
maggiori difficoltà subite sulle tratte Bologna-Prato e Bologna-Parma-Milano:
dubitiamo fortemente dei dati forniti e non serve snocciolare altre cifre:
abbiamo vissuto direttamente disagi e ritardi.
- il direttore di RFI, Orazio Iacono, ha spiegato che ”i nuovi orari sono validi dal
punto di vista strutturale ma sono bisognosi di un’attenta ricalibratura”, ciò ha
causato una serie di disservizi che dovrebbero cessare entro fine gennaio. Il
commento più consono è stato offerto dai rappresentanti della linea Firenze-
Bologna: i pendolari sono stati usati come cavie e hanno dovuto, addirittura,
subire l’aumento del costo dell’abbonamento. Chi li risarcirà?! Senza contare
che i pendolari con destinazione fuori regione, hanno visto sparire buona parte
dei treni interregionali, sostituiti da Eurostar più veloci (forse…) ma nettamente
più costosi, non richiesti e senza alcuna alternativa, che hanno appesantito la
loro situazione economica già minata dalla crisi economica.
Il Comitato per la Ferrovia Porrettana, in qualità di componente del Crufer, ha
partecipato attivamente al dibattito sottoponendo alcuni importanti temi:
Servizio Pubblico. In primo luogo abbiamo sottolineato la tendenza di Trenitalia a
dimenticare il proprio ruolo di servizio pubblico.
Una Società per Azioni che ha
esclusivamente azionisti pubblici ed è finanziata completamente da stato,
regione e dai ns. biglietti/abbonamenti. Riteniamo che negli ultimi anni sia stato
esasperato il ruolo commerciale delle ferrovie che hanno puntato principalmente
sui treni “altavelocità” a scapito dei pendolari e ciò si riflette anche
sull’atteggiamento verso i cittadini/utenti.

Abbiamo portato alcuni esempi. Mentre la ns. linea Porrettana è stata appesantita
da una miriade di nuove fermate, alcune delle quali desolatamente assenti di
viaggiatori (Casteldebole ?!) e i tempi di percorrenza sono aumentati
inesorabilmente, ci sono tratte dove i nuovi orari dei treni veloci hanno tagliato
città importanti come Faenza eForlì, causando gravi disservizi a lavoratori e studenti
che avevano, addirittura, pagato il supplemento annuale (anche 100 €) e non
hanno più un servizio dignitoso e soddisfacente.
Su questo argomento è intervenuto anche il Presidente del Crufer,
Poli, che ha ufficialmente chiesto se sarà possibile chiedere il ripristino
delle fermate o la possibilità di chiedere il rimborso della maggiorazione inutilmente
pagata.
Scelte istrioniche che hanno cagionato un doppio disagio direttamente anche
ai cittadini della Valle del Reno che, impiegando tempi sempre più lunghi per
raggiungere la città, devono anticipare la partenza per non arrivare tardi al
lavoro o rischiare di non trovare più coincidenze soddisfacenti per altre località.
Soprattutto fuori regione.
Per non parlare dell’atteggiamento di Trenitalia nei confronti delle istituzioni
scolastiche. Proprio quest’anno abbiamo scoperto che le ferrovie non accettano
più prenotazioni di scolaresche in gita didattica.
Avevamo accettato la scelta, deprecabile ma inevitabile vista la carenza di
carrozze aggiuntive, di limitare od evitare le prenotazioni in orari di massima
affluenza di pendolari, ma il divieto assoluto è inaccettabile per una società civile.
In questi anni siamo stati tempestati di inviti ad abbandonare il traffico su gomma
e, invece, si prendono delle decisioni che allontanano proprio i bambini che
devono essere educati al trasporto pubblico perché saranno i cittadini e i viaggiatori
di domani.

Abbiamo raccontato e illustrato la lettera che ci ha inviato la classe 5^ B della
scuola elementare di Vergato. Una breve lettera al tempo stesso semplice
e ricca di incredulità e costernazione degli alunni di una classe elementare che
non capisce perché “il mondo dei grandi”, dopo aver riempito le loro teste di giuste
lezioni sul “treno ecologico”, vieta loro di partecipare a quelle gite che dovrebbero
portarli a visitare i musei e le città che stanno studiando e si chiedono se
il loro viaggio debba rimanere solo “quello su internet ”.
Un testo che sembra tratto da una moderna triste novella di De Amicis e che ci
sembra un fulgido esempio di tutto ciò che ogni giorno cerchiamo di contrastare
e cambiare per offrire servizi migliori ed adeguati ai ns. figli.
Nuovi treni e ritardi. Sul tema dei ritardi abbiamo espresso alcune semplici
considerazioni. Più che essere costernati per i gravi disservizi causati dagli
eventi atmosferici eccezionali, che pur deprecabili, si spera restino residuali
ed occasionali, siamo preoccupati per la serie di guasti e disservizi che avvengono
in situazioni ordinarie e che colpiscono, casualmente, sempre i treni alle 6/7 del
mattino o nel tardo pomeriggio quasi sempre carichi di pendolari. Non abbiamo,
tuttavia, potuto esimerci da fare alcune considerazioni un poco più piccanti e piccate.

Molti degli eventi straordinari di queste settimane, sono eventi ordinari in
buona parte d’Europa.
Ci chiediamo pertanto come fanno a funzionare quotidianamente i servizi
ferroviari delle valli svizzere, austriache, tedesche ecc. ecc.. Abbiamo anche
suggerito alla Regione e ai rappresentanti delle Ferrovie, di mostrare maggior
oculatezza negli acquisti di materiale rotabile. Dei 10 treni Minuetto in dotazione
in regione, ben 7 si sono guastati col freddo. Occorre evitare di perpetuare
acquisti sbagliati come quelli del recente passato che videro arrivare sulla
ns. linea treni provenienti dalle metropolitane di alcune città che avevano
un sistema di ventilazione dei motori che ghiacciava e spesso bloccava i treni
nei mesi invernali.

Infine, abbiamo sottoposto alla ricca e competente platea di operatori
ferroviari e istituzioni, un’ultima considerazione che era,
soprattutto, una domanda e una riflessione che non può non essere dimenticata.
In un mercato del lavoro come quelloodierno, pensate davvero che un datore di
lavoro non tenga in considerazione che assumere un “pendolare” significa
subire direttamente quel 7/10% di ritardi sul lavoro che le ferrovie definiscono
“fisiologiche”? Sono numerosi gli amici di viaggio che ci segnalano quante
volte siano stati richiamati dai propri datori di lavoro per i reiterati
ritardi che, difficilmente, intendono tollerare o giustificare.
Oggi più che mai la puntualità e i tempi di percorrenza celeri e soddisfacenti
sono sempre più un confine tra dignità di vita e possibilità di sviluppo e lavoro
e tutti gli interlocutori devono trovare le soluzioni per garantire il miglior
servizio e il massimo di affidabilità dei ns. treni.
Sanzioni e mese gratuito. Una buona notizia che nasce, ahinoi, dal peggioramento
dei disservizi che hanno fatto ricrescere l’entità delle sanzioni comminate a
Trenitalia
e Fer per i ritardi cagionati ai viaggiatori negli anni 2008 e 2009.
La Regione ha proposto di offrire ai pendolari di Trenitalia e Fer una mensilità
gratuita individuata nel mese di Aprile 2010. Tale mese è stato individuato per
permettere le opportune iniziative di informazione a tutti gli utenti.
Il Crufer si è riservato di effettuare un incontro mirato per sottoporre la
proposta a
tutti i comitati di pendolari e/o associazioni della regione e dare
una tempestiva
risposta all’assessore regionale.

A margine della riunione è stata nostra cura chiedere a Regione e RFI un incontro
mirato ad alcune problematiche specifiche della linea Porrettana. L’assessore
regionale Peri ci ha promesso un incontro per la prima metà di febbraio, per avere
risposte certe su:
- tempi per la costruzione del sottopasso di Vergato;
- tempi e modalità di rifacimento dei marciapiedi della stazione di Vergato,
dove sarà nostro impegno contrastare i disegni di RFI di declassarla a semplice
Fermata conl’eliminazione del doppio binario;
- tempi per il completamento del parcheggio di Riola il cui iter è diventato una
barzelletta a causa di reiterati errori e intoppi burocratici.
Cordiali saluti,
Vergato 19/01/2010
Il COMITATO PER LA FERROVIA PORRETTANA
giozav@libero.it – vgiusti.bo@tele2.it tel. 347/5713559 (Zavorri) 335/6767763 (Giusti)

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